COORDINAMENTO COMITATI CIVICI

BAGNO A RIPOLI

Tutela Civica ed Ambientale
 



 

Delibera del 28 luglio 2005: UNA VITTORIA DI PIRRO?!

Dopo sette anni di battaglie condotte da cittadini, associazioni, Verdi e comitati, finalmente cade una delle più assurde previsioni del vigente Piano Regolatore.

Il Consiglio Comunale del 28 luglio scorso, ha deliberato l’avvio del procedimento di variante al Piano Strutturale e al Regolamento Urbanistico per la modifica dei perimetri dei centri abitati.

Ricordiamo che il Piano Regolatore del '99 aveva "ridisegnato" queste delimitazioni inglobandoci anche aree agricole esterne all'abitato consolidato molto più ampie di quelle necessarie per i nuovi interventi edilizi previsti, delle quali non era mai stata chiarita l'esatta destinazione. Tuttavia tutto faceva pensare che tali aree avrebbero potuto costituire o essere "distratte" verso ulteriori appetiti edificatori andando incontrollatamente ad aggravare lo scempio del nostro territorio dato che in tutti i casi si trattava di aree "fragili" e quindi da sottoporre a piani di paesaggio, insieme a tutto quello che secondo noi ci viene comunque realizzato.

Macroscopico è il caso di Osteria Nuova dove queste aree agricole fragili rappresentavano circa il doppio della superficie dell'abitato consolidato ed in completa discordanza con le carte della Provincia, che non le censivano come centri abitati, come per altro il TAR ha rilevato nella sentenza pubblicata il 6 ottobre 2004 condannando Comune e Provincia.

Con la delibera del 28 luglio queste ‘casse di espansione’ vengono eliminate riportandole ai limiti reali dell'abitato consolidato ma comprendendo le aree destinate ai nuovi interventi previsti (vedi piani attuativi).

Questo provvedimento, considerato dal punto di vista quantitativo, non ci può che far piacere, in quanto anche da noi voluto e perché giunge a coronamento di una costante osservazione critica sull’operato dell’Amministrazione comunale da parte dei cittadini, dei comitati e dei Verdi, usciti anche per questo dalla maggioranza, culminata con la sentenza del TAR su Osteria Nuova, che ha evitato che provvedimenti dannosi inseriti capziosamente nel piano regolatore, al pari dell'articolo 57 (ex56), potessero produrre effetti devastanti.

Ci lascia invece perplessi il fatto che oggi la maggioranza voglia far passare per un fatto naturale questa delibera dopo che si era fatto di tutto, nei precedenti 6 anni, per evitare di licenziare un simile provvedimento. Riconosciamo comunque l'indubbio merito di questa amministrazione, ma ci chiediamo però se saremmo comunque arrivati a questo punto, se nessuno non avesse sollevato il problema attraverso la nostra costante osservazione critica.

Dal punto di vista qualitativo abbiamo purtroppo l'impressione che questa delibera rappresenti una vittoria come quella di Pirro. Infatti questo ritorno alla "saggezza" non ci sembra dettato da una sincera presa di coscienza nel voler eliminare un'assurdità ed iniziare un percorso che vada anche i centri abitati collinari come parte di un unico contesto "fragile" come le aree circostanti; si ha infatti, non la sensazione che si persegua un'unica strategia cioè quella di riportare i perimetri dei centri abitati a coincidere con i limiti indicati sulle carte della Provincia per poi affermare che questi, secondo un teorema tutto di Bagno a Ripoli: i centri abitati non sono aree fragili e quindi lì si può fare di tutto. Niente affatto diciamo noi ed il Consiglio di Stato, pronunciandosi su Osteria Nuova ne terrà sicuramente conto, lo Statuto del Territorio della Provincia definisce le aree fragili non avulse dal contenuto, anzi precisa che queste rappresentano "un insieme di elementi naturali e storico umani (insediamenti sparsi, borghi e antiche sedi) che formano il paesaggio, bene primario da tutelare in quanto patrimonio culturale e risorsa economica".

Ancora una volta pertanto ci chiediamo in quale altra assurdità   l'amministrazione si voglia ricacciare rifiutando di adottare una simile visione sulle aree fragili, rifiutando l'applicazione dei piani di paesaggio anche ai nuovi insediamenti collinari. Provvedimento che per altro sarebbe alla portata di questa Amministrazione che ha "arruolato" nelle proprie file un rinomato ed apprezzato dirigente, architetto Piazza, in grado di dare anche questa "risposta di qualità" alla delibera del 28 luglio.

Architetto! Ci stupisca ancora una volta, faccia volare l'urbanistica più in alto delle "scelte politiche".

Faccia volare alto il Convegno sui piani di paesaggio indetto per il prossimo autunno in collaborazione con la Regione e la Provincia!