Domenica 10 novembre 2002

 

Offlaga: l’assemblea comunale unanime
«Niente centrale oppure il Consiglio si dimetterà»

Stefania Brunelli

OFFLAGA

No all’insediamento di una centrale ad Offlaga; richiesta formale per il ritiro del progetto da parte delle società proponenti (Asm, Ansaldo e International Power); appoggio a tutte le iniziative che saranno attuate dalle forze sociali e politiche e dalle associazioni per contrastare la realizzazione della centrale; richiesta ai sindaci dei distretti 8 e 9 della Bassa di sostenere le azioni del Comune contro la centrale; attribuzione al sindaco del mandato di promuove le azioni necessarie affinché Regione e Provincia tutelino la volontà popolare espressa con il referendum del 7 luglio; dimissioni dell’intero Consiglio qualora la Conferenza dei Servizi dica sì al progetto. Questi, in sintesi, i punti principali contenuti nel documento deliberato all’unanimità dal Consiglio comunale riunitosi l’altra sera. Un’approvazione arrivata dopo una lunga discussione determinata dalla richiesta, avanzata dai consiglieri di minoranza, di aggiungere ai 7 già previsti un ulteriore punto, quello relativo alle dimissioni del Consiglio. Il documento presentato dal sindaco, considerato necessario da tutti per rispondere in maniera chiara e determinata alla ripresentazione del progetto, avvenuta il mese scorso, che prevede la realizzazione di un impianto termoelettrico da 800 Mw sul territorio offlaghese, nella formulazione proposta non soddisfaceva i gruppi di minoranza. «Consideriamo il documento proposto dal sindaco insufficiente», ha dichiarato Ferdinando Moretti. «Esso non presenta novità rispetto a quanto è già stato fatto. Per tentare una soluzione della complessa situazione nella quale ci troviamo è necessario invece che questa Amministrazione compia un’azione politica forte». Da qui la proposta avanzata al sindaco dal sen. Sergio Agoni di inserire nella proposta di deliberato anche il punto relativo alle dimissioni del Consiglio qualora il progetto prosegua. Non solo la proposta è stata recepita dal sindaco e dai consiglieri di maggioranza, ma addirittura rafforzata. Infatti, oltre a rassegnare le dimissioni, qualora il progetto trovi via libera, i consiglieri e gli amministratori «si impegnano a non candidarsi e a non costituire liste fino al persistere del parere favorevole alla centrale». «Ribadisco con forza il nostro no alla realizzazione di una centrale ad Offlaga», ha sottolineato il sindaco Cesare Tomasoni. «Compirò tutti gli atti necessari affinchè la volontà popolare chiaramente espressa con il referendum venga rispettata. Ad amareggiarmi maggiormente è la posizione tenuta da chi più volte pubblicamente ha dichiarato che si sarebbe fermato di fronte ad un parere contrario dei cittadini ed invece ora sta portando avanti il suo progetto». Il riferimento è all’ing. Renzo Capra, presidente dell’Asm Spa, una delle società proponenti il progetto offlaghese, che presto sarà invitato a confrontarsi pubblicamente con la comunità offlaghese. Decisamente soddisfatto dall’esito del Consiglio anche Sergio Favalli, presidente del Comitato della Bassa contro la centrale di Offlaga, il quale ha dichiarato: «Come cittadino e come presidente del Comitato condivido l’inserimento nel documento approvato del punto che prevede le dimissioni del Consiglio; si tratta di un forte segnale di protesta contro il progetto e contro i suoi sostenitori ed un atto di coerenza politica nei confronti dei cittadini».

http://www.giornaledibrescia.it/giornale/2002/11/10/20,BASSA_BRESCIANA/T2.html


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