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Romania-Bulgaria 2003
Un viaggio tanto sospirato e atteso
tra paesi tanto vicini, ma anche tanto lontani.
Due culture molto diverse, due
nazioni tanto diverse tra loro, ma spesso e ingiustamente noi le uniamo nella
nostra mente.
Questo viaggio permetterà di scoprire
paesi che hanno una storia e una cultura profonda, ma che il regime comunista
ha appiattino negli anni di regime e adesso faticano ad emergere
Domenica, 3/8
Castellamonte-Trieste-Postojna(Slo) Km.
611
Dopo aver attraversato tutto il nord dell’Italia
entriamo in Slovenia dalla frontiera di Sezana. Da qui ci dirigiamo verso
Postunia ( L’autostrada si può pagare in Euro)
dove si possono visitare le stupende grotte, ma noi preferiamo visitare
lo spettacolare castello che dista pochi Km. dalle
grotte.
Poi sosta per la notte presso il campeggio di Pivka
Jama, che prende il nome delle grotte situate nel suo interno, visite
guidate alle grotte con partenza nell’interno del campeggio. Molto bello,
immerso nel verde, con piscina, ristorante e camper service, il prezzo però è
adeguato ai servizi prestati ( 2 pers. + camper 18,5 € ).
Non abbiamo rischiato di dormire nel parcheggio delle
grotte, ma la mattina seguente abbiamo incontrato diversi camper che avevano
dormito nel primo parcheggio sulla sinistra, l’unico a non avere il divieto di
sosta dalle 20 alle 8.
Lunedì, 4/8
Postojna-Ljubljana-Zagabria(Hr)-Virivitica-Pecs(H)-Baja Km.
523
Proseguiamo per Ljubljana tutto per autostrada, ma poi c’è un pezzo di strada normale
perchè l’autostrada è in costruzione. Raggiungiamo così la nuova frontiera con
la Croazia pochi km. prima di Zagabria, un po’ di coda, ma poi nessun
controllo. Dopo la frontiera si riprende l’autostrada che paghiamo sempre in €.
A Zagabria si prosegue per strada normale e poco scorrevole verso Virivitica
passando per Durdevac. Da qui Entriamo in Ungheria a Barcs, altra frontiera,
anche qui i controlli sono quasi nulli.
Proseguiamo verso Pecs, ma decidiamo di non fermarci perché è una città
molto grande e raggiungiamo infine Baja, dove un grazioso campeggio Sugovica
su un isolotto formato da un ramo del Danubio ci ospiterà per la notte. Costo circa 10 € pagati con carta di
credito.
Martedì, 5/8
Baja-Arad(Ro)-Deva-Hunedoara Km.
413
Il paesaggio che attraversiamo nell’Ungheria è molto piatto e privo d’interessi
turistici, distese di piantagioni di granoturco e girasoli. Raggiungiamo così
la frontiera con la Romania. I controlli non sono severi, ma ci viene timbrato
il passaporto e i tempi d’attesa sono superiori alla mezz’ora. Il paesaggio prosegue piatto e
insignificante, ma si intravede subito una certa diversità, ci sono più persone
per strada, si incrociano già alcuni carretti trainati da cavalli che
trasportano persone.
Attraversiamo Arad senza fermarci e qui si impara
subito la lezione che non bisogna mai fare le circonvallazioni perché
disseminate di buche enormi mentre conviene puntare diritti per il centro dove
le strade sono più belle ed il traffico non è così caotico come da noi.
Raggiungiamo Deva, una città circondata da industrie ferriere quasi tutte in
disuso, prendiamo poi per Hunedoara e qui lo scenario e lo squallore delle
industrie ferriere domina tutto il paesaggio, in mezzo a tutto questo squallore
sorge il castello di Hunadoara, bello, ma
circondato da ciminiere e miniere ormai abbandonate. Ormai è tardi e non
possiamo che rimandare la visita il
giorno seguente. Seguiamo così dei cartelli che indicano un campeggio,
ma la strada si perde in mezzo ai boschi dopo aver attraversato un piccolo
borgo che si chiama Boss. Tutti ci guardano come extraterresti e nessuno sa
dirci dove si trova il campeggio, forse non esiste più. Troviamo comunque una
sistemazione per dormire presso un albergo con piscina, chiuso ed in corso di
restauro, ma il proprietario ci fa sistemare nel giardino e paghiamo 5 € per 2
camper.
Mercoledì, 6/8
Hunedoara-Orastie-Cotesti Km. 68
Si ritorna al castello di
Hunedaora per la visita, parcheggio a pagamento nel cortile antistante il
castello, (0,14€). Visita del castello (0,56 € a persona). Il castello si presenta
come una fortezza con fossato, al suo interno mobili rustici, peccato per il
panorama che lo circonda che lo rende meno affascinante.
Proseguiamo per Orastie e
poi si prende a destra per Cotesti 18 Km., la strada qui finisce con una sbarra
sempre aperta e prosegue sterrata. A fianco della sbarra ampi spiazzi lungo il
fiume per sosta libera dove ci sono anche diverse tende accampate.
Da qui partono tre gite per
visitare le rovine e gli scavi di cittadelle Daciche
La cittadella dacia era
circondata da mura formate con grandi blocchi squadrati, palizzate e torri di
legno; all’interno le case erano in legno e una strada pavimentata conduceva
alla zona sacra con templi rettangolari e circolari.
La più impegnativa conviene farla in
MTB, 20 Km. di strada sterrata i primi 15 tutti piani, proseguendo dopo la
sbarra e poi in salita sino ad arrivare agli scavi di Sarni Vetusta Regia.
Le altre due meno
impegnative si possono fare anche a piedi.
Durante il percorso abbiamo incontrato
persone che portavano a valle gerle colme di funghi porcini.
Giovedì, 7/8
Cotesti-Alba Julia-Sibiu Km. 160
Lasciamo questo incantato luogo di pace per
raggiungere Alba Iulia
La città è composta da una zona moderna senza
interesse, ma racchiude un’immensa cittadella entro la quale vive il nucleo
storico. La visita si conclude molto presto anche perché la cattedrale
cattolica è chiusa e non può essere visitata, le porte di ingresso alla
cittadella sono in restauro e così proseguiamo per Sibiu. A Sibiu
raggiungiamo il campeggio hotel Dumbrava che prende il nome dalla foresta nel
quale è situato. A pochi passi dal campeggio nella foresta di Dumbrava.
sorge il Museo di Tecnica Popolare, si può visitare anche in bici perché molto
esteso.
Per una strada sterrata raggiungiamo Sibiu
con la bici e ci porta direttamente nei giardini della città.
Sibiu Una delle più belle città della
Transilvania. Centro storico pedonale attorno alla Piazza Grande (Piata
Mare). Diversi ristorantini nella zona pedonale.
Il campeggio è piuttosto squallido e mal tenuto, ma ci
fanno pagare 5€ per persona.
Venerdì, 8/8
Sibiu-Rimnicu Vilcea-Hurez Km. 186
In uscita da Sibiu incontriamo un grande supermercato
dove possiamo reintegrare le nostre scorte alimentari.
Dopo pochi Km. la strada costeggia il fiume Oltul e il
paesaggio diventa gradevole, lungo la strada vendita di formaggi. Pochi Km.
prima di Calimanesti grande centro
termale, incontriamo Caciulata dove sostiamo per la visita del monastero Cozia
in centro paese, molto bello ed elegante, stupendi i suoi affreschi su soffitto
e pareti. Siamo entrati nella zona dei monasteri e qui ce ne sono molti da
visitare, quello di Govora è in restauro, quelli di Bistrita e Arnota sono pieni di zingari nei parcheggi e ci
fanno desistere dalla visita per evitare inutili dispiaceri, mentre quello di Hurez si rivela molto bello e un ottimo parcheggio comodo
e tranquillo idoneo anche per pernottare.
Purtroppo l’alternatore del mio camper non carica più
la batteria e siamo costretti ad appoggiarci presso il campeggio Stejarii di
Hurez che si trova 2 Km. all’uscita del paese. Il campeggio è costellato di
casette che fungono da bungalow e gli spazi per i camper sono molti ridotti
come pure l’accesso che è costituita da un cancello di entrata con tettuccio
molto basso che non permette il passaggio a mezzi molto alti. Sostiamo così
dietro al ristorante annesso al campeggio e ci colleghiamo alla rete 220V direttamente
dentro ad una casetta. Il campeggio
costa 2,74 € a camper indipendentemente dalle persone. Cena al ristorante dove
assaggiamo alcune specialità Rumene con una modica spesa.
Sabato, 9/8
Hurez-Rimnicu Vilcea-Pitesti-Curtea de Arges-Monti
Fagaras Km. 242
Il problema all’alternatore ci costringe una
deviazione verso Pitesti dove presso il concessionario Iveco ci viene risolto
il problema con estrema gentilezza e competenza.
Riprendiamo la strada per Curtea de Arges, qui c’è una
chiesa con affreschi e un monastero da visitare.
Riprendiamo la strada verso i Monti Fagaras Tra i più belli della Romania. Dal massiccio emergono sei picchi
piramidali superiori ai 2500 m. /0 laghi glaciali, foreste di latifoglia e
larici si alternano a larghi pascoli, camosci caprioli e orsi animano la
montagna.
E’
sabato e lungo la strada una marea di tendopoli si accingono a trascorrere il
week-end al fresco.
Sostiamo
nel parcheggio in cima al colle subito dopo la galleria, molto rumoroso forse
proprio perché è sabato. Cena al ristorante che si trova a pochi passi su un
laghetto, abbiamo mangiato bene e pagato circa 5 € a persona.
Domenica, 10/8
Monti Fagaras-Lago Vidraru Km. 33
Dopo aver preso informazioni sui percorsi a piedi, decidiamo
di fare quello meno impegnativo di circa 3 ore verso la punta Negoiu. I segnali
sono molto ambigui e cambiano spesso di colorazione, ma con un po’ di intuito e
domandando spesso informazioni riusciamo a metterci sulla strada giusta. Dopo
una ripida salita si deve scendere circa un centinaio di metri per poi
riprendere la salita verso un colle dove si incontrano alcuni passaggi con
catene fisse, non molto esposti. Dopo il colle riprende la salita e ancora
altre catene con passaggi molto esposti per giungere poi con un’ultima
arrampicata per raggiungere punta Negoiu 2535 m. Durante il percorso abbiamo
trovato le piantine di genepì, ma forse loro non lo conoscono. Il tempo
nebbioso non favorisce lo spettacolo dalle montagne.
Nel pomeriggio
ritorniamo indietro verso il lago di Vidraru dove sostiamo al campeggio
Campana, 7 Km. di strada sterrata molto dissestata per raggiungerlo sulla
sponda opposta del lago. Costo 2,74€
per equipaggio, posizione stupenda, ma molto affollato, servizi igienici
deplorevoli.
Da qui
compiamo un’escursione in bici lungo una strada sterrata che parte poco prima
dell’ingresso del campeggio, tutta nel bosco, poco panoramica.
Lunedì, 11/8
Lago Vidraru-Fagaras-Brasov-Bran Km. 220
Si risale al passo per poi ridiscendere nel versante
opposto verso Fagaras per una serie di innumerevoli tornanti. Sosta a Fagaras
dove c’è una fortezza circondata da mura e fossato, alcuni acquisti e si
prosegue per Brasov La città conserva un grazioso centro medioevale. Da non perdere
la gotica Biserica Neagra (Chiesa Nera) con splendida raccolta di 119
tappeti dell’Anatolia.
Proseguiamo
poi verso il Castello di Bran,
il più noto e pittoresco maniero medioevale della Romania.
Sosta
e pernottamento nel parcheggio del castello a pagamento con sevizi e acqua, il
lunedì il castello è chiuso e per la visita dobbiamo attendere il giorno
successivo.
Martedì, 12/8
Bran-Risnov-Predeal-Sinaia Km. 86
Visita del
castello di Bran ( 2 € a persona ), mentre per il parcheggio si paga un tot
all’ora più la notte, noi abbiamo pagato circa 5 € . Si ritorna indietro sino a
Risnow dove c’è una stupenda cittadella che domina il paese dall’alto di una
collina, visita a pagamento 1,2 € a persona. La cittadella è in fase di ristrutturazione
e per ora si può vedere solo una piccola parte ricostruita e adibita a museo,
negozi di souvenir e bar, però è bello e caratteristico.
Facciamo una
puntatine a Poiana Brasow, ma ne restiamo profondamente delusi, si tratta di
una tipica stazione sciistica con alberghi e condomini che deturpano il
paesaggio. Proseguiamo per Sinaia
e sosta nel campeggio che si trova circa 5 Km. oltre il paese, circa 4€ per
ogni mezzo.
Mercoledì,
13/8
Sinaia-Cota 1400-Cota 1000 Km. 41
Con i camper ci portiamo a
Cota 1400, bivio a sx in centro di Sinai, stazione intermedia della funivia che
porta a sui monti Buceri. Da qui carichiamo le MTB sulla funivia e poi per una
strada impervia raggiungiamo Babele 2150 m. si raggiunge il massiccio del Buceri, rocce scavate
dall’erosione con forme stranissime tra cui la Sfinge
enorme masso a forma di cranio e i Babele (i vecchi) enormi funghi
di pietra. Rientro per la stessa strada e poi discesa al camper per la pista di
discesa, percorso molto difficile e tecnico.
Ritorno a Sinaia per visitare Castelus Peles Il castello domina Sinaia
da una terrazza erbosa come una visione fiabesca.
Ci spostiamo in direzione Tirgoviste,
ma subito dopo il passo Cota 1000 c’è l’indicazione di un monastero Inaltarea
Domnului che utilizziamo per una sosta in
completo relax. I monaci sono molto accoglienti e ci fanno sostare nel
parcheggio adiacente al monastero che si trova ai confini can la foresta e ci
invitano pure a cenare con loro, ma preferiamo cenare sui nostri camper. Nella
notte pare che una femmina di orso con il piccolo sia sceso al monastero in
cerca di cibo.
Giovedì, 14/8
Venerdì, 15/8
Snagov-Bucarest-Veliko Tarnovo(Bg) Km. 246
Ci accingiamo a raggiungere la Bulgaria, ma prima occorre
attraversare Bucarest. Come tutte le circonvallazioni anche quella di Bucarest
è una sequenza di voragini e perciò decidiamo di riprendere la direzione del
centro per attraversarlo. Ma ben presto non ci sono più indicazioni stradali e
solo la bussola ci porterà a spasso per la città. Interruzioni e lavori
stradali ci complicano ancor più la ricerca della strada giusta, ma troviamo
una persona gentile che parla Italiano e si offre di accompagnarci fuori città
nella direzione giusta.
Alla frontiera con la Bulgaria ci tartassano di tasse
e balzelli, prima quella Rumena in uscita e poi quella Bulgara per entrare in
tutto ci costerà circa 100€ per equipaggio.
Entriamo in Bulgaria e subito notiamo una differenza
del manto stradale, molto più bello e scorrevole.
Puntiamo direttamente a Veliko Tarnovo Ex capitale della Bulgaria, inserita in una spettacolare cornice
naturale tra le gole del fiume Jantra. Carevec
(Collina degli Zar) è il nome della cittadella medioevale fortificata che fù
capitale del secondo regno bulgaro . La fortezza naturale, rinforzata da una
cinta di mura possenti, è ricca di memorie di epoche diverse.
Una
volta, ogni sera c’era uno spettacolo di luci e suoni sulla città fortificata,
ma dopo la crisi economica lo spettacolo viene eseguito solo se un gruppo di
turisti si accolla l’onere dei costi, circa 150€. In cima al colle c’è la
chiesa bizantina della Resurrezione..
Sosta nel piazzale dell’hotel Velika Tarnovo in centro città a
pagamento e custodito e cena al ristorante Stastlivetza, specialità bulgare,
ottimo.
Sabato, 16/8
V. Tarnovo-Arbanassi-Bozenci Km. 63
A
pochi Km. da V. Tarnovo incontriamo Arbanassi,
villaggio museo, si possono visitare 3 case museo e la suggestiva chiesa della
natività
Nel
pomeriggio raggiungiamo Bozenci
Il più incantevole paese museo immerso tra boschi e colline. Dopo 8Km. di strada si raggiunge il
parcheggio, il paese neppure si vede, le case sono sparse nel bosco assieme alla
dolcissima chiesa in pietra. Dal paese
è possibile raggiungere a piede la vicina cittadina museo di Triavna
seguendo un facile sentiero nel bosco con una passeggiata di un paio d’ore.
Domenica, 17/8
Bozenci-Gabrovo-Triavna-V.Tarnovo-Arbanassi Km. 109
Ci spostiamo verso Gabrovo e 3 Km. dopo il paese si trova il museo
etnografico, nella valle del Jantra.
Seguire i cartelli EMO ETARA.
Sono state qui ricostruite vecchie
case portate dai villaggi vicini, le case sono abitate da artigiani veri
che offrono prodotti di buon livello.
Ritorniamo verso V. Tarnovo passando per Triavna altro
grazioso villaggio museo pieno di case tipiche e parecchi negozi di souvenir,
c’è una casa museo da visitare che è molto bella in centro paese.
In serata ritorniamo a V. Tarnovo per assistere allo
spettacolo di suoni e luci sulla collina Carevec, alcune fonti ci davano lo spettacolo per certo. Infatti così è
stato e ne valeva realmente la pena.
Per
dormire ci spostiamo ad Arbanassi presso un maneggio di cavalli.
Lunedì, 18/8
Arbanassi-Sumen-Varna Km. 286
Lungo la
strada per Varna ci sono dei lavori in corso, parecchie buche e una deviazione
che ci permette di vedere anche alcuni paesini. Arriviamo a Sumen e dopo 13km.
a Madara , modesto villaggio ai piedi di
un balzo di roccia, uno dei campi archeologici più importanti della Bulgaria.
Una scalinata conduce sotto le rocce, nel punto in cui è scolpita la celebre
immagine del cavaliere di Madara. Altri sentieri conducono a grotte e
primitive abitazioni rupestri.
Proseguiamo in direzione di Varna e
circa 10 Km. prima, sulla vecchia strada per Sofia si trova Pobite Kamani (Pietre infisse), stupendo fenomeno
naturale. Sono sette gruppi di monoliti
calcarei di forma cilindrica, alti 4-5
m. di 1 m. di diametro formanti una specie di foresta pietrificata.
Varna Principale porto della
Bulgaria. Di scarso interesse turistico, ma di gradevole assetto
urbanistico. Suddivisa in tre fasce
contigue. La prima è la fascia costiera, ben attrezzata; la seconda è un vasto
parco verde e la terza un’ampia area pedonale pregevole per le sue
architetture.
Passiamo il ponte e prendiamo per il
capo Galata, qui cerchiamo un campeggio, ma dopo un primo sopraluogo ( sporco e
inaccessibile e come non bastasse pure caro ) decidiamo di sostare lungo la
spiaggia in sosta libera.
Martedì, 19/8
Varna-Nesebar Km. 105
La strada si
stacca molto dal mare fino a dare la sensazione di non essere in riva al mare e
solo quando arriviamo nei pressi di Nesebar si intravede la spiaggia. Decidiamo
di fare una deviazione verso Elenite alla ricerca di un campeggio, ma Elenite
si rivela un villaggio turistico inaccessibile e a malapena troviamo una
spiaggetta libera nei pressi dell’hotel Paradise Beach, strada a sx subito dopo
l’hotel. Cerchiamo di fare il bagno, ma l’acqua è molto sporca e piena di
alghe, forse è il paragone con la nostra Sardegna o forse siamo troppo
esigenti. Cena al ristorante adiacente, costi molto bassi, ma poca scelta di
piatti.
Mercoledì,
20/8
Nesebar Km. 15
In mattinata raggiungiamo Nesebar
Rappresenta un modello da ammirare e godere con calma. L’accesso
all’area costiera in macchina avviene solo tramite varchi a pagamento. La cosa
migliore da fare è quella di recarsi al centro storico di Nesebar, pittoresco
paese museo ricco di storia e di monumenti, costruito su un’isoletta collegata
a terra tramite un ponte: dopo il ponte a sx e poi a fianco della sbarra che
blocca l’accesso alle auto c’è un ampio parcheggio sul mare; con 15 lev si può
sostare 24 ore, e quindi anche dormire. Cena presso il ristorante Caika, con cucina Bulgara che si
trova in centro paese. Ottima la degustazione di alcune specialità locali e
prezzi buoni.
Giovedì, 21/8
Nesebar-Burgas-Sazopo-Djuni Km. 90
Burgas E’ la copia conforme di Varna.
Sosta per fare la spesa, abbiamo acquistato anche il pesce.
Sozòpol E’ la brutta copia di
Nesebar anche se turisticamente è molto affollata. Nel paese già si intravede
come la costa presenti una grande ricchezza di situazioni: scogliere
spettacolari, calette appartate ed una spiaggia pubblica bella ed attrezzata
con bar ombrelloni e giochi.
Proseguiamo sino dopo Djuni e troviamo
da parcheggiare presso un hotel per 10€ 24 ore. Dall’ingresso dell’hotel si
raggiunge il parcheggio che si trova direttamente sul mare, su di un molo in
cemento. La spiaggia è bellissima e il mare finalmente è pulito. Raccogliamo
cozze e vongole per la cena.
Venerdì,
22/8
Djuni Km.
10
Dal parcheggio
dell’imbarcadero partono due gite in barca lungo il fiume, una verso la foce
costa 4€ a persona e una verso monte, la migliore, costa 2,5€ a persona, con
quest’ultima si possono ammirare tartarughe appisolate sui tronchi che emergono
dal fiume.
Restiamo a dormire sempre al solito
parcheggio dell’hotel e ci godiamo un
po’ di sole e mare.
Sabato, 23/8
Djuni-Plovdiv-Backovo Km. 357
Riprendiamo il nostro viaggio, abbandonando questa
oasi di sogno a malincuore. La strada per Plovdiv è molto trafficata e gli
automobilisti Bulgari sono molto indisciplinati, effettuano sorpassi molto
rischiosi. A Plovdiv sostiamo nei pressi di central park, ma mentre visitiamo
la bella e moderna città i ladri cercano di forzare i nostri mezzi, portando a
segno un misero furto di sedie al mio amico di viaggio Costanzo. Questo
inconveniente ci provocherà disagio per i giorni a seguire anche se il danno è
stato di lieve entità.
Proseguiamo per il monastero di Backovo che visitiamo
senza rimanerne entusiasti. Tutti gli affresci sono anneriti dal fumo delle
candele che accendono i fedeli. Sosta nei pressi del ristorante e campeggio che si trova all’altezza
dell’arco dell’entrata del monastero e cena
presso il ristorante, porzioni abbondanti e di ottima qualità.
Domenica, 24/8
Backovol- Koprivstica Km. 141
Raggiungiamo Kopriustica per strade secondarie,
consapevoli di incontrare difficoltà sia per il fondo stradale che come segnaletica.
In realtà si sono avverate entrambe le previsioni, dopo un primo tratto di
asfalto bello ci siamo trovati a viaggiare a passo d’uomo per diversi Km. e
come non bastasse mancanza completa di segnali stradali. Ma la provvidenza
aiuta i malcapitati e un autista di un pullman che ci ha visti in difficoltà ci
invita a seguirlo per un bel tratto di strada portandoci nella direzione
giusta. Dopo aver scollinato un passo si giunge a Kopriustica Bellissimo villaggio di montagna. La località è stata dichiarata città museo.Un ampio parcheggio,
al termine dell’abitato, offe quanto di meglio si possa desiderare per la
sosta. Da lì si arriva in breve nella piazzetta centrale, dove accanto
all’ufficio turistico è in vendita il biglietto che permette di visitare cinque
case museo sparpagliate nel paese. 2.5€ a persona.
Lunedì, 25/8
Koprivstica-Sofia-Rila Km. 245
Sofia Capitale
della Bulgaria. Parcheggio in pieno centro
presso il plostad Narodno Sabranije .
Visita Sveta Sofia la chiesa di S. Sofia è uno dei più illustri
monumenti bizantini della penisola balcanica. La cattedrale monumento Aleksandar
Nevski e la rotonda di S. Giorgio Sveti
Georgi.
Fortuna nostra intoppiamo
in una celebrazione militare e così assistiamo alla sfilata del picchetto
d’onore e relativa fanfara nelle loro alte uniformi.
Proseguiamo per il monastero di Rila Il più celebre e importante monastero della Bulgaria Rilski
Monashir; è situato in un grandioso paesaggio di foreste di faggi e pini e
di cime rocciose oltre i 2000 m. La visita è gratuita e si paga solo il
parcheggio, 2.5€ All’ingresso
del monastero restiamo tutti stupefatti, nonostante la sua fama ne siamo rimasti
profondamente colpiti per la sua imponenza e maestosità. Questo monastero da
solo merita tutto il viaggio.
Proseguiamo lungo la strada
per altri 7 Km. sino ad una radura di S. Cirillo dove pernottiamo in sosta
libera presso un’area pic-nic, cena al ristorante da zio Kiro, ma fatichiamo a
farci capire. Abbiamo mangiato discretamente.
Martedì, 26/8
Rila Km. =
Dalla radura
di S. Cirillo partono diverse gite a piedi, decidiamo di fare quella meno
impegnativa che porta ad un lago e poi ad un rifugio, ma a metà strada siamo
colti da un temporale che ci costringe a desistere. Nel pomeriggio ritorna il
sereno e allora facciamo la gita in MTB lungo la sterrata che prosegue a
fondovalle per 10 Km. in continua salita, la strada sale incuneata tra due
ripidi versanti e solo in cima si spiana e si allarga. Qui ci fermiamo per
raccogliere i funghi porcini che ci serviranno per la cena, eravamo stufi di
mangiare sempre le solite cose del ristorante.
Mercoledì,
27/8
Rila-Sofia-Kalotina Km.
186
Oggi sarà
l’ultimo giorno in Bulgaria e con una certa tristezza ci accingiamo a spendere
i soldi rimasti prima di congedarci da lei. I nostri amici ne approfittano per
riacquistare le sedie rubate, gli ultimi regali per gli amici e poi
appuntamento alla frontiera con un terzo camper di nostri amici. Prendiamo il
bivio per Kalotina e dopo pochi Km. troviamo uno spiazzo tranquillo per
pernottare prima del ponte che conduce in paese.
Giovedì, 28/8
Kalotina-Belgrado-Zagabria Km. 750
Sveglia mattiniera per affrontare la frontiera e la
lunga strada del ritorno a casa. La Serbia, che era la parte più temuta del
viaggio si è rivelata un’ottima soluzione, strade scorrevoli senza troppo
traffico (escluso Belgrado). L’unico handicap sono le due nuove frontiere tra
Serbia e Croazia e tra Croazia e Slovenia. Ognuna ci fa perdere più di
mezz’ora, anche se poi i controlli sono del tutto irrisori, talvolta non ci
hanno neppure guardato i passaporti. Purtroppo un secondo problema al camper si
presenta a 130 Km. da Zagabria. Dopo aver fatto gasolio non c’è modo per
riavviare il motore. Fortuna vuole che
ci fossero altri camper Italiani nel parcheggio e cosi tutti insieme hanno
spinto il mezzo il quale è ripartito immediatamente. Si trattava del motorino
d’avviamento completamente rovinato, ma presso il concessionario Iveco di
Zagabria è stato repentinamente riparato per la modica cifra di 600€.
Pernottamento presso il piazzale del concessionario, molto rumoroso.
Venerdì, 29/8
Zagabria-Ljubljana-Grado-Padova Km. 444
Pochi Km. dopo
Zagabria incontriamo già la frontiera con la Slovenia, da qui c’è ancora un bel
pezzo di strada normale, ma l’autostrada è in costruzione. Poco prima di
Ljubljana c’è di nuovo autostrada sino a Postojna, qui prendiamo direzione Nova
Zagora per passare la frontiera Italiana verso Grado.
Entrati in Italia il traffico diventa caotico, non
eravamo più abituati. Proseguiamo sino a Padova per far visita ad un mio caro
amico camerista.
Sabato, 30/8
Padova -Castellamonte Km. 370
Rientro a casa durante la mattinata senza problemi di
code.
Percorsi in totale Totale Km. 6190