Venerdì 10 Maggio 2002



Il presidente della Provincia invita a non tifare e a valutare con scientificità. Ribadisce le sue perplessità sul poco tempo per decidere
Cavalli: «Sei mesi sono pochi per un sì»



«Sia a titolo personale che come presidente della Provincia, non mi iscrivo né al partito dei professionisti del no né al partito dei professionisti del sì, riguardo alla questione delle centrali elettriche...». Il presidente della Provincia, Alberto Cavalli, indica subito i pericoli da evitare sul dibattito delle centrali elettriche. Il pericolo sono le tifoserie, le curve nord delle centrali e le curve nord degli ecologismi di giornata, non certo della cultura ecologica. Nell’attuale legislazione, la Provincia rimane responsabile delle autorizzazioni per le centrali elettriche con potenza inferiore ai 300 MW, ma rimane nella Conferenza dei servizi. Al Presidente Cavalli rivolgiamo alcune domande sulla questione. Presidente, intanto cosa ne pensa? «Ripeto, e non lo dico per sfuggire al tema: non sono di quelli che dicono no alle strade e alle metropolitane, alle centrali e agli aeroporti. Non c’è dubbio che il nostro territorio abbia bisogno di recuperare un deficit di infrastrutture di cui ci lamentiamo ogni giorno e che noi paghiamo con costi in vite umane sui luoghi di lavoro e sulle strade. Neppure sono per il partito dei sì, perchè qui, sulla questione delle centrali elettriche, ci sono legittimi ma parziali interessi legittimi; ritenendo assodato che i nostri imprenditori hanno costi di produzione, sotto certi aspetti, più alti dei loro concorrenti, sia riguardo all’energia sia riguardo al deficit delle strutture della mobilità». Presidente Cavalli qual è e quale sarà il ruolo della Provincia di Brescia? «Abbiamo visto che la conversione del decreto legge Marzano in Parlamento, ha riconfermato il ruolo della Provincia e dei Comuni, attribuendo un parere che non è decisivo. Ma un parere motivato è sempre in grado di pesare molto nella Conferenza dei Servizi». Come si sta attrezzando, concretamente, l’Am ministrazione provinciale sulle diverse domande presentate per le centrali elettriche? «Abbiamo avviato degli studi specifici, dobbiamo dotarci di qualche elemento di valutazione generale. Penso a studi che possano istruirci esattamente sulla quantità necessaria di energia elettrica nella nostra provincia; a studi per formulare ulteriori criteri per la localizzazione di eventuali centrali. Perchè, se è vero come è vero che dobbiamo comprare energia dalla Russia all’Africa, dalla Francia alla Svizzera, resta da dimostrare e rendere comprensibile ai cittadini, con numeri certi, quale sia la effettiva misurabile energia indispensabile al territorio bresciano». Presidente Cavalli, cosa dice di tutte quelle domande collocate nella pianura bresciana? «Ci troviamo di fronte a un accumulo di domande che non rispondono, tutte insieme, alla effettiva misurabile necessità di ulteriore energia nel Bresciano. Nell’ambito della Conferenza di Servizi per le domande a Offlaga, Mairano, Calvisano, abbiamo sottolineato la necessità di prevedere gli effetti complessivi di queste centrali, così tante e così vicine in un’area omogenea come la Bassa. Queste tre domande non possono essere valutate separatamente, debbono essere valutate tutte assieme. Infatti ci potrebbe essere una sommatoria degli effetti. Nella Conferenza dei servizi abbiamo sollevato anche questo problema, evidenziando la necessità che i progetti presentati vengano integrati da una serie di valutazioni specifiche, dall’impatto ambientale alle emissioni in aria, dall’impatto acustico al tema dell’approvvigionamento dello scarico idrico, alle conseguenze sulla viabilità». Presidente Cavalli, che tipo di rapporto intende cr eare con le Amministrazioni comunali, direttamente o indirettamente interessate all’installazione di una centrale elettrica? «Vogliamo svolgere un ruolo attivo, non caratterizzato da pregiudizi, in base al principio che le valutazioni dovranno essere le più trasparenti. È importante offrire il massimo di comunicazione perchè i cittadini siano informati dei caratteri dell’iniziativa, evitando le strumentalizzazioni; evitando enfatizzazioni o mascheramenti. Intendiamo anche svolgere un ruolo di coordinamento pure dei Comuni che non sono direttamente interessati agli impianti. Del resto, la preoccupazione è certamente dei cittadini dove si propongono le centrali elettriche, ma è anche più diffusa, dai Comuni limitrofi a quelli più lontani». Presidente Cavalli, ci si risente dopo la prossima Conferenza dei Servizi, a fine estate, rimanendo dentro tutti i fatidici 180 giorni per la decisione? «Vorrei sollevare un’osservazione che mi ha colpito: questa Conferenza di Servizi è affrontata con serietà dal Governo. Alla Conferenza c’è mezzo consiglio dei ministri: il Ministero delle attività produttive, dell’ambiente, dei beni culturali, della salute, della difesa, degli interni. Sono presenti tutti i dicasteri che possono essere toccati dalla questione. Soprattutto non sono state Conferenze dei servizi preconfezionate. Anche se dispiace sottolineare di nuovo che il termine dei 180 giorni è troppo breve. L’ho ribadito anche in sede di Conferenza: il tempo è troppo stretto per esprimere il parere». «Attenzione - conclude il presidente Cavalli - il passaggio dalle carte ai fatti non è così semplice. Il confronto non si conclude con le autorizzazioni ministeriali. Nel tema dell’informazione dei cittadini ci deve essere l’informazione sui benefici: i benefici delle imprese, la vitalità del sistema economico, più posti di lavoro, la riduzione dei costi dei prodotti industriali in generale e la riduzione dei costi in specifico delle famiglie; ancora, la realizzazione di opere utili alla comunità, che si possono fare all’interno dei piani economico-finanziari che reggono queste opere. Fermo restando che la mia valutazione complessiva rimane quella iniziale: io non ho sposato, come cittadino e come presidente della Provincia, né il partito dei sì né il partito dei no». (t. za.)

http://www.giornaledibrescia.it/giornale/2002/05/10/18,PRIMO_PIANO/T3.html

 


       <-- Articoli