9 Luglio 2002

Commenti molto positivi di maggioranza e minoranza consiliari, nonchè del Comitato contro la centrale
Offlaga, il referendum ha soddisfatto tutti


Stefania Brunelli

C’è soddisfazione ad Offlaga il giorno dopo il referendum che domenica ha chiamato alle urne i cittadini sancendo con i 1.582 voti contrari, contro i 91 favorevoli, il «no» deciso della maggioranza della popolazione alla realizzazione di una centrale termoelettrica sul territorio comunale. Una bocciatura, quella al progetto dell’impianto proposto da Asm, Ansaldo ed International Power, attesa ma non così scontata, soprattutto in considerazione del periodo scelto per l’indizione della consultazione popolare, più adatto alle vacanze che al voto. I timori, per i promotori del referendum, erano infatti dovuti alla possibilità che il quorum necessario alla validità potesse non essere raggiunto a causa dell’assenza di un buon numero di elettori. E certo, la miriade di volantini circolata nella mattinata di domenica e nei quali si invitava a disertare i seggi, aveva contribuito ad accentuare la preoccupazione. In ogni caso l’affluenza dei votanti, pari al 67,41% degli aventi diritto, ha fugato ogni dubbio. I risultati sono stati accolti con soddisfazione dal presidente del Comitato della Bassa contro la Centrale di Offlaga, Sergio Favalli, che a scrutinio ultimato oltre a sottolineare la larga maggioranza ottenuta dal fronte dei no ha ribadito l’importanza che tutte e tre le comunità, Offlaga, Cignano e Faverzano, abbiano risposto allo stesso modo. Soddisfatte anche le minoranze consiliari che per mesi hanno sostenuto, accanto ai membri del Comitato, la necessità del referendum: «Finalmente la scelta su una questione tanto importante è ritornata nelle mani dei cittadini, non limitandosi quindi a rimanere chiusa nei ristretti ambiti della politica o dell’economica» ha commentato il consigliere all’opposizione Ferdinando Moretti. Anche il primo cittadino offlaghese, Cesare Tomasoni, ha sottolineato la positività del risultato: «Sono contento che i cittadini abbiano fatto la loro scelta che risulta essere in perfetta sintonia con la delibera adottata all’unanimità dal Consiglio comunale nei mesi scorsi e nella quale ci dicevano contrari all’insediamento dell’impianto. Posizioni delle quali mi farò portavoce in Conferenza dei Servizi a Roma. Soprattutto è stato confortante constatare un’affluenza così elevata nel periodo estivo oltre alla serenità che ha accompagnato tutto il periodo precedente al voto». Entro un mese il Consiglio comunale dovrà ratificare il risultato del referendum, quindi, l’ultima parola sulla questione passerà a Roma.

http://www.giornaledibrescia.it/giornale/2002/07/09/13,PRIMO_PIANO/T4.html



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