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Quali sono le tematiche che proponi con la tua pittura? Di quali elementi
della realtà che vivi si nutre il tuo immaginario?
Non
è facile per me presentare, attraverso una spiegazione razionale,
le scelte di un itinerario di lavoro che si è sviluppato nel tempo
e che non offre la linearità di un progetto narrativo precostituito
e preordinato. Una riflessione sulle cose fatte, sulle diverse esperienze
maturate, mi rivela, più che un percorso pianificato, un insieme
di tappe. Queste tappe, quasi delle isole, costituiscono un metaforico
arcipelago di situazioni che pur nella loro specificità, coesistono
e dialogano grazie ad una serie di comunanze e corrispondenze di carattere
contenutistico e formale.
I
soggetti indagati sono quelli classici:il paesaggio (soprattutto quello
urbano) e la figura nella pittura più descrittiva; lindagine
sulla forma (forme primarie, primitive, simboliche) la sua costruzione
e organizzazione nella figurazione non oggettiva, nei lavori più
legati allambito astratto.
La
fotografia, la pittura, linstallazione, limmagine digitale,
lincisione sono invece i mezzi, gli strumenti che di volta in volta
hanno vestito i diversi progetti (le isole) realizzati in questi anni.
Poi
alcuni elementi che costituiscono le costanti, i fattori identitari del
lavoro: la realtà, come dato primario, concreto, come punto
genesi presente in modo trasversale anche nei lavori meno figurativi;
fonte continua di stimoli, impressioni, suggerimenti. La memoria, ulteriore
serbatoio introspettivo da cui attingere stupori, ansie,gioie e inquietudini.
Le suggestioni del reale e virtuale vivere quotidiano, percepito spesso
con il carico di disagio, alienazione e nevrosi che lo contraddistingue.
Il gusto per la contaminazione, sia dei mezzi espressivi che dei significati;
il piacere per la sperimentazione.
Infine
la comunicazione, prodotto filtrato di una sensibilità, dove un
senso di estraneamento, quasi di disagio ne condiziona la forma; comunicazione
neutra, indiretta,volutamente non esplicita.
- Ti senti vicino alla ricerca di qualche artista
contemporaneo?
La vicinanza con la ricerca di un artista è
qualcosa di molto particolare, di profondo, implica una condivisione che
coinvolge le motivazioni, i percorsi, i prodotti.
Per
quanto mi riguarda parlerei invece di sintonie verso alcuni autori, sintonie
che scaturiscono in presenza di una corrispondenza tra me, fruitore di
unopera e lopera stessa.
In
questo caso lincontro assume il significato di un arricchimento:
può rappresentare lo stimolo, il punto di partenza per un nuovo
itinerario di ricerca, può essere elemento importante per una maggiore
comprensione e consapevolezza di un percorso già avviato, può
divenire motore di nuove energie.
Molti
sono gli artisti che hanno fornito questo contributo. Penso alle atmosfere
di Kiefer, alle invenzioni di Schnabel, alla vitalità e forza di
Baselitz, alle suggestioni di Kapoor, al cromatismo di Lupertz, alla fresca
immediatezza di Disler. Ed ancora Sironi, Scipione, Licini, Bacon, Munch,
Bonnard
tutti hanno lasciato una traccia, sono stati importanti
per la mia crescita, hanno contato per la mia formazione culturale.
Questo
processo continua ancora adesso, quando visito una pinacoteca, allinaugurazione
della mostra di un amico, sfogliando un catalogo o una rivista darte,
in occasione dellultima biennale, oppure durante la visione di un
film o di un video
- Credi che il compito principale dellartista
sia quello di creare qualcosa di nuovocome recita il più
conosciuto dei luoghi comuni dellArte?
Penso che il nuovo sia sicuramente un
elemento importane per ogni artista .Bisogna però forse soffermarsi
un attimo sul significato che ciascuno di noi attribuisce a questa
parola e alla relazione che essa ha con il mondo dellarte. Personalmente
ritengo che il nuovo possa essere uno degli obiettivi prioritari di un
percorso di carattere espressivo, ma non il punto di partenza o il fulcro
intorno al quale far ruotare lintero processo.
Trovo
che da un punto di vista metodologico e concettuale sia pericoloso e scorretto
partire con la convinzione che innanzitutto ciò che mi accingo
a realizzare debba rappresentare una novità.
Lesperienza
maturata in questi anni mi insegna che il principale riferimento per chi
si impegna in ambito creativo debba essere piuttosto una costante riflessione,quasi
una preoccupazione intorno alla qualità e alla coerenza del proprio
operare.
E
attraverso una dinamica di questo tipo, se condotta in modo efficace,che
si ha la possibilità di conseguire quei risultati di rinnovamento
necessari al raggiungimento di una proposta autonoma e originale.
Nuovo
come punto di arrivo quindi, come frutto consequenziale, quasi naturale
di un valido percorso di lavoro e di ricerca.
- Parlami della tua collaborazione al progetto
Spazi Residui.
Più che un progetto, Spazi Residui è
il nome di un gruppo formato da tre artisti, Maurizio LAltrella,
Marco Cadioli e il sottoscritto.
Siamo tutti e tre di Sesto San Giovanni, anche se Marco attualmente abita
a Milano; ci conosciamo da anni, abbiamo partecipato assieme a mostre
collettive, ognuno con propri lavori e queste frequentazioni comuni, insieme
allamicizia e alla scoperta di interessi e affinità condivise
ci hanno portato alla decisione di formare un gruppo con lintento
di impegnarci in progetti studiati e realizzati a più mani.
Come
gruppo siamo intervenuti alla rassegna Sesto.com, presso il MAGE OMC nel
giugno 2001 con una installazione di sei grandi vasche in ferro
(100 x 180 x 10 cm.) posizionate a terra e accompagnate da cinque fotografie
a colori (100 x 150 cm.).
Nellaprile
del 2002 abbiamo esposto al Centro Culturale Valmaggi, sempre a Sesto
con tre vasche a parete.
Il tema di questi primi due interventi è stato la fabbrica, la
fabbrica dimessa con tutte le suggestioni e gli stimoli che un simbolo
come questo è in grado di offrire. Luogo rappresentativo su cui
ci si è concentrati, da cui abbiamo tratto materiali, immagini
e ispirazione è il magazzino ricambi Breda con il vicino Carroponte,
situati dietro viale Sarca, dove si prevede sorgerà il Museo del
Lavoro di Sesto San Giovanni.
Attualmente
stiamo lavorando ad altri due progetti che si dovrebbero concretizzare
entro la fine dellanno presso degli spazi ancora da definire a Milano.
Intervista,
curata da Cristiano Mattia Ricci
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