Affluenza del 67%, per il «no»
l’87.5% dei voti. I promotori del referendum:
un successo
Offlaga boccia la
centrale
Stefania Brunelli
Il referendum che nella giornata di ieri ha chiamato
alle urne gli elettori del comune di Offlaga ha di
fatto confermato la contrarietà della
maggioranza della popolazione del paese - così
come di quella dei centri di Cignano e Faverzano -
all’insediamento sul territorio comunale
dell’impianto per la produzione di energia
elettrica da 800 Megawatt proposto da Ansaldo, Asm e
International Power. Buona l’affluenza dei
votanti, che è stata del 67,41%, nonostante il
periodo vacanziero e la bella domenica di sole, che
certo invogliava a trascorrere altrove la giornata. E
nonostante le centinaia di volantini apparsi un
po’ ovunque nelle ore precedenti al voto e
firmati da un non meglio precisato «gruppo di
amici», che invitava a non votare. Ai seggi
elettorali, allestiti nel capoluogo comunale e nelle
due frazioni, si sono recati complessivamente 1.808
dei 2.682 cittadini aventi diritto. Al termine dello
spoglio 1.582 (pari all’87,5% dei votanti) sono
risultati i voti contrari alla realizzazione della
centrale sul territorio del paese mentre 191 (pari al
10,5%) sono stati quelli favorevoli. Pochissime le
schede bianche o nulle. Un risultato sperato dai
promotori del referendum anche se non scontato, che
certo attesta l’attenzione della maggioranza
dei cittadini su una questione indubbiamente delicata
che per mesi ha visto un confronto, a tratti
estremamente aspro, tra i sostenitori del no e
l’Amministrazione locale, che comunque si era
impegnata a fare propria la posizione che fosse
emersa dal referendum. Massima soddisfazione è
stata espressa da Sergio Favalli, presidente del
Comitato della Bassa contro la Centrale di Offlaga.
«È questa una grande vittoria per tutto il
Comitato ma anche per le minoranze che insieme a noi
si sono battute per arrivare al referendum - ha
dichiarato Favalli -. Soprattutto significativa
è la forte maggioranza ottenuta dal fronte dei
no in tutti e tre i centri abitati. Con il loro voto
i cittadini hanno premiato il nostro lavoro
dimostrando di avere capito il significato e
l’importanza dello strumento
referendario».
http://www.giornaledibrescia.it/giornale/2002/07/08/07,CRONACA/T2.html
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