Capitolo 13 II - Manga n° 40

Lo Scontro nell'Elisio

 

LA MORTE E IL SONNO

Narra la leggenda che al di là del fiume Lete, lontano dalla sorgente dell'Acheronte, si trova un paradiso con prati fioriti dove possono accedere solo gli Dei ed alcuni uomini da loro scelti. Questa terra, libera da qualsiasi dolore terreno, è l'Elisio. Al tempio di Thanatos, il Dio, signore della morte, sta suonando la cetra circondato dalle ninfe, quando entrano due di loro e, terrorizzate, riferiscono di aver visto poco lontano un uomo, sporco di sangue e di sudore. Ed infatti Pegasus, le cui ali sono scomparse di nuovo, è riuscito a raggiungere l'Elisio, ma, stanco per le ferite e la fatica, cade fra i fiori che ricoprono il suolo di quel luogo meraviglioso. Quando poi chiede ad una ninfa lì vicino dove sia Atena, questa fugge via. In quel momento giunge Thanatos, il quale gli spiega che, in quel luogo dove possono accedere solo i puri di cuore, lui, con i vestiti strappati e macchiati di sangue, fa solo paura. Pegasus osserva il nuovo venuto, che ha gli occhi ed i capelli color argento. Il Dio si presenta, è seguace di Ades sin dall'epoca dei miti, e quando il cavaliere chiede notizie di Atena, gli risponde che è morta e che in quello stesso momento suo fratello Hypnos, signore del sonno, ne sta offrendo il corpo al loro signore. Pegasus avanza verso di lui, ma il Dio lo atterra con un solo gesto. Thanatos si prepara ad uccidere Pegasus, ma è fermato dal fratello Hypnos, identico a lui in tutto ma con occhi e capelli del colore dell'oro. Il nuovo venuto afferma che non si può sporcare di sangue impuro quella sacra terra, ed accusa il fratello di uccidere troppo facilmente, come ha fatto con Pandora. Thanatos però risponde che Pandora, salvando Phoenix, aveva tradito Ades, ed ignora le parole del fratello che gli ricorda come la donna fosse sempre stata fedele al loro signore. Mentre Pegasus ascolta ogni cosa, Thanatos chiede al fratello conferma dell'uccisione di Atena, ma Hypnos, confermato di averla catturata, dichiara di non averla uccisa, perché questa decisione spetta solo ad Ades. A queste parole Pegasus si rialza e chiede ad Hypnos dove sia Isabel, ma il Dio si limita a sollevare il dito per indicare un tempio in lontananza. E' lì, dove riposa anche il vero corpo di Ades, che Atena si trova, addormentata in un sonno profondo procuratole da Hypnos e rinchiusa nella giara sacra dell'Elisio. Quella giara è di colore bianco, ma ha la proprietà di assorbire il sangue di chi vi è imprigionato fino a diventare completamente rossa, quando ciò accadrà, Atena sarà morta. Salvarla o lasciarla morire dipende solo da Ades. Pegasus, saputo ciò che voleva, corre verso il tempio, ma Thanatos è deciso ad ucciderlo, non importa se macchierà il suolo sacro. Voltatosi, Hypnos gli dice comunque di non sbagliare, perché il tempio non deve essere assolutamente sporcato. Ridendo per essere sottovalutato in questo modo, Thanatos lancia una sfera di energia verso Pegasus, che però la evita grazie alle sue nuove ali, rispuntate provvidenzialmente dall'armatura. L'eroe lancia al nemico il suo Fulmine di Pegasus, ma Thanatos lo ferma con la mano, restando comunque stupito dal coraggio del suo nemico. Allontanandosi, Hypnos dichiara "Sul viso di quel Pegasus ho scorto l'espressione di una volontà disperata, che non teme nulla. Anche per te batterlo non sarà facile." Furioso, Thanatos lancia un nuovo colpo, che centra in pieno le ali di Pegasus, frantumandole e facendo precipitare il cavaliere. Al Grande Tempio, gli altri cavalieri di bronzo, che ormai hanno capito il piano di Ades, sono preoccupati, ma Tisifone, detto loro di aver fiducia in Pegasus, chiede a Castalia dove fosse stata sinora. La donna risponde chiamando Kiki, il quale appare accompagnando una giovane ragazza. "E' colei che cercava da tanto tempo." dichiara Castalia, e gli altri intuiscono di chi si tratti. All'Elisio, Pegasus si rialza e, bruciato il suo cosmo, scaglia verso il nemico la "Meteora di Pegasus", provocando un'esplosione.

 

IL SUO NOME E' PATRICIA

Ad Atene, i cavalieri hanno capito che la ragazza portata da Castalia altri non è che Patricia, la sorella scomparsa di Pegasus, ma quando Tisifone corre verso di lei per parlarle del fratello, l'altra sacerdotessa interviene spiegando che la ragazza ha perso la memoria. All'Elisio, Pegasus si rende conto che il suo massimo colpo ha solo strappato la tunica di Thanatos e, privo di energie, si appoggia al suolo. Thanatos si prepara a colpirlo, ma poi nota delle macchie di sangue sulle sue dita, il colpo di Pegasus è dunque riuscito a procurargli quella leggera ferita. Furioso, Thanatos prende a calci il nemico, che non ha la forza di reagire, ma poi si ferma, convinto che neanche la morte sia sufficiente per vendicarsi di chi ha osato ferirlo. In Grecia, Castalia racconta che Patricia viveva in un villaggio lì vicino, ella aveva infatti seguito il fratellino fino al Grande Tempio, ma si era persa e, cadendo, perse la memoria. Fu salvata da un vecchio del villaggio, che si prese cura di lei. Del suo passato, Patricia conosceva solo il proprio nome, grazie agli oggetti che aveva con se, e passò gli anni ad aiutare il vecchio nel negozio. Castalia, venendo a sapere che la ragazza era scomparsa lo stesso giorno in cui Pegasus era arrivato al Grande Tempio, aveva capito che doveva essere nelle vicinanze. Tisifone ricorda allora che anche Castalia aveva a lungo cercato suo fratello, scomparso anni prima, e la informa che Pegasus è convinto che sia lei sua sorella. In quel momento, Patricia si sente male, come se le si stesse spezzando il corpo, e contemporaneamente nell'Elisio, Thanatos dichiara che prima di uccidere Pegasus, lo farà soffrire eliminando sua sorella, che è al Grande Tempio. Pegasus non riesce a credere che Patricia sia ora in Grecia, e così Thanatos usa i suoi poteri per mostrargli ciò che sta accadendo in questo momento ad Atene. Pegasus vede allora sua sorella, circondata da Kiki, Castalia e Tisifone e urlando il suo nome, piange di gioia. La sua felicità è però di breve durata, Patricia si sente sempre peggio ed inizia a perdere sangue, com'era stato per Pandora, Thanatos la sta uccidendo a distanza. Sentendo queste parole, Pegasus si lancia verso il Dio, che però lo respinge con facilità. Al Grande Tempio, nessuno riesce a capire cos'abbia la ragazza, ma poi Kiki percepisce, solo tra tutti, un cosmo potente ed oscuro, e subito dopo vede una specie di sfera di fuoco dirigersi verso Patricia. Il bambino riesce ad intercettare il colpo, facendo da scudo a Patricia, poi racconta ciò che solo lui, che conosce la telecinesi, può vedere. Di nuovo un fascio di energia è lanciato contro Patricia, ma Kiki ne indica la direzione a Castalia, che riesce così a proteggere la sorella del suo allievo. In quel momento compare la voce di Thanatos, che ordina a tutti loro di non intromettersi. Il Dio spiega che sta per uccidere Pegasus come punizione per aver invaso l'Elisio, ma, per farlo soffrire ulteriormente, vuole prima eliminare sua sorella. Detto ciò, Thanatos lancia un nuovo attacco, stavolta intercettato da Tisifone. Tutti i cavalieri di bronzo decidono allora di intervenire e, insieme a Kiki, Castalia e Tisifone, si dispongono attorno a Patricia per difenderla.

 

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