Capitolo 12 - Manga n° 39

 

IL RADUNO DELLE ARMATURE D'ORO

Libra spiega che, riuniti, i cavalieri d'oro possono creare anche la luce del sole "Ogni costellazione dei cavalieri d'oro si pone sull'eclittica. L'eclittica è la traiettoria lungo cui si muove il sole durante un anno. Capite ? Le dodici armature d'oro situate sull'eclittica sono state sotto la luce del sole fin dall'epoca mitologica ! E quindi nelle nostre armature è conservato l'immenso potere del sole !" Il cavaliere d'oro da poi le armi della sua armatura ai compagni, esortandoli a provare tutti insieme. Ioria impugna il tridente, Virgo la lancia bracciale, Scorpio le barre gemellari, Mur la spada e Libra stesso lo scudo. Uniti, i cinque cavalieri d'oro lanciano le armi contro il muro. Al Grande Tempio, l'eclisse è incominciata, ma Tisifone, Asher e gli altri sono all'oscuro del suo pericolo. Solo Castalia, giunta dopo una lunga assenza, sospetta qualcosa. In quel momento delle colonne di luce si alzano dalle case di Sagitter, Acquarius, Capricorn, Toro, Cancer e Fish. Tutti gli spiriti dei cavalieri d'oro defunti stanno andando a combattere nell'aldilà. Alla Giudecca, i cinque cavalieri d'oro sono a terra, neppure il loro sforzo congiunto è servito a qualcosa. Libra spiega che l'unica possibilità sarebbe riunire tutti i cavalieri d'oro, ed in quello stesso momento compaiono le armature d'oro partite dal Grande Tempio. Mentre i cavalieri le osservano allibite, le armature entrano in eufonia, e Kanon, poco lontano, si rende conto che è necessaria anche la presenza dell'armatura di Gemini. In quel momento giunge Rhadamantis, ma Kanon, ignorandolo, si libera dell'armatura, che parte verso la Giudecca. Mentre la corazza vola via, Kanon, privo di difese, affronta Rhadamantis ed è ferito dalla "Greatest Caution". Risollevatosi, il cavaliere blocca il nemico alle spalle e salta con lui verso il cielo "Ho pareggiato i conti con il mio passato. Non ho nulla da rimpiangere ! Ora subirai con me il colpo dell'esplosione galattica !". In un esplosione di energia, i due cavalieri scompaiono. Mentre Sirio e Cristal si rendono conto del sacrificio di Kanon, l'armatura di Gemini raggiunge le altre alla Giudecca. Riunite, tutte le armature d'oro si scompongono per essere indossate e dal nulla ricompaiono i cavalieri d'oro defunti. Tutti, Acquarius, Micene, Capricorn, Gemini, Toro, ed anche Cancer e Fish, sono lì con indosso le loro armature per combattere per l'ultima volta in nome dell'amore e la giustizia sulla terra. Micene incocca una freccia e prende di mira il muro. In quel momento, Libra ordina a Pegasus ed Andromeda di allontanarsi "Ora tutti noi cavalieri d'oro imprimeremo la nostra forza alla freccia di Micene. Sarà il primo e l'ultimo colpo delle forze riunite di tutti noi. Questa volta riusciremo a creare lo stesso potere del sole e distruggeremo il muro del pianto. Però…in quel momento anche noi scompariremo…" I due cavalieri devono allontanarsi per salvarsi dal contraccolpo, ma dopo potranno attraversare il muro poiché, pur non essendo divinità, hanno ricevuto il sangue di Atena. Raggiunto l'elisio, essi dovranno mettere fine una volta per tutte alla guerra distruggendo il vero corpo di Ades, che il Dio conserva sin dalle epoche mitologiche. Non volendolo ferire, egli rinasce in quello di qualcun altro come ha fatto con Andromeda. Obbedendo, Pegasus ed Andromeda si allontanano, lanciando un ultimo sguardo ai cavalieri d'oro "E in quel momento…ci è parso di vedere i dodici cavalieri d'oro sorridere…come se fossero nostri fratelli. Difatti siamo fratelli dai tempi dei tempi. Abbiamo continuato a lottare insieme…è giunto il momento di dire loro addio…Addio fratelli dal sangue nobile…addio cavalieri…d'oro…". Appena i due sono usciti, tutti i dodici cavalieri iniziano bruciano al massimo il loro cosmo ed urlano "In questo mondo oscuro…splenda un raggio di luce !" poi, carica delle loro energie, la freccia di Micene vola verso il muro. Pegasus ed Andromeda aspettano fuori la Giudecca, ma appare Minosse, il quale li travolge ed apre la porta, solo per essere travolto dall'immensa esplosione.

 

TRA INFERNO ED ELISIO

Davanti alla Giudecca, Cristal e Sirio vedono l'edificio crollare per la grande energia, mentre poco più avanti, dinanzi al muro del pianto, Pegasus ed Andromeda osservano il risultato dell'opera dei loro amici: un'enorme breccia nel muro del pianto. Guardandosi attorno però, scoprono che i cavalieri d'oro sono spariti, lasciando solo le dodici armature d'oro vuote. In quel momento, i due sono finalmente raggiunti da Sirio e Cristal, i quali, vedendo a loro volta le corazze, capiscono ogni cosa. Tutti i cavalieri di bronzo piangono il sacrificio dei cavalieri d'oro "Sono scomparsi… affidandoci l'amore e la giustizia…e la salvezza dell'umanità." Non volendo gettare al vento un tale sacrificio. I cavalieri entrano nella breccia, ma Sirio, percependo qualcosa, resta fermo davanti al muro. Poco dopo, gli altri tre cavalieri raggiungono la fine della breccia, davanti alla quale si apre un'altra dimensione, in cui lo spazio tempo è distorto ed al termine della quale vi è la luce dell'elisio. Frattanto, davanti al muro, tre spectre, Queen di Arlaune, Gordon di Minotaurus e Shilthead di Basiliscus si fanno avanti a Sirio, ordinandogli di lasciarli passare. Al rifiuto del cavaliere, i tre lo attaccano, atterrandolo, ma poi si rendono conto di aver subito un leggero taglio sui propri elmetti. Rialzandosi l'eroe dichiara che lui ed i suoi compagni hanno ereditato l'immenso potere dei cavalieri d'oro e mostra loro l'Excalibur. I tre capiscono che Sirio è pronto a morire lì, ed egli, bruciando il suo cosmo, conferma "Ne sono più che consapevole ! Ora vedrete gli ultimi colpi segreti del Dragone !". Oltre il muro, Pegasus ed Andromeda si lanciano nell'altra dimensione, ma Cristal, in procinto di fare lo stesso, si ferma, rendendosi conto che alle sue spalle vi è Minosse.

 

LA STRADA PER L'ELISIO

Pegasus ed Andromeda, già balzati nell'altra dimensione, non possono tornare indietro ad aiutare l'amico, che comunque impedisce a Minosse di avanzare con un muro di ghiaccio, resistente come il sarcofago di Acquarius. Inaspettatamente però Minosse riesce a sfondare il muro, e Cristal, comprendendo che se saltasse anche lui nell'altra dimensione sarebbero tutti un facile bersaglio, resta a combattere mentre i compagni si allontanano sempre di più. Il ragazzo lancia la Polvere di diamanti, ma Minosse la ferma con una sola mano, poi usa su Cristal la "Cosmic Marionette" ed il corpo del cavaliere sfugge ad ogni suo controllo. Più avanti, nello spazio dimensionale distorto, Pegasus ed Andromeda sentono una pressione terribile intorno ai loro corpi, come se si stessero strappando in mille pezzi. In più i due amici si dirigono verso direzioni diverse, trascinati dalla corrente, e Pegasus si rende conto di non stare andando verso l'elisio. Il cavaliere teme che quell'impresa sia impossibile per chi non abbia natura divina, ma all'improvviso dalla sua armatura spuntano due ali, che gli permettono di raggiungere l'amico. Il ragazzo capisce che questa capacità della sua armatura è rinata grazie al sangue di Atena e, preso il compagno, vola verso l'elisio. Frattanto, Minosse si rende conto che Cristal ha congelato i suoi fili senza che lui se ne accorgesse. Approfittando dello stupore del suo nemico, Cristal solleva le braccia a disegnare il vaso dell'acquario e travolge il nemico con "L'esecuzione dell'aurora" (Sacro Acquarius). Poi il cavaliere si lancia nell'altra dimensione, ma all'ultimo momento nota che uno dei fili di Minosse ha resistito. Ancora vivo, lo spectre segue il nemico nell'altra dimensione, ed in quel momento la sua surplice ed il suo stesso corpo vanno in pezzi. Cristal capisce che, se lui ed i suoi compagni non avessero indosso le armature bagnate del sangue di Atena, avrebbero fatto la stessa fine. Davanti al muro del pianto, Sirio è sanguinante ma resiste ancora agli attacchi dei tre nemici. Gli si fa allora avanti Queen, che colpisce il nemico con la "Blood Flower Scissors" dando l'impressione di tagliargli la testa. Sirio in realtà ha solo un profondo taglio alla gola, ma quando Queen, convinto della vittoria, compie un passo verso la breccia, una profonda ferita di taglio gli appare sul collo, facendogli cadere l'elmetto. Lo spectre capisce di aver subito l'Excalibur nello stesso momento in cui attaccava. Il secondo spectre, Gordon, decide allora di spezzare la spada del nemico e gli colpisce il braccio con la "Grand Axe Crasher", fratturandolo. Spezzato il braccio al nemico, Gordon attacca di nuovo, ma Sirio lo travolge con il Drago nascente, atterrandolo e danneggiando la sua armatura. Shilthead, capito che non c'è nessuno più pericoloso di chi ha deciso di morire, lancia al nemico "L'annihilation Flap", danneggiando la sua corazza è scagliandolo contro il muro del pianto. Rialzatosi ancora una volta, Dragone deride il nemico. Teoricamente, il suo colpo avrebbe dovuto mandarlo nell'altra dimensione, ma il loro stesso muro del pianto lo ha salvato. Il ragazzo poi consiglia ai nemici di attaccare tutti e tre insieme se vogliono vincere, e quando Shilthead, ignorando l'avvertimento, gli si lancia contro, lo colpisce con il Colpo del Drago volante, incrinando la sua armatura ed atterrandolo. Poi, sanguinante, l'eroe afferma "Avete capito ? Attaccate tutti assieme, se volete battermi ! Vi farò vedere l'ultimo colpo segreto del Dragone !"

 

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