Alcune ricette di Catone

 

Familiae cibaria

Qui opus facient: per hiemem tritici modios IIII,per aestatem modios IIII S; Vilico, vilicae,epistatae,opilioni:modios III.

Compendis: per hiemem panis p IIII ubi vineam fodere coeperint panis pV; usque adeo dum fico esse coeperint;deinde ad p IIII redito.

 

Catone, De agri cultura liber, c. 56

Cibo per gli schiavi

Gli schiavi che scaveranno la trincea: per l’inverno avranno quattro moggi di farro, per l’estate quattro moggi e mezzo; per il fattore, la fattoressa, il sovrintendente, il pecoraio: tre moggi.

Per gli schiavi con i ceppi: per l’inverno quattro libbre di pane; quando avranno iniziato a zappare la vigna cinque libbre; fino a quando non avranno incominciato a mangiare i fichi; infine si ritornerà a quattro libbre.

 


 

Pulmentarium familiae

Oleae caducae quam plurimum condito; post oleas tempestivas (unde minimum olei fieri poterit), eas condito: parcito uti quam diutissime durent.Ubi oleae comesae erunt, hallacem et acetum dato. Oleum datum in menses unicuique S I , salis unicuique in anno modium satis est.

Catone, De agri cultura liber, c. 58

Companatico degli schiavi

Conserverai la maggior parte delle olive cadute; dopo condirai le olive mature (da cui potrai ricavare pochissimo olio):le metterai da parte affinché durino molto a lungo. Quando le olive saranno mangiate metterai l’aceto e il garum. Metterai mezza libbra d’olio per ciascuno ogni mese è sufficiente dare un moggio di sale per ciascuno in un anno.


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