MAIRANO. Il comitato ha chiesto di rispettare il
parere dei cittadini
«La società Sole rinunci a costruire la
centrale»
«Le promesse formulate davanti a centinaia di
persone vanno mantenute». Imma Lascialfari,
presidente del Comitato per la salute e l'ambiente di
Mairano, richiama la ditta So.l.e, titolare della
richiesta di autorizzazione per la costruzione nel
paese della Bassa di una centrale termoelettrica, a
mantener fede all'impegno di non procedere alla
realizzazione dell'impianto, senza il consenso
popolare. «Un impegno che emerge a chiare
lettere dal verbale della riunione, tenuta in data 6
marzo 2002, della commissione ambientale del comune,
cui partecipava l'ingegner Giancarlo Montini,
amministratore delegato della So.l.e. - informa la
presidente del comitato che si oppone alla centrale -
e che era stato ribadito dall'amministratore il 22
marzo scorso, in occasione della pubblica assemblea
che aveva avuto luogo nella palestra delle scuole
elementari di Mairano, nel corso della quale
l'ingegner Montini specificava che condizione
imprescindibile per la realizzazione della centrale
per la produzione di energia elettrica era il
consenso della comunità locale».
Il 21 giugno il comitato mairanese, alla luce del
dissenso manifestato dalla popolazione - erano state
raccolte 1.211 firme di cittadini contrari alla
realizzazione dell'impianto - e dai sindaci dei 35
comuni della Bassa bresciana, provvedeva ad inviare
alla sede di Brescia della Società lombarda
Energia una lettera aperta per chiedere di ritirare a
titolo definitivo la proposta a suo tempo avanzata al
comune di Mairano.
«A tutt'oggi la ditta So.l.e. non ci ha ancora
degnati di una risposta - lamenta la presidente
Lascialfari - nonostante le numerose sollecitazioni
telefoniche. Il comitato comunque non si ferma -
aggiunge la portavoce dei cittadini che si oppongono
al progetto - e si batterà per ottenere che il
comune di Mairano sottoponga la richiesta della
società per l'energia a referendum popolare,
allo scopo di dare maggior valore al no che la gente
continua a comunicarci". Il comitato per la salute e
l'ambiente ha già formulato il quesito, che
è in questi giorni all'attenzione
dell'amministrazione comunale, cui spetta il compito
di chiamare i cittadini alla consultazione. Un motivo
in più per opporsi al progetto di centrale
termoelettrica viene individuato dal comitato nella
Valutazione di Impatto Ambientale realizzata dalla
So.l.e. e depositata presso il Ministero
dell'Ambiente. Lo studio metterebbe in evidenza come
l'incidenza dei decessi per tumore, tra la
popolazione maschile e quella femminile di Mairano,
sia in per entrambi i sessi superiore alla media
regionale, a sua volta superiore a quella nazionale,
con un tasso del 39,3% per i maschi (rispetto al
35,8% regionale e al 26,6% nazionale) e del 21,2% per
le femmine (in confronto al 20,8% della Lombardia e
al 17,7% dell'Italia).
«Certo è difficile dimostrare una
relazione diretta tra centrale e l'insorgenza di
altri tumori - commenta la presidente -, ma una
centrale in più, realizzata in una zona dove lo
sviluppo industriale è stato e sarà ancora
notevole, ci avvicinerà certamente ancor
più velocemente ai limiti di
pericolosità». Riccardo Caffi
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