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Questi sono solo alcuni stralci di storie di ragazzi ed adulti con problemi da dsa e dislessia, purtroppo in Italia questo problema č poco compreso e la scuola italiana non č preparata adeguatamente ad affrontarlo l'AID si sta battendo strenuamente a tutela di questi ragazzi e la nostra associazione cercherą di emularla poichč l'incomprensione non č cultura.

 

 

(Sal/Col/Adnkronos)

28-OTT-08 15:12

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SCUOLA: 52 STORIE DI BIMBI DISLESSICI NEL LIBRO BIANCO DELLA MALATTIA = LORENZO ALLA GELMINI, VOLEVO FARE IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE DA GRANDE

Roma, 28 ott. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - La dislessia affligge 1,5 milioni di italiani. Fra i 350 mila piccoli dislessici che vanno a scuola c'e' Lorenzo: da grande voleva fare il ministro della Pubblica istruzione, ma l'impatto con le medie sembra aver incrinato il suo sogno. "La prof di matematica mi diceva che non ci arrivavo e quella di italiano mi diceva che avevo una scrittura illeggibile", scrive il giovanissimo dislessico rivolgendosi al ministro per la Pubblica istruzione Mariastella Gelmini, nel primo Libro Bianco scritto da ragazzi e ragazze con dislessia e dalle loro famiglie.

Un volume ricco di 52 storie vere, testimonianze scritte da chi, per anni, si e' sentito definire 'asino' o 'tonto', solo perche' a leggere, scrivere o far di conto non e' bravo come i suoi compagni.

Storie raccolte dall'Associazione italiana dislessia e lasciate nello stile e nell'ortografia originali, oggi a Roma Roberta Penge, neuropsichiatra e presidente dell'Associazione italiana dislessia (Aid), alla presentazione oggi in Senato dell'undicesimo congresso nazionale.

Ma anche per "far capire agli insegnanti, ai politici, all'opinione pubblica, che la dislessia non e' solo un disturbo dell'apprendimento ma, se non compresa, puo' essere motivo di immensa sofferenza". E' il caso di Lorenzo, che fa la seconda media: "Per i voti la penso come don Lorenzo Milani. Per me le verifiche o comunque i voti servono a rinforzare i forti e indebolire i deboli, e io che speravo di diventare ministro della pubblica istruzione! Come faccio? La mia domanda - chiede il ragazzo al ministro - e' se puo' abolire i voti e le verifiche che ci giudicano, oppure lasciare le verifiche solo per vedere a che punto siamo ma senza voti". Nei casi di dislessia piu' lievi (che sono poi la stragrande maggioranza dei 350 mila stimati in Italia fra i bambini di eta' scolare) basterebbero alcune accortezze. "Basterebbe dare piu' tempo per i compiti scritti, privilegiare le interrogazioni orali, consentirgli di usare pc e calcolatrice", dice la Penge. L'insegnante, poi, dovrebbe evitare di scrivere in corsivo alla lavagna, dare all'alunno dislessico fotocopie con il testo dei problemi per evitare che il ragazzo si stanchi troppo nel corso della dettatura e arrivi stremato al momento di svolgere il compito vero e proprio. (segue)

(Sal/Ct/Adnkronos)

28-OTT-08 16:05

SCUOLA: 52 STORIE DI BIMBI DISLESSICI NEL LIBRO BIANCO DELLA MALATTIA (2) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Cose semplici. Ma forse proprio per questo, cosi' difficili da ottenere. Tanto che la vita di questi ragazzi puo' essere segnata per sempre, come scrive Caterina, dislessica, oggi pittrice e mamma: "Ricordo che la mia difficolta' a leggere, a ricordare le tabelline, le poesie, le date mi ha distrutto la vita, perche' facevo il doppio del lavoro e dovevo sempre dimostrare a tutti che non ero tonta". O come testimonia la madre di Tommaso, un ragazzo dislessico oggi ventenne: "Tra mille problemi finiscono le elementari, durante le quali una maestra lo apostrofa spesso e volentieri con 'stupido' e inizia il secondo calvario: le medie! Sono molto arrabbiata con la scuola perche' non solo ho trovato persone incompetenti in 13 anni di frequentazione, ma non ho trovato neppure un briciolo di curiosita' professionale da parte del corpo docente". Insomma la scuola puo' diventare un calvario, come scrivono Luca e Manuela, genitori di un ragazzo di 17 anni e di un bambino di 10, ambedue dislessici: non e' giusto che bambini intelligenti e con buone potenzialita' vengano discriminati per un problema che non dipende dalla loro volonta', incontrando incomprensioni e disagi che possono segnare la loro vita e il loro carattere in modo indelebile". Episodi che non si dimenticheranno mai. Ma possono diventare una forza. E' il caso di M.C., una dislessica oggi insegnante: "Adesso che sono io a insegnare parlo con serenita' ai miei allievi della dislessia, come se fosse una compagna inseparabile dei miei discorsi. E quando parlo, lascio che altri finiscano una frase, so che la parola che mi manca mette le piume ed esce volando via da me, ma io rido di questo e mi lascio aiutare".

(Sal/Ct/Adnkronos)

28-OTT-08 16:12

 

 

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