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Il
festival ha raggiunto il traguardo della seconda edizione.
Di traguardo si deve parlare perché riproporre uniniziativa
ed un format già utilizzati richiede incoscienza e costanza.
Posta la prima come dato innegabile (se non fossimo almeno un poco incoscienti
non dedicheremmo il nostro tempo libero alla poesia e a tutte le iniziative
ad essa correlate) vogliamo sottolineare la costanza, che spesso si
fa perseveranza, nel progettare e realizzare iniziative culturali dai
contenuti trascurati o addirittura ignorati dai grandi circuiti.
Lattività del Cerchio Azzurro si colloca in quel mare di
iniziative (underground, come qualcuno ama definirle) quotidianamente
animate e promosse da voci senza nome.
Non facciamo niente di straordinario se non aggiungerci a quella schiera
di pellegrini, viandanti, avventurieri che si muovono su quel bagnasciuga
incerto che separa lindustria culturale (con i suoi contenuti
e prodotti consacrati) dal mare multiforme di parole e voci ancora da
ascoltare.
Il nostro percorso non è rettilineo, ha il passo incerto del
bambino: zigzaghiamo tenendo sempre docchio il mare, conservando
la curiosità e lentusiasmo. Sì, perché siamo
convinti che nel mare dellarte, e della poesia in particolare,
si possano ancora trovare molte chiavi per decriptare il mondo attorno
a noi.
Troppo spesso il nostro tempo trascura la piccola magica mano
dellartista, che va più in alto di tutte; che contorna
linvisibile, che plasma e dipinge ladorabile, che forma
il sogno, che dà voce alle pietre ed ai metalli, che dà
umanità alle nubi e al vento, che dà carne ed ossa alle
vibrazioni dellarcobaleno ed alla magica scala dellUniverso,
per dirla con le parole di Depero.
Ci piacerebbe che il nostro messaggio riuscisse a scalfire lindifferente
apatia del quotidiano che troppo spesso si percepisce. Larte può
diventare loccasione per vivere la quotidianità appieno,
per poter esprimere ed appagare la creatività che è in
ognuno di noi.
Giugno
2002, Giulio Franceschi
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Il
Cerchio Azzurrro
Seconda edizione del festival di poesia
LAURA RISCHITELLI
Il canto di nuovi poeti ma anche la lettura di autori dimenticati, interventi
critici sulla poesia e. il doppio filo che la lega ad altre espressioni
dell'anima, come quella musicale.
Questo è quello che ha segnato le tre serate della seconda edizione
del festival di poesia "Il Cerchio Azzurro", tenutosi a fine
marzo al centro culturale Sergio Valmaggi.
L'incontro "Arte e Poesia. Intersezioni" è stato l'ultimo
appuntamento che ha chiuso un vero e proprio viaggio nel mondo del poetare,
aperto dall'esecuzione di brani musicali della giovane Cecilia Ricci.
Alle note sono seguite le parole di Laura Montigelli che ha rivolto domande
a Sandro Boccardi, poeta e ideatore - 26 anni fa - della stagione concertistica
"Musica e poesia a San Maurizio".
Nel lontano 1976 Boccardi ha potuto visitare il Coro di San Maurizio al
Monastero Maggiore di Milano, che da quell'anno è diventato sede
di proposte concertistiche che spaziano dalla musica colta medievale a
Mozart.
" Proprio in San Maurizio - ha spiegato Boccardi- per la prima volta
alcuni poeti hanno dato voce alle loro poesie, solitamente lette da critici.
Nel corso degli anni le letture di autori quali Maria Corti, Vittorio
Sereni, Giovanni Raboni hanno affiancato il repertorio musicale".
Boccardi ha poi letto alcune poesie composte recentemente, che rimandano
ad odori, sensazioni e immagini della campa gna dove l'autore ha trascorso
la sua infanzia. Ad accompagnarlo Anna Conversano. Durante la serata Sergio
Lagrotteria ha presentato Angelo Montigelli, un autore che ha scritto
.qualche anno fa una raccolta di poesie sparse, tutte espressione di,
emozioni sentite. L'attrice Itala Cosmo ha letto il componimento "Il
Treno" di Cristiano Maria Ricci, che offre uno sguardo disincantato
sulla recente storia del Medio Oriente. Dedicata a uno dei maggiori poeti
palestinesi, la poesia rende evidente quello che rimane di ogni conflitto:
la sconfitta della dignità umana. Infine la serata si è
conclusa con la lettura dei racconti poetici di Gianluca Chirici, tratti
dal poemetto Il palazzo dei tarocchi.
"Novasesto"
12-04-2002
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