Lettere al direttore
Il campo sportivo di
Mairano
Mi è difficile tradurre in
parole pensieri e le preoccupazioni che mi
amareggiano in merito a quanto si verrà a
realizzare sulla nostra amatissima Bassa: le Centrali
termoelettriche. Si dovrebbe assistere impotenti alla
realizzazione di un misfatto di siffatte dimensioni?
Le opposizioni sono state tante e serrate. Il
«no» alle centrali è stato unanime in
tutti i comuni interessati. Dobbiamo dire che il
grave pericolo incombente ha trovato uno spirito di
rivolta unitario e tutti pronti e decisi a continuare
nelle manifestazioni di protesta con qualsiasi mezzo.
Pochi giorni fa ho avuto occasione di parlare, a
proposito di questo gravissimo problema, con persone
addentro a questa minaccia e non hanno nascosto la
gravissima preoccupazione che tutti attanaglia. Un
grande amaro in bocca l’ho provato quando i
miei interlocutori, con garbo e delicatezza si sono
cosi espressi: noi tutti siamo più tranquilli,
nei nostri territori le Mega-centrali non si faranno,
tranne a Mairano. Il sindaco di Mairano non è
contrario! anzi è favorevole... Incredula e
sconvolta non ho trovato le parole adeguate a
rispondere. Amareggiata da precedenti misfatti come
la distruzione del «Brolo» che è sotto
gli occhi di tutti: con altre opere abnormi è
cambiata la fisionomia del paese. Avendo Santi
protettori in paradiso, niente lo può fermare.
Si parla di vendere il nostro «Campo
sportivo» (!) se il nuovo Piano regolatore,
già approvato dalla Amministrazione comunale,
otterrà l’approvazione anche della
Regione. Ero giovanissima quando era stato
realizzato. Cintato e con un percorso a ostacoli
regolari che i ragazzi di allora si cimentavano a
percorrere. Un orgoglio per noi tutti. Diventato
anche campo sportivo per le partite di calcio, feste
campagnole e tantissime altre manifestazioni; anche i
paesi vicini partecipavano. Io credo che tutto il
paese insorgerebbe davanti a questo incredibile
misfatto. Vedere sorgere altre orrende costruzioni.
Ma perché non si pensa a creare un’area
verde, un parco, così adiacente al paese? No,
perché il sindaco è allergico al verde e lo
distrugge.
MARIA
CHIAPPA GHEDA
Brescia
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