Era una sera d'estate, a Viù centro
c'era gran movimento per la strada principale, commenti ai Bar e nei negozi.
I Priori passavano per invitare i Viucesi ed i villeggianti nella Piazza
di sopra ad ascoltare la Banda Musicale. Manifestini venivano attaccati
nei posti strategici per invitare tutti alla manifestazione. Le locandine
vennero affise anche nelle frazioni del Comune di Viù, anche alla
frazione Chiaberge.
La lepre Esmeralda si trovava nei pressi della chiesa della frazione quando
sentì la signora Piera che complimentava i Priori, così
il vociare allegro di questa manifestazione incuriosì la nostra
leprotta che dietro la casa di Margherita osservava la scena.
Quando Esmeralda fu a casa nei boschi dei Coletti chiese alla mamma il
permesso di recarsi a Viù per godersi lo spettacolo musicale. La
locandina diceva: " venite alla manifestazione che si svolgerà
per le vie del paese partendo dalla Piazza di sopra per concludersi davanti
al monumento ai caduti di tutte le guerre in piazza del Municipio. Mamma
Lucrezia diede il consenso ad Esmeralda di recarsi alla bella manifestazione,
così insieme al gufo Petronillo quel giorno partirono per recarsi
nel capoluogo. Scelsero un posto riservato per non disturbare gli altri
spettatori. Si collocarono sull'albero più alto dell'orto della
panetteria che confina con l'incrocio con la via che porta alle scuole.
Con un certo anticipo si posero sull'albero e attesero. La gente per la
strada principale si salutava complimentandosi di essere presenti alla
festa; altri salutavano i componenti la banda che vestiti dalla divisa
particolaresi recavano al raduno prestabilito.
Intanto anche i Ciabergiù si disposero lungo il percorso, C'era
Mario con la sua Marilena; Piercarlo e Luciana; Piera con il suo cane
Rex i parenti di Piera delle Fucine, Emil con la sua famiglia, la bisnonna
Teresa con Rosina, Antonio, Alessandra con Attilio, più Armando
e Vincenzina, in piazza del municipio si intravedeva il dr. Emiliano con
la sua famiglia, Vicino al piccolo supermercato si vedeva Gianelio con
la telecamera per riprendere le varie fasi del passaggio, poi Marilena
con Milvia e la sua famiglia, la signora Bice che commentava con Vittoria
e Lori, Luigi che chiacchierava con Valter, Lilliana e la sua Sara, posizionati
vicino al negozio di elettrodomestici, Celestina che parlava con i signori
della frazione Aires.
In pochi minuti il percorso fu pieno di Viucesi e villeggianti.
All'ora stabilita il maestro della Banda musicale diede il via all'esecuzione
con una simpatica marcetta e sul finire del brano diede il via ai partecipanti
alla sfilata. Pensate, i bimbi in costume detti in dialetto " gli
Magnà " presero il passo ritmato e partirono, applausi a tutti.
Poi partirono i Priori con il loro seguito. Partì infine anche
la banda percorrendo la strada con il passo caratteristico di chi suona
lo strumento, cioè muovendosi con eleganza tutti insieme..
Percorsero la discesa per recarsi davanti alla chiesetta della Madonna
della neve. Banda e seguito si disposero a ventaglio e iniziarono a suonare
una selezione di musiche recenti con un'armonia degna di una banda musicale
delle migliori.
Terminata l'esposizione si misero in formazione per raggiungere la piazza
del municipio. Passata la strettoia del palazzone intonarono la marcia
di Radesdzkj , la lepre Esmeralda dall'alto della sua posizione sull'albero
ascoltò con tanta passione l'esecuzione. Sentiva la banda che risuonava
nella via, poi man mano che l'orchestra passava sentiva i settori: tutti
i clarini, poi flauti, i sassofoni, le trombe ed infine la gran cassa.
Il gufo Petronillo si mise la testa tra le penne delle ali da quanto era
emozionato.
Terminata l'esecuzione il complesso raggiunse il Municipio, tutti i componenti
della manifestazione si disposero intorno al monumento dell'alpino caduto
e suonarono l'inno di Mameli, poi il Piave, poi una parte musicale dolcissima
e malinconica per ricordare coloro che lontano hanno lasciato la vita
per la Patria. Applausi calorosi e qualche lacrima d'emozione.
I nostri animaletti osservarono questa scena con emozione e nel loro linguaggio
fecero i complimenti agli organizzatori e alla banda di Viù.
Terminata la festa presero il sentiero tradizionale dei mulin ritornanando
ai Coletti felici.
Mamma Lucrezia chiese ad Esmeralda quanto è successo e la nostra
leprotta non parlava dall'emozione.
Bravi tutti! Diceva il Gufo Petronillo dall'albero di castagno di casa
sua battendo le ali sul corpo e facendo roteare i suoi grandi occhi color
del cielo.
Anche i Ciabergiù ritornarono alle loro case felici di aver trascorso
una serata così affascinante
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