Capitolo 11 - Manga n° 38

 

BATTAGLIA AL COCITO

Pandora si sofferma per un attimo sul corpo di Phoenix, stranamente dispiaciuta, poi sopraggiunge uno spectre, si tratta di Valentino, che i cavalieri avevano già visto al castello sulla terra. Pandora gli ordina di seppellire Phoenix nel cocito ed il guerriero, messosi il corpo sulle spalle, si allontana. Ades intanto si risiede sul suo trono ed ordina a Pandora di andare via, ma dopo che la ragazza se ne è andata, si rende conto di non essere solo, ed infatti dall'ombra emerge Virgo. Il cavaliere d'oro è intenzionato ad uccidere Ades. Al cocito, Valentino lascia cadere il corpo di Phoenix davanti a quello di Pegasus, spiegando che è lì che si trovano coloro che hanno combattuto contro un Dio. Mentre il corpo di Phoenix sprofonda fino alla gola nel ghiaccio, Pegasus si guarda intorno, rendendosi conto che tutti i cadaveri che si trovano lì appartengono a coloro che hanno combattuto contro Ades per la pace sulla terra. Fra di loro, Pegasus riconosce Mur, Ioria e Scorpio. I tre sono svenuti ma vivi, anche se moriranno ben presto. Osservando meglio lo spectre, Pegasus lo riconosce, è Valentino di Harper, e quando costui si volta per allontanarsi, gli chiede di liberarlo dal ghiaccio rammentandogli la promessa di combattere contro di lui che gli fece sulla terra. Valentino risponde che non vale la pena di combattere contro chi sta per morire, ed allora Pegasus gli propone l'armatura di Atena come trofeo in palio per il vincitore dello scontro. Sentendo che Pegasus possiede quell'armatura, Valentino lo tira fuori dal ghiaccio, ed il ragazzo, finalmente libero, lo colpisce con un calcio. Subito dopo però, l'eroe si rende conto che il suo corpo è stato indebolito dalla lunga permanenza al gelo, e così può solo subire i colpi dello spectre. Nonostante tutto, Pegasus non vuole arrendersi e brucia il suo cosmo, ma Valentino lo travolge con la "Brama di Vita" danneggiando anche la sua armatura. Alla Giudecca, Virgo spiega ad Ades che lui ed Atena erano diretti verso l'elisio, ma hanno perso la strada e così egli è giunto fin lì, guidato dal cosmo del Dio dell'aldilà. Nel momento in cui si prepara ad attaccare però una voce lo ferma, ed Ades riconosce la nuova antagonista, proprietaria del cosmo che egli aveva avvertito prima, Atena. Al cocito, Valentino si dirige verso l'armatura di Atena, caduta a Pegasus dopo il colpo, ma il cavaliere, anche se privo di sensi, continua a proteggerla con la mano. Lo spectre lo colpisce più volte al polso, ma all'improvviso il corpo di Pegasus diventa incandescente, non appena si rende conto che Atena è vicina "Q…questo cosmo è…di…Atena…è molto vicina a me…De…devo fargliela avere…" il cosmo di Pegasus inizia a bruciare ed il cavaliere colpisce Valentino con un calcio potentissimo, che frantuma la sua surplice uccidendolo.

 

SEGUITE ADES!

Preoccupato per l'arrivo di Lady Isabel, Virgo le consiglia di allontanarsi, ma la fanciulla risponde dicendogli di non temere per lei e soprattutto di non attaccare Ades perché ferirebbe Andromeda. Il cavaliere d'oro le risponde che ormai di Andromeda è rimasto solo il corpo e si prepara ad attaccare, ma Atena gli ferma la mano e, ripetutogli di non combattere, avanza verso Ades. Inginocchiatasi davanti a lui, Lady Isabel gli chiede di fermare l'eclisse, offrendogli in cambio la sua vita. Sollevato il tridente di Pandora, Ades lo lancia a Virgo ordinandogli di uccidere Atena, ma il cavaliere reagisce lanciando l'arma contro lo stesso Dio dell'oltretomba. Isabel però ferma l'arma a mezz'aria e, ripetuto ancora una volta al suo cavaliere di non toccare Ades, la lascia cadere. Il Dio però decide di uccidere Virgo, il quale ha osato attaccarlo, ed impugna il tridente, ma Atena gli resta immobile davanti. Seccato da questa interferenza, Ades muove l'arma per colpire Lady Isabel, ma la donna ne ferma la lama con la mano, ferendosi leggermente. Poi la Dea espande il suo cosmo, ed il sangue che ricopre la punta del tridente inizia a bruciare, ferendo inaspettatamente Ades. Atena comprende allora che lo spirito di Andromeda sta risorgendo a contatto con il suo sangue, ed espandendo ulteriormente il suo cosmo, ordina al Dio, in agonia per il dolore, di abbandonare il corpo del cavaliere. Non riuscendo a sopportare il dolore, l'anima di Ades abbandona Andromeda, che cade svenuto, sollevandosi a mezz'aria. Il Dio non capisce come possa Andromeda, che era nato per donargli il suo corpo, rifiutare la sua anima, ma Atena controbatte dicendo che quel ragazzo è nato per essere cavaliere della giustizia, ed ora che la sua anima è risorta grazie al contatto con il sangue divino, egli non potrà più possederlo. Isabel prosegue che, privo di un corpo, Ades non può portare a termine i suoi piani, e gli ordina di fermare l'eclisse. Il Dio però, conscio di essere troppo vicino al successo per potersi fermare, si scaglia contro Atena, che gli lancia il tridente scatenando una grande esplosione. Pochi minuti dopo, Pegasus irrompe nella Giudecca, nella quale ora si trova solo Andromeda, svenuto, con indosso la sua armatura. L'eroe soccorre l'amico, il quale, ripresosi, afferma che i cosmi di Ades ed Atena hanno superato la Giudecca. I due salgono allora le scale dietro al trono, davanti le quali vi è un muro immenso, privo di qualsiasi porta. "Il punto d'arrivo dell'inferno. E' il muro del pianto !" spiega una voce alle loro spalle, e voltandosi i due vedono Virgo, stanco e sanguinante. Il cavaliere della sesta casa spiega che Ades è Atena sono dall'altra parte del muro, ma solo una divinità può superarlo. Anche lui ha provato più volte ad abbatterlo, ma senza il minimo risultato. Pegasus inizia a colpire il muro, disperato per non poter dare l'armatura ad Atena, poi chiede cosa ci possa essere oltre quel muro. Dopo un'esitazione, Virgo capisce che al di là del muro vi è il paradiso dell'elisio.

 

DISTRUGGETE IL MURO DEL PIANTO

Affidata ad Andromeda l'armatura di Atena, Pegasus decide di agire, intenzionato a bruciare al massimo il suo cosmo e lanciarsi contro il muro. Nonostante il rischio di perdere la vita, il cavaliere non vuole comunque abbandonare la speranza, ma nel momento in cui si precipita verso il muro, Virgo gli si fa davanti e lo colpisce, facendolo svenire. Il cavaliere spiega di essersi appena ricordato che l'unica cosa che può abbattere il muro è la luce del sole, una luce che è impossibile ottenere nella parte più profonda ed oscura dell'Inferno. Tuttavia, continua il cavaliere, l'unica speranza è cercare di compiere un miracolo a rischio della propria vita. In quel momento il cosmo di Atena si diffonde dall'armatura che è in mano di Andromeda. Al cocito, quattro spectre stanno osservando il cadavere di Valentino, ucciso da centinaia di calci simultanei, quando il cosmo di Atena li raggiunge, e soprattutto raggiunge Mur, Ioria e Scorpio, i quali iniziano inaspettatamente a muoversi. Liberatisi dai ghiacci, i tre cavalieri d'oro annientano i nemici. Alla Giudecca, Virgo sta bruciando il suo cosmo, mentre una serie di ferite appare sul suo corpo, ma quando è sul punto di sacrificarsi, è fermato da Libra, appena sopraggiunto. Contemporaneamente, dall'ombra appaiono Mur, Ioria e Scorpio. Pegasus riprende i sensi mentre Mur restituisce a Virgo il rosario, cui è cambiato il colore della maggior parte dei grani. I cinque cavalieri d'oro possono ora tentare di abbattere il muro del pianto.

 

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