FESTIVAL DI POESIA "IL CERCHIO AZZURRO"
II EDIZIONE

 

 

       
       
    Segio Lagrotteria e Angelo Montingelli      
           
 

Il festival ha raggiunto il traguardo della seconda edizione.
Di traguardo si deve parlare perché riproporre un’iniziativa ed un format già utilizzati richiede incoscienza e costanza.
Posta la prima come dato innegabile (se non fossimo almeno un poco incoscienti non dedicheremmo il nostro tempo libero alla poesia e a tutte le iniziative ad essa correlate) vogliamo sottolineare la costanza, che spesso si fa perseveranza, nel progettare e realizzare iniziative culturali dai contenuti trascurati o addirittura ignorati dai grandi circuiti.
L’attività del Cerchio Azzurro si colloca in quel mare di iniziative (underground, come qualcuno ama definirle) quotidianamente animate e promosse da voci senza nome.
Non facciamo niente di straordinario se non aggiungerci a quella schiera di pellegrini, viandanti, avventurieri che si muovono su quel bagnasciuga incerto che separa l’industria culturale (con i suoi contenuti e prodotti consacrati) dal mare multiforme di parole e voci ancora da ascoltare.
Il nostro percorso non è rettilineo, ha il passo incerto del bambino: zigzaghiamo tenendo sempre d’occhio il mare, conservando la curiosità e l’entusiasmo. Sì, perché siamo convinti che nel mare dell’arte, e della poesia in particolare, si possano ancora trovare molte chiavi per decriptare il mondo attorno a noi.
Troppo spesso il nostro tempo trascura “la piccola magica mano dell’artista, che va più in alto di tutte; che contorna l’invisibile, che plasma e dipinge l’adorabile, che forma il sogno, che dà voce alle pietre ed ai metalli, che dà umanità alle nubi e al vento, che dà carne ed ossa alle vibrazioni dell’arcobaleno ed alla magica scala dell’Universo”, per dirla con le parole di Depero.
Ci piacerebbe che il nostro messaggio riuscisse a scalfire l’indifferente apatia del quotidiano che troppo spesso si percepisce. L’arte può diventare l’occasione per vivere la quotidianità appieno, per poter esprimere ed appagare la creatività che è in ognuno di noi.

Giugno 2002, Giulio Franceschi

 
       
         
  Momenti del festival      
       
     
   
           
         
    Angelo Montingelli      
           
           
           
         
    Laura Montingelli e Sandro Boccardi      
           
   

Hanno scritto dell' evento:

 

     
   

Il Cerchio Azzurrro
Seconda edizione del festival di poesia
LAURA RISCHITELLI

Il canto di nuovi poeti ma anche la lettura di autori dimenticati, interventi critici sulla poesia e. il doppio filo che la lega ad altre espressioni dell'anima, come quella musicale.
Questo è quello che ha segnato le tre serate della seconda edizione del festival di poesia "Il Cerchio Azzurro", tenutosi a fine marzo al centro culturale Sergio Valmaggi.
L'incontro "Arte e Poesia. Intersezioni" è stato l'ultimo appuntamento che ha chiuso un vero e proprio viaggio nel mondo del poetare, aperto dall'esecuzione di brani musicali della giovane Cecilia Ricci. Alle note sono seguite le parole di Laura Montigelli che ha rivolto domande a Sandro Boccardi, poeta e ideatore - 26 anni fa - della stagione concertistica "Musica e poesia a San Maurizio".
Nel lontano 1976 Boccardi ha potuto visitare il Coro di San Maurizio al Monastero Maggiore di Milano, che da quell'anno è diventato sede di proposte concertistiche che spaziano dalla musica colta medievale a Mozart.
" Proprio in San Maurizio - ha spiegato Boccardi- per la prima volta alcuni poeti hanno dato voce alle loro poesie, solitamente lette da critici. Nel corso degli anni le letture di autori quali Maria Corti, Vittorio Sereni, Giovanni Raboni hanno affiancato il repertorio musicale".
Boccardi ha poi letto alcune poesie composte recentemente, che rimandano ad odori, sensazioni e immagini della campa gna dove l'autore ha trascorso la sua infanzia. Ad accompagnarlo Anna Conversano. Durante la serata Sergio Lagrotteria ha presentato Angelo Montigelli, un autore che ha scritto .qualche anno fa una raccolta di poesie sparse, tutte espressione di, emozioni sentite. L'attrice Itala Cosmo ha letto il componimento "Il Treno" di Cristiano Maria Ricci, che offre uno sguardo disincantato sulla recente storia del Medio Oriente. Dedicata a uno dei maggiori poeti palestinesi, la poesia rende evidente quello che rimane di ogni conflitto: la sconfitta della dignità umana. Infine la serata si è conclusa con la lettura dei racconti poetici di Gianluca Chirici, tratti dal poemetto Il palazzo dei tarocchi.

"Novasesto" 12-04-2002