GRUPPO GIOVANI VALMADRERA |
1993 - 2002 RICORDI...... 10 ANNI CON NOI A VALMADRERA...... Un insegnamento per la vita: la Lectio Divina Nell’ascolto
del Vangelo sta la magia e il fascino dell’incontro con il Signore. Ma è
necessario imparare a poco a poco un metodo, esercitarsi nella lectio divina,
avere il gusto della preghiera che sgorga dalla Scrittura. E’ quanto ha fatto
don Daniele invitando, fin dal suo arrivo nella nostra parrocchia, tutti i
giovani alla Scuola della Parola ogni lunedì sera nella cappella del Centro
Giovanile. Durante tutti questi anni, questi lunedì sera, questi minuti di intenso ascolto e silenzio di pagine bibliche, di salmi, di brani di Vangelo, la lettura e la meditazione che don Daniele ha tenuto del Vangelo di Marco è stata incredibilmente profonda. Dal 14
ottobre 1996 al 8 marzo 1999 si è snodata la lectio divina sull’integrale
Vangelo di Marco, scelto perché è il Vangelo del catecumeno, di chi si
avvicina all’esperienza della fede e si converte al Signore. don Daniele ci ha
mostrato come l’intero Vangelo di Marco si possa raccogliere attorno a una
domanda: chi è costui? Qual è la sua identità? E’ la grande domanda che
accompagna le folle, i discepoli, gli avversari di Gesù e oggi tutti noi che ci
accostiamo e viviamo la pratica della lectio. Noi giovani siamo stati così
chiamati a percorrere un cammino “discepolare” dietro Gesù; chiamati a far
emergere le nostre incomprensioni, le nostre durezze, i nostri rifiuti; chiamati
insomma a confrontare la nostra vita con il Vangelo. Come
tre sono i cardini lungo il quale si srotola l’intero Vangelo di Marco così
tre sono stati gli insegnamenti che raccogliamo noi giovani dall’esperienza
della lectio divina : ·
MC 1,1 Inizio del Vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio. E’
quindi lo stesso Vangelo, la stessa parola che oggi Gesù rivolge a noi don
Daniele ci ha costantemente richiamato a porre attenzione alle finalità di
questa scuola di preghiera che è la lectio: non tanto lo sforzo di
conoscere Gesù come personaggio storico vissuto a Nazareth, ma quanto il
saperlo riconoscere come Figlio di Dio nella nostra vita di uomini. In fondo la
provocazione sta nel chiedersi cosa rappresenti, per me singolo giovane,
l’incontro con Lui. ·
MC 8,29 Ma egli replicò “E voi chi dite che io sia?”.
Pietro gli rispose: “Tu sei il Cristo” Gesù
ci pone ogni giorno questa domanda e il vivere con costanza la lectio divina
è scoprire che tocca anche a noi dare una risposta. don Daniele ha insistito
molto nell’invitarci alla pratica giornaliera e personale della lectio affinché
questa diventi un prezioso strumento per essere testimoni coraggiosi come
lo è stato Pietro. · MC 15,39 Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: “Veramente quest’uomo era Figlio di Dio!” E’
con questa affermazione che, come giovani, vogliamo ricordare gli insegnamenti
di don Daniele: come il centurione di fronte al dono immenso della vita di Gesù
per primo arriva a riconoscere la vera identità del Cristo, così deve essere
per noi la pratica della lectio: un intimo dialogo con Gesù che
porti alla scoperta della nostra vocazione. Ora
per tutti noi sarà importante raccogliere questi spunti che don Daniele ci ha
suggerito in modo che, partendo dalla lettura della Scrittura, sappiamo dedicare
spazio all’ascolto di Dio che viene ed entra nella nostra vita.
Pensiamo quindi che il regalo più bello per don Daniele, missionario
della Parola a Valmadrera, sia quello di scoprire ogni giorno la propria
vocazione proprio grazie al costante e intenso ascolto della Parola. Quella
stessa Scrittura che, proclamata e meditata in una chiesetta di un Centro
Giovanile di Brugherio da un sacerdote di Oratorio, ha fatto nascere la
vocazione sacerdotale a don Daniele sia oggi sorgente delle nostre scelte
vocazionali e accompagni don Daniele e i suoi futuri giovani nel riconoscere
ogni giorno sempre più gli immensi doni di chi si scopre e si sente Figlio di
Dio. Ciao don, e grazie di cuore! A noi è piaciuto ricordarlo così........ 1994 1994 1995 1996 1998 2000 2001 2001 2001 |