La sindrome viola

Siamo dunque arrivati al giro di boa. La classifica vede sempre al comando l'Atletico Yukon, seguito da Real Bacaro e da A.C. Duff. Le distanze tra le compagini si sono molto assotigliate nelle ultime settimane, in parte per un calo della capolista, in parte per il riavvicinarsi delle inseguitrici a quelli che dovrebbero essere sulla carta i veri valori messi in campo. La domanda che più è circolata in questo periodo è: l'Atletico Yukon è o non è pronto a resistere al ritorno delle dirette concorrenti? L'impressione nostra e di molti altri è che i girandolini abbiano la sindrome viola. Mi spiego. Sembrerebbe che, così come gli scorsi anni la Fiorentina e in parte quest'anno la Roma, lo Yukon soffra troppo l'assenza di Batistuta. Certo, direte voi, è più che comprensibile. Quello che non si capisce è come una squadra che punta al titolo possa cadere in clamorose debacle senza l'asso argentino. Va bene la perdita di potenziale, ma decine di punti in un colpo solo sono veramente troppi. Se poi si considera il fatto che Bati non è più esattamente un giovanotto e che i problemi fisici sono sempre più frequenti, tanto che si sussurra persino di una possibile operazione, allora i timori dei tifosi girandolini sembrano giustificati. Gli altri nel frattempo non esitano di colpire ed attendono il prossimo passo falso

Paolo Bargiggia

Questa settimana auguriamo tanta fortuna a...

BATISTUTA

(quello del fantacalcio)

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La Favoletta del pupazzo Gnappo.

Un fiume, cresciuto per improvvisa piena, sommerse un orto e strappò via erbe e piante. Tra l'altro rapinò due grosse zucche trascinandole nella sua corrente. Le zucche galleggiavano, ma una assai più, mentre l'altra, più greve, appena emergeva dal flutto. La prima se ne inorgoglì e prese a deridere la sorella:-Non ti vergogni? Hai paura? Guarda me, come nuoto bene! Come mi tengo a galla! Come gareggio in velocità con l'onda! Ma un ranocchio, che l'udì, mise le cose a posto:-Non ti insuperbire, mia cara!-le disse.-Sai perchè galleggi meglio? Perchè sei vuota!

Quanta gente galleggia per lo stesso motivo! (Clasio)

Buonasera sono Tosatti

Rubrica settimanale curata dal servizio stampa del Real Bacaro F.C

Presidente Del Fabbro buonasera,sono Tosatti. Il fantacampionato è giunto al giro di boa ed è tempo di stilare i primi bilanci,tirare le somme di un girone d'andata che ha visto la sua compagine dominare solitaria la classifica generale.E' stata,nonostante tutto, un'andata scoppiettante, con clamorosi record abbattuti,coppe vinte in zona Cesarini,acquisti e cessioni sino all'ultimo giorno disponibile e polemiche,polemiche,polemiche! Ma andiamo con ordine.Più volte dai suoi addetti stampa sono giunte dichiarazioni che svelavano,forse con troppa arroganza,l'obiettivo finale dell'Atletico:il Grande Slam.Campionato (dei record),Coppe,record di punteggio.In cinque anni è successo solo una volta,lo scorso campionato,e artefice ne è stato lo schiacciasassi Duff che ha imposto il suo travolgente ritmo dalla nona giornata al termine concludendo a 2469.5 punti con 66.5 punti di vantaggio sul Rogerteam(praticamente una giornata).Una cavalcata trionfale che però,a ben vedere,viene soppiantata dalle stellari cifre del Dream Team della storia del Fantacalcio:il Chap dei record della stagione 1998/99.2482 punti finali con un distacco di ben 82.5 sull'A.C. Duff giunto secondo. A questo punto del campionato il Duff 99/00 aveva totalizzato 1254 punti,la Longobarda(in testa al giro di boa nel98/99) 1244.5.La sua squadra ha oggi 1240.5 punti e tenga conto che quest'anno vige la tanto da lei vituperata regola del gol decisivo!A suo conforto le posso dire che nei quattro campionati passati,solo una volta i campioni d'inverno non hanno portato a casa il titolo(Longobarda 1998/99). Per quanto riguarda il record di giornata,i 90.5 punti dell'A.C. Duff totalizzati alla 32^ giornata del campionato '98/'99 sembravano irraggiungibili.Per un intero campionato nessuno si è nemmeno avvicinato ad essi,poi in un paio di mesi sono stati surclassati per ben due volte:la prima alla 7^ giornata del campionato in corso proprio dal suo Atletico con 94.5 e in seguito anche questo record è stato abbattuto dai 95.5 punti del Chap alla 16^. I numeri quindi le sono contro per quanto riguarda i record, e il Grande Slam è già sfumato grazie alla sorprendente vittoria di un A.C Duff in netta ripresa nella Coppa d'apertura;tutto ciò non vuole offuscare il suo odierno primato, che nessuno può contestarle, ma solamente ridimensionare quella che è sicuramente un'ottima squadra ma non certamente una squadra da record.Almeno per quello dimostrato sino ad ora. Chiudo con una piccola parentesi riguardante le note polemiche e le gratuite accuse da lei lanciate al Real Bacaro(squadra come lei saprà a me vicina):l'ha definita una cozzaglia di mercenari senza bandiera.Ebbene le ricordo che il Real(già Diomadonna) annovera tra i suoi ben tre giocatori da considerarsi delle bandiere:Sottil,Conticchio e Paolino Poggi (che la società quest'anno è stata costretta a cedere per circostanze di mercato ma alla prima occasione l'ha fatto ritornare).Tre anni di militanza nelle nostre file per tutti.Per non parlare della riconferma di Cafù e dei ritorni di Peruzzi e Chiesa.La invito quindi a stare più attento a dove spara le sue cartucce ricordandole in conclusione il fantacampionato 1997/1998 in cui l'A.C. Sbrumo da lei presieduto iniziò con il seguente attacco:Melli, Flachi, Artico, Rastelli, Klinsmann, Ronaldo.Passò poi al seguente:Luiso, Signori, Paulo Sergio, Tovalieri, Branca, Ronaldo. Per concludere infine con:Luiso, Zamorano, Whea, Paulo Sergio, Lucarelli, Ronaldo(e lasciamo stare la difesa e il centrocampo…). Ai posteri l'arduo compito di fare il conteggio e giudicare. Ho finito,grazie

GIORGIO TOSATTI

La posta del direttore.

Gentile direttore, sono un assiduo lettore del suo settimanale. Ho nove anni e sono un tifoso dell'Atletico Yukon. Vorrei porgerle alcune domande: da alcune giornate la mia squadra del cuore non ottiene più i risultati di inizio stagione. Ciò può essere dovuto solamente alla mancanza del nostro puntero o la responsabilità è della nuova dirigenza che ha cacciato la vecchia? E poi non le sembra che la reazione del nuovo presidente sia del tutto fuori luogo e senza stile? A me sembra una reazione infantile che neppure io a nove anni ho più. Anni fa anche a me venivano gli occhi rossi e davo la colpa agli altri, che fossero arbitri, dirigenti di altre squadre o alla sfortuna. Ma ora ho imparato a non battere più i piedi per terra e a non insultare più inutilmente le altre persone che non tifano come me. Secondo lei inoltre non sarebbe meglio che il nuovo presidente dell'Atletico fosse Vegeta?

Lucianino Canocchietta

NON C'E' PEGGIOR SORDO DI CHI NON VUOL SENTIRE

E' sempre una sconfitta quando il dialogo non porta risultati e la parola finisce per giacere come lettera morta. E' avvilente dover constatare come alcune persone non sappiano, ma più probabilmente non vogliano, cogliere i messaggi che intendono chiudere diatribe o screzi verbali di poco conto, che se fraintesi possono portare a lacerazioni più gravi, nel nome di uno sconfinato, ingiustificato, cieco e sordo orgoglio. E' ancor più deludente dover prendere atto che tali persone sono gli amici con cui si condividono ludiche e sportive passioni. Ho incontrato il presidente dell'A.C. Duff , al quale sono legato da cordiali rapporti di stima, e l'ho trovato particolarmente deluso e amareggiato. Mi ha raccontato di aver ricevuto una lettera da parte della dirigenza dell'Atletico Yukon che si complimentava per l'ultimo trofeo conquistato dai rossoneri, ma non perdeva l'occasione per continuare a farneticare sulle accuse già espresse nelle settimane precedenti, sulle quali non val la pena ritornare. L'amarezza era dovuta proprio a quell'ingannevole e non sincero complimento, subdolamente utilizzato per far arrivare la solita insulsa sequela di sciocchezze, in un modo forse ritenuto più elegante. Mi ha detto di non stupirsi più del sig. Del Fabbro, che conosce da tempo, e il cui scarso senso di sportività è noto a tutti nell'ambiente fantacalcistico. Vengo così a sapere che il grande polemista, moralista e inquisitore dei nostri giorni è unanimemente ricordato dagli altri colleghi-avversari come uno che a qualsiasi gioco, sia di carte (gnagno, cotecio-ndr) che da tavola (risiko, monopoli-ndr), non accetta mai le vittorie altrui (appellandosi sempre alla sfortuna o al caso senza riconoscere serenamente i meriti emersi, giungendo persino a confutare regole consolidate) e delle proprie, è incapace di fregiarsene dignitosamente. Non sarebbe dunque la mancanza di stile a turbare, bensì l'assenza di quella piacevole vena goliardica che ha sempre accompagnato certe dispute tra amici e della quale il sig. Del Fabbro è stato, come tutti, vittima e carnefice. Perché tanto astio? A cosa è dovuto simile livore? Le stesse esternazioni, sostiene il pres. Beltrame, sarebbero potute benissimo esser state fatte, ma in un clima completamente differente, come pretesto di ennesime prese in giro che sono il sale di tutte le competizioni. Invece si è tentato di creare un clima ostile, permeando l'ambiente di ridicoli sospetti, che attualmente hanno portato soltanto ad un certo distacco degli altri partecipanti dall'amm. deleg. girandolino, indifferente ai richiami di buonsenso a lui indirizzati. Nella chiacchierata che poi è proseguita, il presidente rossonero si è soffermato sulle ultime operazioni di mercato sostenute dalla sua società,(in particolare gli scambi Edmundo&Veron per Del Piero&Husain) non tanto per commentarne l'apparente insensatezza, suffragata dai primi negativi risultati, quanto per sottolineare il piacevole modo in cui esse hanno avuto luogo: assieme ai presidenti dello Struzzo di mare, del Real Baccaro e del Drink Team tutti riuniti all'ora dell'aperitivo in un locale cittadino, accompagnati dall'ininterrotto flusso di adeguate libagioni. Alla luce di queste indiscrezioni, non posso fare a meno di chiedermi come si possa arrivare a concepire l'esistenza di una lobby occulta, che manovra in silenzio, per conseguire propri misteriosi interessi. In quale modo poi, il mercato aperto possa essere prerogativa per i vantaggi di alcuni, resta un bell'enigma. Le ultime trattative infatti hanno visto realizzarsi un concreto impegno al fine di far approdare Edmundo tra le fila dello Struzzo, che tanto agognava tale acquisto. Se fossero vere le insinuazioni di cui parliamo, quale società sarebbe stata disposta a trattare una simile operazione? Lo Struzzo non aveva giocatori da sostituire, a differenza del Baccaro e del Duff che avrebbero potuto così tranquillamente risolvere per proprio conto i loro affari, senza dar bado alle richieste del presidente partenopeo. Non l'hanno fatto, sia per il piacere di venire incontro ad un avversario che a loro si era gentilmente rivolto, sia per il gusto, fine a se stesso, di operare sul mercato(anche in trattative non eccessivamente vantaggiose come nel caso del Duff) che è una delle principali attrazioni del fantacalcio e che viene invece indicata come una pessima abitudine dalla quale sarebbe meglio liberarsi. La speranza è quella di non dover più registrare ulteriori recriminazioni e si possa tornare ad un clima disteso e scherzoso fra tutti gli otto componenti della lega "E non semo niente mal", nessuno escluso. Come già feci una settimana fa, illudendomi sarebbe stato sufficiente, ricordo agli smemorati, ai sordi, ai patetici polemici, ai rompiballe, che è solo un gioco e come tale dovrebbe divertire. Ma forse chi non sa né vincere né perdere, non saprà mai nemmeno divertirsi.

Riki Beltra

Pubblicità Progresso

Monday, 12 February, 2001