Comitati dei Cittadini – Firenze

 

COMUNICATO STAMPA

 

RICONOSCIUTE LE RAGIONI DELLA CITTA’ E DEI CITTADINI

 

SCONFESSATI IL PRESSAPPOCHISMO, L’ARROGANZA

E LA MANCANZA DI RISPETTO PER I BENI CULTURALI

 

 

1.      Prima di tutto riteniamo corretto attendere il testo integrale del parere del Comitato di settore del Ministero dei Beni Culturali insieme alle prescrizioni che il Direttore generale o il Ministro riterranno di fare al Comune di Firenze. Riteniamo che ciò sia un atto dovuto in materia di trasparenza su una vicenda di questa gravità e importanza.

 

2.      Da quanto anticipato dal Sindaco e apparso sui giornali appare comunque evidente una verità: se si deve demolire qualcosa di ciò che si è fatto vuol dire che ciò che si è fatto è sbagliato e contrasta gravemente con la tutela di un bene culturale come la Fortezza da Basso. Dunque il Sindaco e i suoi sostenitori (i Biagi, i Caffaz, i Perini, i Formigli, i Nardella) che con arroganza hanno negato e continuato negare lo scempio sono stati pubblicamente e autorevolmente smentiti. Si sottolinea che il problema su cui il Comitato di settore ha espresso il suo parere non è, come fatto intendere dal Sindaco, la sensibilità dei cittadini, ma il rispetto delle norme di tutela dei beni culturali.

 

3.      In ogni caso l'abbattimento della ex-galleria commerciale è una grande vittoria dei cittadini che hanno manifestato la loro rabbia e la loro consapevole opposizione verso un progetto che è manomissivo di un bene culturale e volgare sotto il profilo progettuale. Esprimiamo ora la nostra calda gratitudine a quei cittadini che hanno dedicato molto del loro tempo libero alla causa della difesa di un bene pubblico e di un interesse generale, supplendo così a chi era preposto istituzionalmente a farlo e non l'ha fatto.

 

4.      Appare patetico e insieme offensivo il tentativo che emerge dalle prime dichiarazioni del Sindaco e dell’assessore Biagi di far apparire tutta la vicenda come frutto di semplice fatalità e comunque,  anche se con gravi oneri aggiuntivi, ormai avviata verso un felice soluzione. L’accaduto è invece gravissimo, coinvolge precise responsabilità e si proietta sulle prospettive di tutta la politica urbanistica di questa Giunta nei cosiddetti processi di modernizzazione della città.

 

5.      Sottolineiamo infine che se non fossero, da mesi e mesi, intervenuti i cittadini a denunciare questo scempio e se i nostri amministratori fossero stati lasciati liberi di portare a compimento i loro progetti, oggi avremmo un orrendo parcheggio con galleria commerciale a cinque metri dai bastioni e delle scale di discesa al vallo della Porta di Campagna direttamente attaccate alle cortine della Fortezza.  Per questi motivi il Sindaco deve chiedere scusa alla Città e ai cittadini e l'Assessore all'Urbanistica Gianni Biagi e il Dirigente Di Benedetto dovrebbero dimettersi dai loro incarichi.

 

6.     In attesa comunque che anche la magistratura concluda il suo iter di indagini, chiediamo al Sindaco di convocare un consiglio Comunale aperto ai  cittadini, ai Comitati dei cittadini e alle associazioni di volontariato che si sono battute in difesa della Fortezza per illustrare e discutere: a. il testo integrale del parere del Comitato di Settore e le relative disposizioni emanate dal Ministero; b. i contenuti della soluzione progettuale definita per rimediare a quanto finora fatto; c. i costi aggiuntivi delle due varianti al progetto esecutivo approvato nell'aprile del 2002 e la loro copertura economica; d. le responsabilità di un iter progettuale ed esecutivo così lacunoso e carente.




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