Sì del Consiglio comunale
al regolamento
Centrali, Mairano verso il
referendum chiesto dai
cittadini
La centrale termoelettrica fa ancora discutere. Dopo
la raccolta di 1.200 firme di persone che hanno
sottoscritto la petizione di diniego alla
realizzazione della centrale nel territorio di
Mairano, adesso è la volta del referendum
consultivo. Tuttavia, non è così semplice
come sembra, perché per poter fare un referendum
ci vuole un regolamento comunale. Ed è appunto
di questo che si è discusso l’altra sera,
durante la seduta del Consiglio comunale. Uno dei
punti all’ordine del giorno, infatti, era:
«Adozione regolamento per il referendum
consultivo». La scelta di questo regolamento,
approvata all’unanimità, è avvenuta
non senza discussione fra maggioranza e minoranza. In
sostanza il documento proposto dalla maggioranza
è stato letto e modificato, proprio durante la
seduta del Consiglio, tenendo conto di alcune
richieste delle opposizioni, in particolare di
quelle, di ordine tecnico, di Franca Cazzoletti,
della lista civica «Progetto Comune».
Così, dopo il varo di questo regolamento, anche
il Comune di Mairano (come già i Comuni di Borgo
San Giacomo e Offlaga) potrà indire una
consultazione dove i cittadini saranno chiamati a
dare un loro parere in merito alla realizzazione
della centrale termoelettrica. A questo proposito il
sindaco Marco Quadrini è stato molto chiaro:
«Non sono contrario al referendum - ha precisato
il primo cittadino - e non lo ostacolerò, ma
personalmente lo reputo inutile perché esiste
già una delibera consiliare, votata
all’unanimità, che esprime la volontà
di questo Consiglio di interrompere l’iter per
la realizzazione della centrale e questo documento,
lo sappiamo tutti, ha tenuto conto di una petizione
sottoscritta da 1.200 cittadini che hanno detto no
alla centrale. Visti questi presupposti ritengo
inutile la consultazione». Giuliano Zacchi,
della Lega Nord, ha invece sottolineato
l’importanza di sentire ancora l’opinione
della gente. «È vero - ha detto Zacchi -
che i cittadini si sono già espressi firmando
una petizione di diniego, ma secondo noi un
referendum andrebbe a rinforzare ulteriormente questa
posizione. A mio avviso, dunque, si deve dare alla
gente anche questa possibilità». Critiche
alla maggioranza anche da parte degli ambientalisti e
del Comitato per la salute, che hanno accusato il
sindaco Quadrini di «voler ostacolare o comunque
ritardare questo referendum e di essere
antidemocratico». (mtm)
http://www.giornaledibrescia.it/giornale/2002/06/28/14,BASSA_BRESCIANA/T2.html
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