Commenti molto positivi di maggioranza e minoranza
consiliari, nonchè del Comitato contro la
centrale
Offlaga, il referendum ha
soddisfatto tutti
Stefania Brunelli
C’è soddisfazione ad Offlaga il giorno
dopo il referendum che domenica ha chiamato alle urne
i cittadini sancendo con i 1.582 voti contrari,
contro i 91 favorevoli, il «no» deciso
della maggioranza della popolazione alla
realizzazione di una centrale termoelettrica sul
territorio comunale. Una bocciatura, quella al
progetto dell’impianto proposto da Asm, Ansaldo
ed International Power, attesa ma non così
scontata, soprattutto in considerazione del periodo
scelto per l’indizione della consultazione
popolare, più adatto alle vacanze che al voto. I
timori, per i promotori del referendum, erano infatti
dovuti alla possibilità che il quorum necessario
alla validità potesse non essere raggiunto a
causa dell’assenza di un buon numero di
elettori. E certo, la miriade di volantini circolata
nella mattinata di domenica e nei quali si invitava a
disertare i seggi, aveva contribuito ad accentuare la
preoccupazione. In ogni caso l’affluenza dei
votanti, pari al 67,41% degli aventi diritto, ha
fugato ogni dubbio. I risultati sono stati accolti
con soddisfazione dal presidente del Comitato della
Bassa contro la Centrale di Offlaga, Sergio Favalli,
che a scrutinio ultimato oltre a sottolineare la
larga maggioranza ottenuta dal fronte dei no ha
ribadito l’importanza che tutte e tre le
comunità, Offlaga, Cignano e Faverzano, abbiano
risposto allo stesso modo. Soddisfatte anche le
minoranze consiliari che per mesi hanno sostenuto,
accanto ai membri del Comitato, la necessità del
referendum: «Finalmente la scelta su una
questione tanto importante è ritornata nelle
mani dei cittadini, non limitandosi quindi a rimanere
chiusa nei ristretti ambiti della politica o
dell’economica» ha commentato il
consigliere all’opposizione Ferdinando Moretti.
Anche il primo cittadino offlaghese, Cesare Tomasoni,
ha sottolineato la positività del risultato:
«Sono contento che i cittadini abbiano fatto la
loro scelta che risulta essere in perfetta sintonia
con la delibera adottata all’unanimità dal
Consiglio comunale nei mesi scorsi e nella quale ci
dicevano contrari all’insediamento
dell’impianto. Posizioni delle quali mi
farò portavoce in Conferenza dei Servizi a Roma.
Soprattutto è stato confortante constatare
un’affluenza così elevata nel periodo
estivo oltre alla serenità che ha accompagnato
tutto il periodo precedente al voto». Entro un
mese il Consiglio comunale dovrà ratificare il
risultato del referendum, quindi, l’ultima
parola sulla questione passerà a
Roma.
http://www.giornaledibrescia.it/giornale/2002/07/09/13,PRIMO_PIANO/T4.html
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