Capitolo 9 - Manga n° 36

 

ALLA GIUDECCA

Molto più indietro, alla terza prigione, Kanon, accompagnato ora da Sirio e Cristal, corre verso la Giudecca, quando una serie di rocce cade verso di loro. A provocarle è stato lo spectre della terza prigione, Rock di Goren, della stella del cielo ad angolo. Lì i peccatori di avarizia e prodigalità, sono condannati a soffrire in eterno facendo rotolare in eterno dei massi. Guardando meglio, lo spectre si accorge che i tre sono sopravvissuti e stanno continuando la corsa, e così cerca di fermarli con il "Rolling Bomber Stone", ma Sirio risponde con il Drago Nascente, annientandolo. Dragone spiega agli amici che ha ritrovato la vista, poiché nell'aldilà le cose non si vedono con gli occhi. Poco dopo un altro spectre si pone davanti ai tre, ma Cristal lo uccide con la Polvere di Diamanti prima ancora di lasciargli dire il suo nome. I tre giungono allora in vista della quarta prigione, la palude nera. Alla Giudecca, Rhadamantis informa Pandora di aver gettato Pegasus ed Orfeo nel cocito, l'inferno di ghiaccio. La donna annuisce e volge lo sguardo verso Ades che, toltosi l'armatura di cavaliere, sembra ora essersi addormentato. Allontanatasi Pandora, Rhadamantis si interroga con Minosse ed Aiace sull'identità di colui che era sempre stato dietro la tenda. Al ritorno della donna però, i tre sono inviati ad uccidere i cavalieri di Atena superstiti. Alla quarta prigione, i cavalieri sono avvicinati da un uomo a bordo di una zattera, il quale dichiara le li farà salire solo dopo averli uccisi. Sirio attacca il nemico con il Drago nascente, ma lo spectre gli blocca la mano, e fa lo stesso con Cristal, fermando la Polvere di diamanti. Il guerriero si presenta, è Fregias di Licaone, della stella del cielo del crimine, poi colpisce al cuore i due nemici con il "Howling Inferno", atterrandoli. I due cadono sulla zattera, e Kanon la spinge via con un piede. Fregias cerca di colpire anche lui, ma Kanon, che ormai conosce la sua tecnica, lo uccide con il colpo "Esplosione Galattica". Frattanto, alla Giudecca, Pandora cura il braccio di Ades da un taglio che lei stessa gli ha fatto col tridente, quando era nascosto nel baule, poi, piangendo, si rivolge a lui dicendo "Il re dell'aldilà dal cuore limpido come l'acqua. Signore dell'inferno…ed allo stesso tempo…mio amatissimo fratello minore…"

 

LA BATTAGLIA ALLA QUINTA PRIGIONE

Sull'altra sponda della palude nera, Sirio e Cristal si risvegliano sulla zattera, rendendosi conto di aver superato la quarta prigione. Guardandosi attorno, capiscono che Kanon deve aver già proseguito, e subito dopo si rendono conto di essere alla quinta prigione, "Dove chi non ha seguito la dottrina divina brucia nella sua stessa tomba !". I due amici proseguono e poco dopo raggiungono Kanon, davanti al quale si erge uno spectre gigantesco. Credendo che sia in pericolo, i cavalieri corrono verso di lui, che però, stupito che siano ancora vivi, li informa che la battaglia è già finita. In quel momento infatti lo spectre si schianta al suolo privo di vita. Sirio e Cristal si scusano con Kanon, sembra che gli siano solo di peso, ma le loro parole sono interrotte dall'arrivo di Rhadamantis di Wyburn. Dragone gli chiede cosa ne è degli altri cavalieri, ed il comandante lo informa che Pegasus ed Orfeo sono nel cocito, l'inferno di ghiaccio dove vengono sprofondati coloro che si sono ribellati ad un dio, mentre Andromeda è salito al trono dell'aldilà come Ades. A queste parole, Sirio, Cristal e perfino Kanon, restano scioccati e chiedono ulteriori spiegazioni. Rhadamantis però risponde di essere venuto lì per ucciderli, e subito Kanon gli si para davanti. Il cavaliere d'oro dice ai due compagni di proseguire, sarà lui solo ad affrontare Rhadamantis. Pur esitando, i due cavalieri obbediscono e proseguono verso la sesta prigione, mentre Rhadamantis attacca Kanon col la "Gratest Caution", ma, con suo grande stupore, il nemico ferma il colpo con una sola mano. Kanon spiega che ormai conosce quella tecnica, e travolge Rhadamantis con "L'esplosione Galattica". Lo spectre è scagliato al suolo, e nello stesso momento si rende conto di essere stato indebolito dal colpo di Orfeo. Rhadamantis è in difficoltà, ma in quel momento giungono anche Aiace di Garuda e Minosse, gli altri due comandanti dell'aldilà. Kanon afferma che li ucciderà tutti da solo, ma Aiace reagisce attaccandolo con "L'illusione galattica" e lanciandolo in aria. Rhadamantis ferma il compagno, vuole occuparsi lui di Kanon, ed il cavaliere ricade al suolo. Interviene allora Minosse, che lancia sul nemico il suo colpo segreto la "Cosmic Marionette", in seguito al quale il corpo di Kanon è avvolto da centinaia di fili, che lo fanno muovere secondo la volontà di Minosse. Lo spectre agita i fili, ed il dito medio di Kanon si spezza. In quel momento, un cosmo molto potente appare nell'aldilà. Alla Giudecca, Pandora riconosce quel cosmo, che appartiene all'uomo che verrà a riprendere Ades. Alla quinta prigione, il corpo di Kanon è ormai pieno di ferite, e Minosse, ignorando le parole di Rhadamantis, si appresta a ferire il nemico, quando i suoi fili si spezzano all'improvviso. Mentre Kanon cade al suolo, appare, circondato da un cosmo luminosissimo, il cavaliere di Phoenix. Non appena lo vede, Kanon lo informa delle parole di Rhadamantis, secondo il quale Andromeda è Ades, ma il cavaliere afferma che si tratta di pura follia, perché Andromeda e sempre stato con lui, fin dalla nascita. Non appena però Aiace pronuncia il nome di Lady Pandora, affermando che lei si sta prendendo cura del fratello alla Giudecca, a Phoenix ritorna in mente un giorno del suo passato, che finora era stato sepolto nei ricordi. Molti anni prima, Phoenix, bambino, era scappato insieme ad Andromeda, ancora in fasce, inseguito da una bambina di nome Pandora, che voleva il neonato dichiarando che era suo fratello. Pandora voleva che il corpo di Andromeda si unisse allo spirito che ella stessa portava in braccio, avvolto nelle fasce. Guardando quello spirito, Phoenix si rese conto che era l'universo. Ora, a molti anni di distanza, Phoenix si rende conto che Pandora è riuscita ad impadronirsi di Andromeda. Ponendo fine ai suoi ricordi, Aiace attacca il nemico, atterrandolo, ma il cavaliere si rialza, in lacrime, affermando "Andromeda è disposto a morire." Aiace lo attacca di nuovo, ma Phoenix, che indossa anche lui una nuova armatura, lo colpisce facendogli cadere l'elmetto, poi, rialzatosi, brucia il suo cosmo e dichiara "Chi vuole essere il primo a morire ?!".

 

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