Venerdì 13 dicembre 2002 |
Domenica il referendum promosso dal Comitato salute e
ambiente e da Legambiente A Mairano si vota sulla centrale Il sindaco Quadrini: «Una consultazione, a questo punto, del tutto inutile» Domenica 15 dicembre, dalle 8 alle 22, a Mairano e Pievedizio si vota. Dopo mesi di assemblee pubbliche, incontri e riunioni il Comitato salute e ambiente di Mairano e Legambiente (circolo di Mairano e Pievedizio) hanno promosso il referendum per contrastare la realizzazione della centrale termoelettrica che si voleva costruire a Mairano. «Vincere questo referendum, per il quale invitiamo a votare No, è un dovere nei confronti dei nostri figli - dicono i promotori del referendum -. Grazie alla grande protesta dei cittadini, ai referendum promossi in molte località italiane, il decreto Marzano è stato modificato, tanto che ora le decisioni non saranno più prese solo a Roma ma anche in Regione. Abbiamo chiesto fin dall'inizio di questa vicenda il referendum perché la realizzazione della centrale termoelettrica non era nel programma elettorale di chi ha ottenuto il mandato ad amministrare il Comune. Per la prima volta - dicono i promotori della consultazione popolare - i cittadini di Mairano hanno conquistato il diritto di decidere in prima persona cosa fare del proprio territorio, del proprio ambiente. Questo referendum dà voce alla popolazione e quindi rinunciare ad esprimere il proprio parere significa lasciare carta bianca ai poteri forti che puntano al profitto economico a spese della gente». Intanto stasera alle 18 partendo dalla parrocchiale fiaccolata per le vie del paese. Di parere diverso, rispetto a quanto enunciato da questi Comitati, è il sindaco, Marco Quadrini, che interpellato sulla questione ha espresso il suo disappunto per questa iniziativa. «Visti i nuovi sviluppi di questi giorni - ha detto il primo cittadino Quadrini - e mi riferisco alle decisioni prese in Regione, che di fatto hanno bloccato tutti gli iter per la realizzazione di queste centrali, ritengo che questo referendum sia una perdita di tempo e di denaro. Premesso che questa consultazione è sacrosanta, personalmente a questo punto la reputo inutile, anche e soprattutto per il fatto che la famosa delibera di diniego il Consiglio comunale l'ha già adottata lo scorso maggio. Vorrà dire che dopo il referendum torneremo in Consiglio a riadottare la stessa delibera». Si ricorda ai cittadini che le sedi del seggio sono le consuete: a palazzo Rossignol per Pievedizio e alle scuole elementari per Mairano. (mtm) http://www.giornaledibrescia.it/giornale/2002/12/13/18,BASSA_BRESCIANA/T1.html
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