Sabato 20 luglio 2002

 

I comitati della Bassa uniscono le loro forze
Coordinamento centrale

 

BASSA

I vari comitati che, nei mesi scorsi, si sono costituiti qua e là per manifestare la loro contrarietà alla realizzazioni delle centrali termoelettriche hanno unito le loro forze. È nato il Coordinamento dei comitati della Bassa bresciana contro le centrali. Naturalmente, il Coordinamento s’è dato obiettivi precisi. Ecco i tre principali, messi nero su bianco in un documento. «Promuovere una chiara informazione al fine di aggregare un sempre maggior numero di persone, organizzazioni ed enti. Organizzare manifestazioni di protesta e sensibilizzazione che coinvolgano il territorio. Essere al fianco dei sindaci che unanimemente si sono espressi contro le centrali». Nel documento, però, si fa anche qualche considerazione: «Riteniamo insensato il solo pensare alla realizzazione di centrali sul nostro e altrui territorio in assenza di una programmazione del fabbisogno energetico che dica quali sono i reali fabbisogni. In questa situazione è legittimo credere che le richieste di nuovi impianti siano mosse da interessi economici di pochi soggetti privati o pubblici». Il ragionamento non potrà più essere «che "la provincia di Brescia consuma più energia e quindi la deve produrre", perché la provincia di Brescia consuma più energia perché produce per altri. Altri, infatti, producono rifiuti che Brescia mette nelle sue discariche; altri usano la ghiaia delle nostre cave; altri si cibano di carni che produciamo noi… La nostra parte la facciamo abbondantemente. Perché la globalizzazione dei mercati non dovrebbe funzionare anche per l’energia? Esistono paesi che sono in grado di vendere energia ad un costo paragonabile a quello di questi nuovi impianti. Perché non considerare questa soluzione?». Sempre a proposito delle centrali, Imma Lascialfari, la presidente del Comitato di Mairano, fa notare che «stiamo ancora aspettando una risposta dalla Sole, la Società lombarda energia, il cui amministratore delegato aveva detto che si impegnava a non costruire la centrale nel caso in cui la comunità fosse contraria. La comunità ha detto chiaramente no. La Sole, invece, non ci ha ancora risposto...».



       <-- Articoli