Martedì 14 Maggio 2002

 

Il Consiglio comunale ha bocciato due diverse mozioni sugli impianti
Centrali, Bagnolo prende tempo
Il sindaco acquisirà documenti sui progetti di Mairano e Offlaga


BAGNOLO - Nove sì e nove no, più un’astensione. Così, pur senza prendere posizione sbilanciata a favore o contro, per i meccanismi dei regolamenti comunali, le due mozioni presentate in Consiglio comunale la scorsa settimana riguardo alle possibili centrali termoelettriche di Mairano e di Offlaga, e in particolare di Offlaga, venivano bocciate. Due mozioni: l’una della Casa delle Libertà, all’opposizione; l’altra di Rifondazione comunista al governo del paese con altre forze di sinistra. E se la prima mozione era «sulle centrali», la seconda era «contro le centrali», accomunate, le due mozioni, dal fatto di chiedere all’Amministrazione un Consiglio comunale aperto alla presenza di esperti. Bocciate entrambe, comunque, pur manifestando, l’Amministrazione, l’intenzione di recuperare documentazione e dati da rendere noti alla popolazione. In questi termini si esprimeva il sindaco Giuseppe Panzini che, in apertura di Consiglio (alla presenza di un pubblico più numeroso del solito, con gente proveniente da fuori, vista anche in occasione di incontri assembleari promossi da comitati per la salute e per l’ambiente) aveva letto una comunicazione, anch’essa riferita alle centrali. Percorreva, passo passo, i momenti in cui l’Amministrazione locale era stata coinvolta nella faccenda-centrali, e illustrava gli atti che ne erano scaturiti. Dunque, poco o niente fino a giugno dello scorso anno, quando a seguito del Decreto Bersani si era cominciato a parlare della centrale di Offlaga. Primo contatto, allora, con il sindaco di quel paese, e poi un salto al marzo 2002, quando era stato depositato presso il Ministero competente il primo progetto della centrale offlaghese, a distanza di un mese dalla presentazione della centrale di Mairano. Nessuna notizia certa, però: stretto riserbo da parte dei proponenti, per ovvie ragioni, come diceva Panzini, di segreti industriali. Prima settimana dello scorso aprile: incontro a Mairano dei sindaci della zona, con tecnici e commissione ad hoc. Doppio «no»: no al «no» preconcetto, e «no» al progetto presentato. Ancora, conferenza dei servizi a Roma, a metà aprile: richiesta di chiarimenti ed ipotesi di successivi incontri, con la società proponente la centrale, la «Sole» impegnata a fornire dati aggiuntivi entro un mese. Tutto fermo per Offlaga: progetto da rivedere. E allora, quasi concludendo, secondo la relazione di Panzini: non si è ancora in possesso di dati certi né per quanto riguarda Mairano, né tanto meno per quanto riguarda Offlaga. Così, se pure è naturale nutrire preoccupazione riguardo alla problematica in generale, secondo il sindaco, è buona cosa governare le situazioni dall’interno, nelle istituzioni, piuttosto che subirle, o cavalcarle emotivamente: anche in vista di un Consiglio comunale aperto. Questo, Giuseppe Panzini. Poi, le mozioni. Cristina Almici, della Casa delle libertà, rimarcava l’importanza dell’essere documentati, dando entro breve elementi di valutazione alla gente, senza attendismi. Italo Gonzini, assessore di Rifondazione, chiedeva in aggiunta di coordinare l’azione dell’Amministrazione locale con quella dei paesi vicini al fine di mettere in atto tutti i passi per impedire la realizzazione delle centrali. I nove «no» e i nove «sì» e l’astensione di mezzo quindi, con l’assessore Giuseppe Olivari a precisare che il «no» alle mozioni non significa un «sì» alle centrali. (l. a.)


http://www.giornaledibrescia.it/giornale/2002/05/14/13,BASSA_BRESCIANA/T5.html

 


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