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Romania-Bulgaria 2003

 

 

Un viaggio tanto sospirato e atteso tra paesi tanto vicini, ma anche tanto lontani.

Due culture molto diverse, due nazioni tanto diverse tra loro, ma spesso e ingiustamente noi le uniamo nella nostra mente.

Questo viaggio permetterà di scoprire paesi che hanno una storia e una cultura profonda, ma che il regime comunista ha appiattino negli anni di regime e adesso faticano ad emergere


 

Domenica, 3/8

Castellamonte-Trieste-Postojna(Slo)                                                                                                                       Km. 611

Dopo aver attraversato tutto il nord dell’Italia entriamo in Slovenia dalla frontiera di Sezana. Da qui ci dirigiamo verso Postunia ( L’autostrada si può pagare in Euro)  dove si possono visitare le stupende grotte, ma noi preferiamo visitare lo spettacolare castello che dista pochi Km. dalle grotte.

Poi sosta per la notte presso il campeggio di Pivka Jama, che prende il nome delle grotte situate nel suo interno, visite guidate alle grotte con partenza nell’interno del campeggio. Molto bello, immerso nel verde, con piscina, ristorante e camper service, il prezzo però è adeguato ai servizi prestati ( 2 pers. + camper 18,5 € ).

Non abbiamo rischiato di dormire nel parcheggio delle grotte, ma la mattina seguente abbiamo incontrato diversi camper che avevano dormito nel primo parcheggio sulla sinistra, l’unico a non avere il divieto di sosta dalle 20 alle 8.

 

Lunedì, 4/8

Postojna-Ljubljana-Zagabria(Hr)-Virivitica-Pecs(H)-Baja                                                                                      Km. 523

Proseguiamo per Ljubljana  tutto per autostrada, ma poi c’è un pezzo di strada normale perchè l’autostrada è in costruzione. Raggiungiamo così la nuova frontiera con la Croazia pochi km. prima di Zagabria, un po’ di coda, ma poi nessun controllo. Dopo la frontiera si riprende l’autostrada che paghiamo sempre in €. A Zagabria si prosegue per strada normale e poco scorrevole verso Virivitica passando per Durdevac. Da qui Entriamo in Ungheria a Barcs, altra frontiera, anche qui i controlli sono quasi nulli.  Proseguiamo verso Pecs, ma decidiamo di non fermarci perché è una città molto grande e raggiungiamo infine Baja, dove un grazioso campeggio Sugovica su un isolotto formato da un ramo del Danubio ci ospiterà per la notte.  Costo circa 10 € pagati con carta di credito.

 

 

Martedì, 5/8

Baja-Arad(Ro)-Deva-Hunedoara                                                                                                                   Km. 413

Il paesaggio che attraversiamo nell’Ungheria  è molto piatto e privo d’interessi turistici, distese di piantagioni di granoturco e girasoli. Raggiungiamo così la frontiera con la Romania. I controlli non sono severi, ma ci viene timbrato il passaporto e i tempi d’attesa sono superiori alla mezz’ora.  Il paesaggio prosegue piatto e insignificante, ma si intravede subito una certa diversità, ci sono più persone per strada, si incrociano già alcuni carretti trainati da cavalli che trasportano persone.

Attraversiamo Arad senza fermarci e qui si impara subito la lezione che non bisogna mai fare le circonvallazioni perché disseminate di buche enormi mentre conviene puntare diritti per il centro dove le strade sono più belle ed il traffico non è così caotico come da noi. Raggiungiamo Deva, una città circondata da industrie ferriere quasi tutte in disuso, prendiamo poi per Hunedoara e qui lo scenario e lo squallore delle industrie ferriere domina tutto il paesaggio, in mezzo a tutto questo squallore sorge il castello di Hunadoara, bello, ma circondato da ciminiere e miniere ormai abbandonate. Ormai è tardi e non possiamo che rimandare la visita il  giorno seguente. Seguiamo così dei cartelli che indicano un campeggio, ma la strada si perde in mezzo ai boschi dopo aver attraversato un piccolo borgo che si chiama Boss. Tutti ci guardano come extraterresti e nessuno sa dirci dove si trova il campeggio, forse non esiste più. Troviamo comunque una sistemazione per dormire presso un albergo con piscina, chiuso ed in corso di restauro, ma il proprietario ci fa sistemare nel giardino e paghiamo 5 € per 2 camper.

 

 

 

Mercoledì, 6/8

Hunedoara-Orastie-Cotesti                                                                                                                 Km.  68

Si ritorna al castello di Hunedaora per la visita, parcheggio a pagamento nel cortile antistante il castello, (0,14€). Visita del castello (0,56 € a persona). Il castello si presenta come una fortezza con fossato, al suo interno mobili rustici, peccato per il panorama che lo circonda che lo rende meno affascinante.

Proseguiamo per Orastie e poi si prende a destra per Cotesti 18 Km., la strada qui finisce con una sbarra sempre aperta e prosegue sterrata. A fianco della sbarra ampi spiazzi lungo il fiume per sosta libera dove ci sono anche diverse tende accampate.

Da qui partono tre gite per visitare le rovine e gli scavi di cittadelle Daciche

La cittadella dacia era circondata da mura formate con grandi blocchi squadrati, palizzate e torri di legno; all’interno le case erano in legno e una strada pavimentata conduceva alla zona sacra con templi rettangolari e circolari.

La più impegnativa conviene farla in MTB, 20 Km. di strada sterrata i primi 15 tutti piani, proseguendo dopo la sbarra e poi in salita sino ad arrivare agli scavi di Sarni Vetusta Regia.

Le altre due meno impegnative si possono fare anche a piedi.

Durante il percorso abbiamo incontrato persone che portavano a valle gerle colme di funghi porcini.

 

Giovedì, 7/8

Cotesti-Alba Julia-Sibiu                                                                                                                      Km.  160

Lasciamo questo incantato luogo di pace per raggiungere Alba Iulia  La città è composta da una zona moderna senza interesse, ma racchiude un’immensa cittadella entro la quale vive il nucleo storico. La visita si conclude molto presto anche perché la cattedrale cattolica è chiusa e non può essere visitata, le porte di ingresso alla cittadella sono in restauro e così proseguiamo per Sibiu. A Sibiu raggiungiamo il campeggio hotel Dumbrava che prende il nome dalla foresta nel quale è situato. A pochi passi dal campeggio nella foresta di Dumbrava. sorge il Museo di Tecnica Popolare, si può visitare anche in bici perché molto esteso.

 Per una strada sterrata raggiungiamo Sibiu con la bici e ci porta direttamente nei giardini della città.

Sibiu   Una delle più belle città della Transilvania. Centro storico pedonale attorno alla Piazza Grande (Piata Mare). Diversi ristorantini nella zona pedonale.

Il campeggio è piuttosto squallido e mal tenuto, ma ci fanno pagare 5€ per persona.

 

Venerdì, 8/8

Sibiu-Rimnicu Vilcea-Hurez                                                                                                                   Km.  186

In uscita da Sibiu incontriamo un grande supermercato dove possiamo reintegrare le nostre scorte alimentari.

Dopo pochi Km. la strada costeggia il fiume Oltul e il paesaggio diventa gradevole, lungo la strada vendita di formaggi. Pochi Km. prima di Calimanesti  grande centro termale, incontriamo Caciulata dove sostiamo per la visita del monastero Cozia in centro paese, molto bello ed elegante, stupendi i suoi affreschi su soffitto e pareti. Siamo entrati nella zona dei monasteri e qui ce ne sono molti da visitare, quello di Govora è in restauro, quelli di Bistrita e Arnota  sono pieni di zingari nei parcheggi e ci fanno desistere dalla visita per evitare inutili dispiaceri, mentre quello di Hurez si rivela molto bello e un ottimo parcheggio comodo e tranquillo idoneo anche per pernottare.

Purtroppo l’alternatore del mio camper non carica più la batteria e siamo costretti ad appoggiarci presso il campeggio Stejarii di Hurez che si trova 2 Km. all’uscita del paese. Il campeggio è costellato di casette che fungono da bungalow e gli spazi per i camper sono molti ridotti come pure l’accesso che è costituita da un cancello di entrata con tettuccio molto basso che non permette il passaggio a mezzi molto alti. Sostiamo così dietro al ristorante annesso al campeggio e ci colleghiamo alla rete 220V direttamente dentro ad una casetta.  Il campeggio costa 2,74 € a camper indipendentemente dalle persone. Cena al ristorante dove assaggiamo alcune specialità Rumene con una modica spesa.

 

 

Sabato, 9/8

Hurez-Rimnicu Vilcea-Pitesti-Curtea de Arges-Monti Fagaras                                                                            Km.  242

Il problema all’alternatore ci costringe una deviazione verso Pitesti dove presso il concessionario Iveco ci viene risolto il problema con estrema gentilezza e competenza.

Riprendiamo la strada per Curtea de Arges, qui c’è una chiesa con affreschi e un monastero da visitare.

Riprendiamo la strada verso i Monti Fagaras  Tra i più belli della Romania. Dal massiccio emergono sei picchi piramidali superiori ai 2500 m. /0 laghi glaciali, foreste di latifoglia e larici si alternano a larghi pascoli, camosci caprioli e orsi animano la montagna.

E’ sabato e lungo la strada una marea di tendopoli si accingono a trascorrere il week-end al fresco.

Sostiamo nel parcheggio in cima al colle subito dopo la galleria, molto rumoroso forse proprio perché è sabato. Cena al ristorante che si trova a pochi passi su un laghetto, abbiamo mangiato bene e pagato circa 5 € a persona.

 

Domenica, 10/8

Monti Fagaras-Lago Vidraru                                                                                                                       Km.  33

Dopo aver preso informazioni sui percorsi a piedi, decidiamo di fare quello meno impegnativo di circa 3 ore verso la punta Negoiu. I segnali sono molto ambigui e cambiano spesso di colorazione, ma con un po’ di intuito e domandando spesso informazioni riusciamo a metterci sulla strada giusta. Dopo una ripida salita si deve scendere circa un centinaio di metri per poi riprendere la salita verso un colle dove si incontrano alcuni passaggi con catene fisse, non molto esposti. Dopo il colle riprende la salita e ancora altre catene con passaggi molto esposti per giungere poi con un’ultima arrampicata per raggiungere punta Negoiu 2535 m. Durante il percorso abbiamo trovato le piantine di genepì, ma forse loro non lo conoscono. Il tempo nebbioso non favorisce lo spettacolo dalle montagne.

Nel pomeriggio ritorniamo indietro verso il lago di Vidraru dove sostiamo al campeggio Campana, 7 Km. di strada sterrata molto dissestata per raggiungerlo sulla sponda opposta del lago.  Costo 2,74€ per equipaggio, posizione stupenda, ma molto affollato, servizi igienici deplorevoli.

Da qui compiamo un’escursione in bici lungo una strada sterrata che parte poco prima dell’ingresso del campeggio, tutta nel bosco, poco panoramica.

 

Lunedì, 11/8

Lago Vidraru-Fagaras-Brasov-Bran                                                                         Km.   220

Si risale al passo per poi ridiscendere nel versante opposto verso Fagaras per una serie di innumerevoli tornanti. Sosta a Fagaras dove c’è una fortezza circondata da mura e fossato, alcuni acquisti e si prosegue per Brasov  La città conserva un grazioso centro medioevale. Da non perdere la gotica Biserica Neagra (Chiesa Nera) con splendida raccolta di 119 tappeti dell’Anatolia.

Proseguiamo poi  verso il Castello di Bran, il più noto e pittoresco maniero medioevale della Romania.

Sosta e pernottamento nel parcheggio del castello a pagamento con sevizi e acqua, il lunedì il castello è chiuso e per la visita dobbiamo attendere il giorno successivo.

 

Martedì, 12/8

Bran-Risnov-Predeal-Sinaia                                                                                                                        Km.   86

Visita del castello di Bran ( 2 € a persona ), mentre per il parcheggio si paga un tot all’ora più la notte, noi abbiamo pagato circa 5 € . Si ritorna indietro sino a Risnow dove c’è una stupenda cittadella che domina il paese dall’alto di una collina, visita a pagamento 1,2 € a persona. La cittadella è in fase di ristrutturazione e per ora si può vedere solo una piccola parte ricostruita e adibita a museo, negozi di souvenir e bar, però è bello e caratteristico.

Facciamo una puntatine a Poiana Brasow, ma ne restiamo profondamente delusi, si tratta di una tipica stazione sciistica con alberghi e condomini che deturpano il paesaggio.  Proseguiamo per Sinaia e sosta nel campeggio che si trova circa 5 Km. oltre il paese, circa 4€ per ogni mezzo.

 

Mercoledì, 13/8

Sinaia-Cota 1400-Cota 1000                                                                                                              Km.   41

Con i camper ci portiamo a Cota 1400, bivio a sx in centro di Sinai, stazione intermedia della funivia che porta a sui monti Buceri. Da qui carichiamo le MTB sulla funivia e poi per una strada impervia raggiungiamo Babele 2150 m. si raggiunge il massiccio del Buceri, rocce scavate dall’erosione con forme stranissime tra cui la Sfinge enorme masso a forma di cranio e i Babele (i vecchi) enormi funghi di pietra. Rientro per la stessa strada e poi discesa al camper per la pista di discesa, percorso molto difficile e tecnico.

Ritorno a Sinaia  per visitare  Castelus Peles Il castello domina Sinaia da una terrazza erbosa come una visione fiabesca. 

Ci spostiamo in direzione Tirgoviste, ma subito dopo il passo Cota 1000 c’è l’indicazione di un monastero Inaltarea Domnului che utilizziamo per una sosta in  completo relax. I monaci sono molto accoglienti e ci fanno sostare nel parcheggio adiacente al monastero che si trova ai confini can la foresta e ci invitano pure a cenare con loro, ma preferiamo cenare sui nostri camper. Nella notte pare che una femmina di orso con il piccolo sia sceso al monastero in cerca di cibo.

 

Giovedì, 14/8  

Cota 1000-Tirgoviste-Snagov                                                                                          Km.   190 Raggiungiamo Tirgoviste attraversando una delle zone più povere della Romania, cavalli e carretti sembrano gli unici mezzi di spostamento, poi man mano che ci avviciniamo a Tirgoviste ricompare la civiltà.  A Tirguviste sorge il complesso dell’antica Corte voivodale racchiusa da mura, si visita la torre Chindia , il monastero e alcuni resti di mura. Dopo alcuni Km. direzione Ploiesti c’è un bivio per il monastero di Dealu abitato da monache, ingresso a pagamento.

Dopo Ploiesti tentiamo di visitare il monastero di Snagov, posto su un’isoletta in mezzo al lago, famoso per aver dato sepoltura alle spoglie del conte Dracula.

Dopo il centro abitato di Snagov c’è un villaggio turistico con ingresso a pagamento. Da qui parte una piccola barca a remi che in circa 2h solo andata raggiunge il monastero. Decidiamo che una gita di 4 ore in barca è troppo lunga e cerchiamo altre soluzioni facendo il giro del lago, ma tutte si rivelano della stessa durata, non ci sono motoscafi o battelli per raggiungere l’isola Sosta e pernottamento presso il centro turistico Strand Snagov Park nei pressi del ristorante El Capitano. Costo circa 4€ per equipaggio, ma servizi igienici molto squallidi.

 

Venerdì, 15/8

Snagov-Bucarest-Veliko Tarnovo(Bg)                                                                                                  Km.   246

Ci accingiamo a raggiungere la Bulgaria, ma prima occorre attraversare Bucarest. Come tutte le circonvallazioni anche quella di Bucarest è una sequenza di voragini e perciò decidiamo di riprendere la direzione del centro per attraversarlo. Ma ben presto non ci sono più indicazioni stradali e solo la bussola ci porterà a spasso per la città. Interruzioni e lavori stradali ci complicano ancor più la ricerca della strada giusta, ma troviamo una persona gentile che parla Italiano e si offre di accompagnarci fuori città nella direzione giusta.

Alla frontiera con la Bulgaria ci tartassano di tasse e balzelli, prima quella Rumena in uscita e poi quella Bulgara per entrare in tutto ci costerà circa 100€ per equipaggio.

Entriamo in Bulgaria e subito notiamo una differenza del manto stradale, molto più bello e scorrevole.

Puntiamo direttamente a Veliko  Tarnovo  Ex capitale della Bulgaria, inserita in una spettacolare cornice naturale tra le gole del fiume Jantra.  Carevec (Collina degli Zar) è il nome della cittadella medioevale fortificata che fù capitale del secondo regno bulgaro . La fortezza naturale, rinforzata da una cinta di mura possenti, è ricca di memorie di epoche diverse.

Una volta, ogni sera c’era uno spettacolo di luci e suoni sulla città fortificata, ma dopo la crisi economica lo spettacolo viene eseguito solo se un gruppo di turisti si accolla l’onere dei costi, circa 150€. In cima al colle c’è la chiesa bizantina della Resurrezione..

Sosta  nel piazzale dell’hotel Velika Tarnovo in centro città a pagamento e custodito e cena al ristorante Stastlivetza, specialità bulgare, ottimo.

 

Sabato, 16/8

V. Tarnovo-Arbanassi-Bozenci                                                                                                             Km.  63

A pochi Km. da V. Tarnovo  incontriamo Arbanassi, villaggio museo, si possono visitare 3 case museo e la suggestiva chiesa della natività

Nel pomeriggio raggiungiamo Bozenci  Il più incantevole paese museo immerso tra boschi e colline.  Dopo 8Km. di strada si raggiunge il parcheggio, il paese neppure si vede, le case sono sparse nel bosco assieme alla dolcissima chiesa in pietra.  Dal paese è possibile raggiungere a piede la vicina cittadina museo di Triavna seguendo un facile sentiero nel bosco con una passeggiata di un paio d’ore.

 

Domenica, 17/8

Bozenci-Gabrovo-Triavna-V.Tarnovo-Arbanassi                                                                                               Km.   109

Ci spostiamo verso Gabrovo  e 3 Km. dopo il paese si trova il museo etnografico, nella valle del Jantra.  Seguire i cartelli EMO ETARA.

Sono state qui ricostruite vecchie case portate dai villaggi vicini, le case sono abitate da artigiani veri che offrono prodotti di buon livello.

Ritorniamo verso V. Tarnovo passando per Triavna altro grazioso villaggio museo pieno di case tipiche e parecchi negozi di souvenir, c’è una casa museo da visitare che è molto bella in centro paese.

In serata ritorniamo a V. Tarnovo per assistere allo spettacolo di suoni e luci sulla collina Carevec, alcune fonti ci davano lo spettacolo per certo. Infatti così è stato e ne valeva realmente la pena.

Per dormire ci spostiamo ad Arbanassi presso un maneggio di cavalli.

 

Lunedì, 18/8

Arbanassi-Sumen-Varna                                                                                                            Km.   286

Lungo la strada per Varna ci sono dei lavori in corso, parecchie buche e una deviazione che ci permette di vedere anche alcuni paesini. Arriviamo a Sumen e dopo 13km. a Madara , modesto villaggio ai piedi di un balzo di roccia, uno dei campi archeologici più importanti della Bulgaria. Una scalinata conduce sotto le rocce, nel punto in cui è scolpita la celebre immagine del cavaliere di Madara. Altri sentieri conducono a grotte e primitive abitazioni rupestri.

Proseguiamo in direzione di Varna e circa 10 Km. prima, sulla vecchia strada per Sofia si trova Pobite Kamani (Pietre infisse), stupendo fenomeno naturale.  Sono sette gruppi di monoliti calcarei  di forma cilindrica, alti 4-5 m. di 1 m. di diametro formanti una specie di foresta pietrificata.

Varna  Principale porto della Bulgaria. Di scarso interesse turistico, ma di gradevole assetto urbanistico.  Suddivisa in tre fasce contigue. La prima è la fascia costiera, ben attrezzata; la seconda è un vasto parco verde e la terza un’ampia area pedonale pregevole per le sue architetture.

Passiamo il ponte e prendiamo per il capo Galata, qui cerchiamo un campeggio, ma dopo un primo sopraluogo ( sporco e inaccessibile e come non bastasse pure caro ) decidiamo di sostare lungo la spiaggia in sosta libera.

 

 

Martedì, 19/8

Varna-Nesebar                                                                                                                      Km.   105

La strada si stacca molto dal mare fino a dare la sensazione di non essere in riva al mare e solo quando arriviamo nei pressi di Nesebar si intravede la spiaggia. Decidiamo di fare una deviazione verso Elenite alla ricerca di un campeggio, ma Elenite si rivela un villaggio turistico inaccessibile e a malapena troviamo una spiaggetta libera nei pressi dell’hotel Paradise Beach, strada a sx subito dopo l’hotel. Cerchiamo di fare il bagno, ma l’acqua è molto sporca e piena di alghe, forse è il paragone con la nostra Sardegna o forse siamo troppo esigenti. Cena al ristorante adiacente, costi molto bassi, ma poca scelta di piatti.

 

 

Mercoledì, 20/8

Nesebar                                                                                                                                Km.   15

In mattinata raggiungiamo Nesebar  Rappresenta un modello da ammirare e godere con calma. L’accesso all’area costiera in macchina avviene solo tramite varchi a pagamento. La cosa migliore da fare è quella di recarsi al centro storico di Nesebar, pittoresco paese museo ricco di storia e di monumenti, costruito su un’isoletta collegata a terra tramite un ponte: dopo il ponte a sx e poi a fianco della sbarra che blocca l’accesso alle auto c’è un ampio parcheggio sul mare; con 15 lev si può sostare 24 ore, e quindi anche dormire. Cena presso il ristorante Caika, con cucina Bulgara che si trova in centro paese. Ottima la degustazione di alcune specialità locali e prezzi buoni. 

 

Giovedì, 21/8

Nesebar-Burgas-Sazopo-Djuni                                                                                                      Km.   90

Burgas  E’ la copia conforme di Varna. Sosta per fare la spesa, abbiamo acquistato anche il pesce.

Sozòpol  E’ la brutta copia di Nesebar anche se turisticamente è molto affollata. Nel paese già si intravede come la costa presenti una grande ricchezza di situazioni: scogliere spettacolari, calette appartate ed una spiaggia pubblica bella ed attrezzata con bar ombrelloni e giochi.

Proseguiamo sino dopo Djuni e troviamo da parcheggiare presso un hotel per 10€ 24 ore. Dall’ingresso dell’hotel si raggiunge il parcheggio che si trova direttamente sul mare, su di un molo in cemento. La spiaggia è bellissima e il mare finalmente è pulito. Raccogliamo cozze e vongole per la cena.

 

Venerdì, 22/8

Djuni                                                                                                                                                            Km. 10

In bici raggiungiamo l’imbarcadero per visitare il Parco Naturale del Fiume Ropotano e poi al ritorno  optiamo per passare all’interno del parco per una strada sterrata che dopo alcuni Km. di salita e poi discesa, ci conduce direttamente alla casa del parco e di fronte all’hotel dove si trovano i camper.

Dal parcheggio dell’imbarcadero partono due gite in barca lungo il fiume, una verso la foce costa 4€ a persona e una verso monte, la migliore, costa 2,5€ a persona, con quest’ultima si possono ammirare tartarughe appisolate sui tronchi che emergono dal fiume.

Restiamo a dormire sempre al solito parcheggio dell’hotel  e ci godiamo un po’ di sole e mare.

                                          

Sabato, 23/8

Djuni-Plovdiv-Backovo                                                                                                               Km.   357

Riprendiamo il nostro viaggio, abbandonando questa oasi di sogno a malincuore. La strada per Plovdiv è molto trafficata e gli automobilisti Bulgari sono molto indisciplinati, effettuano sorpassi molto rischiosi. A Plovdiv sostiamo nei pressi di central park, ma mentre visitiamo la bella e moderna città i ladri cercano di forzare i nostri mezzi, portando a segno un misero furto di sedie al mio amico di viaggio Costanzo. Questo inconveniente ci provocherà disagio per i giorni a seguire anche se il danno è stato di lieve entità.

Proseguiamo per il monastero di Backovo che visitiamo senza rimanerne entusiasti. Tutti gli affresci sono anneriti dal fumo delle candele che accendono i fedeli. Sosta nei pressi del ristorante  e campeggio che si trova all’altezza dell’arco dell’entrata del monastero e cena  presso il ristorante, porzioni abbondanti e di ottima qualità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Domenica, 24/8

Backovol- Koprivstica                                                                                                       Km.   141

Raggiungiamo Kopriustica per strade secondarie, consapevoli di incontrare difficoltà sia per il fondo stradale che come segnaletica. In realtà si sono avverate entrambe le previsioni, dopo un primo tratto di asfalto bello ci siamo trovati a viaggiare a passo d’uomo per diversi Km. e come non bastasse mancanza completa di segnali stradali. Ma la provvidenza aiuta i malcapitati e un autista di un pullman che ci ha visti in difficoltà ci invita a seguirlo per un bel tratto di strada portandoci nella direzione giusta. Dopo aver scollinato un passo si giunge a Kopriustica   Bellissimo villaggio di montagna.  La località è stata dichiarata città museo.Un ampio parcheggio, al termine dell’abitato, offe quanto di meglio si possa desiderare per la sosta. Da lì si arriva in breve nella piazzetta centrale, dove accanto all’ufficio turistico è in vendita il biglietto che permette di visitare cinque case museo sparpagliate nel paese. 2.5€ a persona.

 

Lunedì, 25/8

Koprivstica-Sofia-Rila                                                                                                      Km.   245

 

Sofia  Capitale della Bulgaria.  Parcheggio in pieno centro presso il plostad Narodno Sabranije .  Visita Sveta Sofia la chiesa di S. Sofia è uno dei più illustri monumenti bizantini della penisola balcanica. La cattedrale monumento Aleksandar Nevski e  la rotonda di S. Giorgio Sveti Georgi.

Fortuna nostra intoppiamo in una celebrazione militare e così assistiamo alla sfilata del picchetto d’onore e relativa fanfara nelle loro alte uniformi.

Proseguiamo per il monastero di  Rila  Il più celebre e importante monastero della Bulgaria Rilski Monashir; è situato in un grandioso paesaggio di foreste di faggi e pini e di cime rocciose oltre i 2000 m. La visita è gratuita e si paga solo il parcheggio, 2.5€ All’ingresso del monastero restiamo tutti stupefatti, nonostante la sua fama ne siamo rimasti profondamente colpiti per la sua imponenza e maestosità. Questo monastero da solo merita tutto il viaggio.

Proseguiamo lungo la strada per altri 7 Km. sino ad una radura di S. Cirillo dove pernottiamo in sosta libera presso un’area pic-nic, cena al ristorante da zio Kiro, ma fatichiamo a farci capire. Abbiamo mangiato discretamente.

 

Martedì, 26/8

Rila                                                                                                                              Km.   =

Dalla radura di S. Cirillo partono diverse gite a piedi, decidiamo di fare quella meno impegnativa che porta ad un lago e poi ad un rifugio, ma a metà strada siamo colti da un temporale che ci costringe a desistere. Nel pomeriggio ritorna il sereno e allora facciamo la gita in MTB lungo la sterrata che prosegue a fondovalle per 10 Km. in continua salita, la strada sale incuneata tra due ripidi versanti e solo in cima si spiana e si allarga. Qui ci fermiamo per raccogliere i funghi porcini che ci serviranno per la cena, eravamo stufi di mangiare sempre le solite cose del ristorante.

 

Mercoledì, 27/8

Rila-Sofia-Kalotina                                                                                                         Km.  186

Oggi sarà l’ultimo giorno in Bulgaria e con una certa tristezza ci accingiamo a spendere i soldi rimasti prima di congedarci da lei. I nostri amici ne approfittano per riacquistare le sedie rubate, gli ultimi regali per gli amici e poi appuntamento alla frontiera con un terzo camper di nostri amici. Prendiamo il bivio per Kalotina e dopo pochi Km. troviamo uno spiazzo tranquillo per pernottare prima del ponte che conduce in paese.

 

 

 

 

Giovedì, 28/8

Kalotina-Belgrado-Zagabria                                                                                                Km.  750

Sveglia mattiniera per affrontare la frontiera e la lunga strada del ritorno a casa. La Serbia, che era la parte più temuta del viaggio si è rivelata un’ottima soluzione, strade scorrevoli senza troppo traffico (escluso Belgrado). L’unico handicap sono le due nuove frontiere tra Serbia e Croazia e tra Croazia e Slovenia. Ognuna ci fa perdere più di mezz’ora, anche se poi i controlli sono del tutto irrisori, talvolta non ci hanno neppure guardato i passaporti. Purtroppo un secondo problema al camper si presenta a 130 Km. da Zagabria. Dopo aver fatto gasolio non c’è modo per riavviare il motore.  Fortuna vuole che ci fossero altri camper Italiani nel parcheggio e cosi tutti insieme hanno spinto il mezzo il quale è ripartito immediatamente. Si trattava del motorino d’avviamento completamente rovinato, ma presso il concessionario Iveco di Zagabria è stato repentinamente riparato per la modica cifra di 600€. Pernottamento presso il piazzale del concessionario, molto rumoroso.

 

Venerdì, 29/8

Zagabria-Ljubljana-Grado-Padova                                                                                          Km.  444

Pochi Km.  dopo Zagabria incontriamo già la frontiera con la Slovenia, da qui c’è ancora un bel pezzo di strada normale, ma l’autostrada è in costruzione. Poco prima di Ljubljana c’è di nuovo autostrada sino a Postojna, qui prendiamo direzione Nova Zagora per passare la frontiera Italiana verso Grado.

Entrati in Italia il traffico diventa caotico, non eravamo più abituati. Proseguiamo sino a Padova per far visita ad un mio caro amico camerista.

 

 

Sabato, 30/8

Padova -Castellamonte                                                                                                      Km.  370

Rientro a casa durante la mattinata senza problemi di code.

 

 

                       

Percorsi in totale Totale  Km. 6190

 


 

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