8 Luglio 2002

 

Affluenza del 67%, per il «no» l’87.5% dei voti. I promotori del referendum: un successo
Offlaga boccia la centrale


Stefania Brunelli


Il referendum che nella giornata di ieri ha chiamato alle urne gli elettori del comune di Offlaga ha di fatto confermato la contrarietà della maggioranza della popolazione del paese - così come di quella dei centri di Cignano e Faverzano - all’insediamento sul territorio comunale dell’impianto per la produzione di energia elettrica da 800 Megawatt proposto da Ansaldo, Asm e International Power. Buona l’affluenza dei votanti, che è stata del 67,41%, nonostante il periodo vacanziero e la bella domenica di sole, che certo invogliava a trascorrere altrove la giornata. E nonostante le centinaia di volantini apparsi un po’ ovunque nelle ore precedenti al voto e firmati da un non meglio precisato «gruppo di amici», che invitava a non votare. Ai seggi elettorali, allestiti nel capoluogo comunale e nelle due frazioni, si sono recati complessivamente 1.808 dei 2.682 cittadini aventi diritto. Al termine dello spoglio 1.582 (pari all’87,5% dei votanti) sono risultati i voti contrari alla realizzazione della centrale sul territorio del paese mentre 191 (pari al 10,5%) sono stati quelli favorevoli. Pochissime le schede bianche o nulle. Un risultato sperato dai promotori del referendum anche se non scontato, che certo attesta l’attenzione della maggioranza dei cittadini su una questione indubbiamente delicata che per mesi ha visto un confronto, a tratti estremamente aspro, tra i sostenitori del no e l’Amministrazione locale, che comunque si era impegnata a fare propria la posizione che fosse emersa dal referendum. Massima soddisfazione è stata espressa da Sergio Favalli, presidente del Comitato della Bassa contro la Centrale di Offlaga. «È questa una grande vittoria per tutto il Comitato ma anche per le minoranze che insieme a noi si sono battute per arrivare al referendum - ha dichiarato Favalli -. Soprattutto significativa è la forte maggioranza ottenuta dal fronte dei no in tutti e tre i centri abitati. Con il loro voto i cittadini hanno premiato il nostro lavoro dimostrando di avere capito il significato e l’importanza dello strumento referendario».

 

http://www.giornaledibrescia.it/giornale/2002/07/08/07,CRONACA/T2.html



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