Giovedì 19 dicembre 2002

Lettere al direttore
CONTRO LA CENTRALE TERMOELETTRICA
Mairano, il successo del referendum




Le chiedo gentilmente un po' di spazio per informare in maniera più completa i cittadini bresciani, in particolare quelli della Bassa, in merito al referendum popolare svoltosi a Mairano domenica 15 dicembre sul progetto di una centrale termoelettrica da 400 megawatt del costo di 400 miliardi di vecchie lire. La prima cosa da dire è che la partecipazione di massa al voto, testimonia un grandissimo senso di responsabilità civica e morale dei cittadini di Mairano e di Pievedizio che hanno capito bene e chiaramente cosa significa la democrazia e l'importanza enorme rappresentata dal fatto di recarsi alle urne a votare per decidere in prima persona esercitando un loro diritto fondamentale. Se si considera che «il primo cittadino» Quadrini e la sua maggioranza avevano invitato a non votare, sostenendo una presunta inutilità e costosità del referendum, si capisce appieno tutta la potenza politica dirompente del risultato elettorale: il 97% di no con un quorum del 64,2% seppelliscono a badilate la megacentrale nella fossa tombale che era stata scavata nel mese di maggio 2002 dalla grandissima petizione popolare, che aveva «obbligato» la maggioranza a ritirare la «ormai famosa» delibera di giunta n. 90 del 20 giugno 2001 che dava parere favorevole al progetto di centrale. In secondo luogo va detto che una così schiacciante vittoria è stata ottenuta grazie ad un impegno totale durato lunghi mesi da parte di decine di straordinari «uomini e donne di lotta» con diverse idee, ma con un unico fine: il no alla centrale per difendere la loro salute, il loro territorio e il loro diritto ad un futuro in un ambiente sano. Legambiente si è sempre trovata al fianco del «Gruppo promotore del referendum» citato nell'articolo del 17-12-2002, che costituitosi nel mese di luglio ha operato in tutte le fasi istituzionali necessarie all'ottenimento del referendum, ottemperando alle incombenze burocratiche, dopo che il Consiglio comunale, su richiesta della lista di minoranza «Progetto comune», ha avviato la modifica del regolamento per permettere la consultazione popolare. Anche se da diversi mesi era iniziata l'operazione informativa con assemblee e riunioni, da luglio le azioni si sono intensificate e l'aggregazione e il sostegno da parte della parrocchia di Mairano, degli agricoltori, dell'oratorio, delle minoranze consigliari del Comitato ambiente e salute e dei singoli cittadini è stata incessante e fondamentale e ha portato al grandioso risultato referendario. Il valore istituzionale del referendum e del risultato raggiunto dovrà fungere da garanzia per il nostro Comune e per questo sarà inoltrato l'esito referendario alla Commissione regionale che si sta occupando del piano energetico regionale e delle domande di insediamento di centrali termoelettriche presentate dalle società proponenti. È inconfutabile che l'esito di un referendum popolare ha più valore di qualsiasi delibera comunale o di Giunta e questo aspetto non secondario è stato recepito dalla maggioranza delle persone che si sono recate alle urne. Mi sento di rimarcare l'autentico ruolo di «rullo compressore» avuto dalla locale sezione della Lega Nord, che seppur non fra i promotori della consultazione popolare, ha svolto un'azione determinante contribuendo con i suoi militanti ad efficacissime azioni di informazione e controinformazione onorando l'impegno assunto con i cittadini firmatari della suddetta petizione del maggio 2002. Non si può inoltre tacere l'azione importante svolta dal Comitato ambiente e salute di Mairano che nella persona della sua presidente, sempre in prima fila nell'azione di mantenimento del consenso popolare, ha organizzato rilevanti incontri, assemblee e manifestazioni. Infine è doveroso dire che giornate come quella vissuta il 15 dicembre restano incancellabili dai sensori cerebrali, emotivi e di memoria delle persone che sono state protagoniste: i cittadini di Mairano e Pievedizio. Queste donne e questi uomini (ai quali rivolgo un sincero ringraziamento) che uscivano dal seggio elettorale col sorriso sulle labbra, spiritualmente sereni, sono i vincitori. Di nuovo tutti insieme noi e loro ci permettiamo la magnanimità verso i vinti e nel goderci questa straordinaria esperienza, unica nella storia di Mairano, prepariamo l'epitaffio da apporre sul sigillo tombale della centrale. Esprimo inoltre tutta la mia solidarietà ai consiglieri di minoranza nelle persone di Giulio Zacchi, Franca Cazzoletti, Imerio Pelizzari per le ingiuste e mendaci dichiarazioni riportate dal «dossier centrale» divulgato dal sindaco e dalla lista di maggioranza il cui contenuto ha avuto il solo scopo di infamare, sottovalutando l'intelligenza e la sensibilità delle persone che lo avrebbero letto.

Dott. GABRIELE PELLEGRINI
portavoce Legambiente e coordinamento
dei gruppi ambientalisti della Bassa Bresciana
Mairano

http://www.giornaledibrescia.it/giornale/2002/12/19/48,LETTERE/T7.html


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