I filati

Al contrario di quanto dicono i "testi sacri" a chiacchierino si può lavorare qualsiasi filo scorra, quindi non poniamoci troppi limiti (non è obbligatorio che sia cotone). Io da piccola ho "capito" il nodo usando lo spago per legare i pacchi (in negozio ce n'era tanto). Naturalmente migliore è la qualità del filo e meglio si lavora. Deve scorrere bene, non essere troppo ritorto e bel compatto altrimenti anche il lavoro risulta "moscio". Importantissimo è che sia regolare, senza ispessimenti improvvisi e senza (ovviamente) nodi. In un'altra cosa non seguo i "testi sacri" cioè la posizione di eventuali nodi di giunzione del filo (se finisce o se si rompe) io lo "nascondo" trai nodi sull'anello, avendo cura di non farlo restare in un pippiolino, ma non lo faccio restare mai (se posso) all'inizio o alla fine di un anello, perchè secondo me è un punto di maggior sforzo e, anche se non cede, un po' si allenta sempre, e si nota di più. (Mi è capitato di perdere mezz'ora a cercare un nodo che avevo fatto su un anello, per valutare se con un'altra navetta piena arrivavo fino in fondo, sapendo più o meno dove restava, e non notarlo.)

A secondo del lavoro che intendete fare, soprattutto come grossezza, scegliete il filato giusto. (Ma seguite sempre il vostro gusto e la vostra fantasia). Per i pizzi ai fazzoletti io uso il cordonetto 70 o al massimo 50, ma ho usato anche (follia pura) filo di seta per cucire (erano delle pochettes di seta finissima, ma non lo farò mai più). Per le bomboniere del mio matrimonio (140 fazzoletti) ho usato del cucirino da calzolaio di cotone (in casa abbondava, in rosa, azzurro, rosso e verdino mio papà non lo usava, poi si era già "convertito al sintetico) che ho trovato splendido da lavorare (non ditelo alle invitate!)
Per i pizzi attaccati a del tessuto di solito uso il cordonetto 30, 40 o 50, a secondo della grossezza del tessuto.
Per i centri che stanno "da soli" di solito uso il 30 o il 20 (cordonetto), mi piace che stiano a posto. Poi considerate anche il "dopo lavaggio" stirare i pippiolini fatti col filo molto sottile può rivelarsi un incubo.
Può essere piacevole, per chi non ha troppa pazienza, usare anche il filo più grosso, per lavori un po' più "rustici": i pizzi agli asciugamani di spugna o agli strofinacci, o a delle tovaglie "robuste" possono essere fatti tranquillamente con il filo di scozia 16 o col perlè n.8 (belli anche perchè di questi si trovano tanti colori) Considerate che più il filo è grosso, e meno tempo si impiega per farne un metro.
Per esigenze di colore sono belli anche i fili da ricamo, stupendi quelli variegati, l'effetto finale è un po' più "pelosetto" del cordonetto, (che io però ho trovato solo in bianco e ecrù) ma scorrono benissimo. (Chissà perchè quella che li vendeva mi ha detto che per il chiacchierino non vanno bene?Mah...)

Quanto prima preparerò una scansione con tutti i filati, uno accanto all'altro, per mostrarvi l'effetto finale.

 

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