Giovedì 25 settembre 2003

 

La Lega contro le centrali:
«Soddisfano solo esigenze di mercato»


LEGA: NO A NUOVI IMPIANTI

BRESCIA - Nessuna nuova centrale dovrà nascere nel territorio bresciano: la Lega Nord rifugge dai «distinguo» e sollecita la Provincia a schierarsi contro le ipotesi nate nei mesi scorsi. I progetti formulati per Offlaga, Calvisano, Mairano, Pisogne - ha detto ieri il consigliere regionale Giovanmaria Flocchini in conferenza stampa - non nascono da reali esigenze energetiche, ma da «logiche di mercato e interessi imprenditoriali» e rischiano di compromettere la vocazione rurale dei territori in cui si pensa di collocarle. «La connotazione agricola dev’essere mantenuta e la Provincia, che ha un ruolo di tutela delle caratteristiche ambientali, deve esprimere una posizione chiara al riguardo - ha detto Flocchini -. Sappiamo che nell’Amministrazione c’è sensibilità a questi temi, i cittadini hanno manifestato il loro dissenso riguardo ai progetti, noi siamo contrari alla realizzazione di qualsiasi centrale sul territorio bresciano e ci aspettiamo che questa nostra posizione sia condivisa da tutte le forze della maggioranza in Provincia». Il «no» viene motivato anche da alcune valutazioni sul fabbisogno energetico locale: «Non riteniamo che le necessità siano tali da giustificare iniziative di questa portata: inoltre alcune realtà della siderurgia e della lavorazione dei metalli sono in fase di dismissione, o vengono trasferite altrove». L’accordo di programma che la Provincia ha stipulato per un collegamento tra San Fiorano e Robbia, ai fini di un’importazione di energia elettrica dalla Svizzera, dovrebbe, secondo il segretario provinciale della Lega, Massimo Gelmini, assicurare l’equilibrio tra domanda e offerta nel territorio bresciano. L’insistenza sui pericoli di black-out avrebbe, a suo parere, un carattere strumentale. «La nostra non è una contrarietà aprioristica - dice Gelmini -, non siamo ostili alla realizzazione di qualsiasi centrale in qualsiasi luogo: altrove si riscontrano dei reali deficit energetici, sono stati condivisi dagli enti locali i progetti di Ostiglia e di Lodi. A Brescia non vediamo questa necessità e riteniamo debba essere considerato l’aspetto ambientale, così come il parere dei cittadini. Siamo contrari a impianti in zone che devono essere tutelate. Attendiamo che venga al più presto depositato il Piano provinciale per l’energia, con l’auspicio che siano accolte queste esigenze». Sollecitando da parte del centrodestra in Broletto una posizione unitaria contro le centrali nel Bresciano, gli esponenti della Lega rivolgono alla sinistra l’accusa di una condotta contraddittoria: «I Ds si dicono contrari. In realtà Brescia ha un sindaco diessino e l’Asm è tra i soggetti che hanno presentato domanda per la costruzione di nuovi impianti». (e. n.)





       <-- Articoli