COORDINAMENTO COMITATI CIVICI
BAGNO A RIPOLI
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DOPO MONTICCHIELO |
Il PIT
SVILUPPISTA COME CONTI ARROGANTE Ci preme ritornare a parlare del Piano di Indirizzo Territoriale della Regione sollecitati da alcuni avvenimenti strumentali tesi a far passare la convinzione che il PIT sia ispirato a fonti autorevoli che sembrano derivare da quel libro di chiacchere dal titolo “Identità Toscana, riformismo e governo del territorio” che vive sulle “conversazioni” tra lo stesso Conti e il professore Massimo Morisi, trascritte nell’occasione da Renzo Cassigoli, giornalista de L’Unità. La presentazione di questo libro il 20 dicembre a Palazzo Panciatichi è una replica perchè arriva dopo due anni dalla prima, avvenuta il 27 gennaio del 2005 a Bagno a Ripoli, rivelando quanto sia strumentale una simile iniziativa, chiaramente orchestrata per contrapporsi al Convegno di Firenze del 9 dicembre, organizzato da Italia Nostra sul tema: Paesaggio Toscano da salvare: ripensare il ‘Governo del Territorio’ (al quale ha partecipato, se pur parzialmente, anche l’assessore Conti), che, oltre ad aver registrato una enorme partecipazione, dimostrando quanto l’argomento del governo del territorio sia di pubblico interesse, ha soprattutto evidenziato come ormai il mondo culturale, del quale Asor Rosa rappresenta solo la punta di un iceberg, esprima ormai apertamente la contrarietà all’idea che un siffatto Piano di Indirizzo Territoriale si prefigga di piegare quanto nel mondo di più profondo e di più originale c'è, come l'esperienza toscana, sia quella storica che quella attuale, ad un disegno di competizione globale, senza che i suoi cittadini siano stati nemmeno informati, negando automaticamente alla Toscana la possibilità di ritrovare nel territorio una propria originale esperienza, invece di affidarne il futuro ad un fattore esterno di “valorizzazione” dai connotati prettamente liberisti. Abbiamo iniziato parlando di quel libro, perchè ci fa rabbrividire il pensare che la visione del futuro della Toscana possa essere maturata forse intorno ad un camino dove oltre a Conti, Morisi e Cassigoli c’erano a conversare anche i “portatori di interessi”ma non i cittadini. Lascia infatti esterrefatti l’atteggiamento di totale chiusura ad ogni confronto che l’Assessore Regionale all’Urbanistica Riccardo Conti ha evidenziato sabato 9 dicembre, a Firenze, come già accadde al convegno di Monticchiello il 28 ottobre. Non è possibile pensare che un amministratore eletto, nel pieno del Convegno di Firenze, possa permettersi di affermare pubblicamente, come riportato anche da Repubblica, che lui “ha altre cose da fare e da tutelare, che si è trattenuto anche troppo e che gli impegni familiari lo reclamano e che quindi se ne deve andare”, senza nemmeno scusarsi, “a farsi gli affari propri”, escludendo non solo il confronto ma anche l’opportunità di essere presente. Sorge quindi spontanea una domanda: ma con chi vuole confrontarsi allora l’Assessore Conti? Non certo con coloro che hanno la competenza e la sensibilità verso i temi che il convegno di Italia Nostra ha trattato. Non possiamo pensare che dietro la contrapposizione di Conti ci sia solo la volontà di beffarsi della ricchezza culturale fenomenale espressa in entrambi i convegni ricordati. Ma allora quali sono i suoi interlocutori? Forse quelli molto vicini all’ANCE, sigla che somiglia molto all'ANCI dei comuni, ma qui si tratta di costruttori edili! La carovana itinerante partita da Monticchiello il 28 ottobre prosegue e dà a tutti appuntamento al prossimo convegno che si terrà a febbraio a Fiesole. Il Coordinamento dei Comitati Civici di Bagno a Ripoli Stampato in proprio |