Sabato 25 Maggio 2002

 

Anche Longhena si è allineata dando vita a un gruppo di lavoro


Aula consiliare stracolma; folla e trattori in strada. Lo spettacolo, diventato consueto nei comuni della Bassa, si è riproposto l’altra sera a Longhena, in occasione del consiglio comunale convocato dal sindaco Pierino Pelosi per la presa d’atto della delibera di Giunta che, nella sostanza, risponde con un «no» alla costruzione delle previste centrali termoelettriche nella Bassa. Molte persone, arrivate a Longhena dopo aver assistito alla riunione del consiglio di Dello, che prevedeva all’ordine del giorno il medesimo argomento, hanno riempito tutti gli spazi disponibili del Municipio.
Il 15 maggio, lo ricordiamo, la Giunta comunale aveva approvato un documento di appoggio ai comitati che si oppongono alle centrali previste a Mairano, Offlaga, Calvisano e Borgo San Giacomo-Villachiara, sottolineando «che il problema non è circoscritto ai territori direttamente interessati, ma riguarda il bene comune che va al di là dei confini geografici».
Una delibera che si discosta dalla bozza di documento sovracomunale approvato dalla maggioranza di Mairano: quello che ha scatenato l’ira dei comitati per l’ambiente e la salute. L’amministrazione mairanese (facendo propria una proposta dei parroci della Bassa) ha suggerito un patto territoriale volto a ottenere «una drastica riduzione» delle richieste di centrali, lasciando quindi intendere che almeno uno degli impianti potrebbe essere realizzato.
Il documento della Giunta Pelosi, invece, sembra chiudere qualsiasi porta, «ma dovrebbe essere più pesante, ed essere assunto come delibera di tutto il consiglio comunale», ha suggerito Cesidio Gorlani, esponente del comitato.
«Le centrali offriranno energia a buon prezzo alle industrie che scendono da Lumezzane - ha proseguito Gorlani -: questa è un’operazione economica che risponde a logiche di interesse e profitto, a discapito dell’ambiente e della salute dei cittadini». E’ in effetti noto l’interesse degli imprenditori valtrumpini per le aree industriali di Longhena, Corzano e Borgo San Giacomo.
Comunque, il consiglio di Longhena ha preso atto della delibera di Giunta, ma ha anche nominato un gruppo di lavoro per la stesura di un documento più ampio che motivi il no.
Riccardo Caffi

 



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