Il
comitato riunito il 19 luglio, conferma all’unanimità la volontà di difendere i
quattro cipressi prospicenti la stazione di Compiobbi stigmatizzando il
comportamento dell’Amministrazione che nell’incontro dello scorso aprile (con
due assessori e il responsabile del Dipartimento assetto del Territorio) aveva
garantito la revisione del progetto.
Senza alcuna comunicazione
si viene invece a sapere che gli alberi saranno abbattuti; per noi la parola
data è importante come la trasparenza e la partecipazione e un’eventuale
persistere su questa volontà getterebbe un’ombra indelebile sulla fiducia dei
cittadini nelle istituzioni.
Né la promessa di reimpianto ci garantisce più di tanto, visto che nei
precedenti insediamenti sono stati posti alberi piccoli, di cattiva qualità e
spesso morti per mancanza di innaffiature.
Si
ribadisce il valore naturalistico e anche storico-affettivo di queste piante
che, sia pure maltrattate, hanno richiesto decine di anni per crescere e sono
l’unica nota di verde in un contesto cementificato e inquinato; non
dimentichiamo che la muraglia dell’ex oleificio verrà in alcuni punti alzata
ulteriormente , sulla statale transitano 15000 veicoli al giorno e sul
costruendo parcheggio troneggia un ripetitore dei
cellulari.
La
scalinata col sottopasso della torretta e un marciapiede largo 3 m:(!!!!)
metterebbero soltanto
in
comunicazione i due livelli del parcheggio (54+24 posti)senza portare a nessun
altra destinazione .
Per
accedere alle abitazioni si percorrerà invece il passaggio a cavaliere e poi
l'ascensore.
Nonostante le osservazione accettate in sede di approvazione del
piano in Consiglio comunale che avevano dato precise prescrizioni in tal senso
alla ditta, non è prevista alcuna protezione pedonale in via della Stazione e
via della Rosa, mentre si abbandona definitivamente il progetto di un percorso
pedonale sull’Arno.
I
cipressi hanno notoriamente radici profonde quindi non dovrebbero subire danni
irreparabili dal rifacimento del muro e tale possibilità era stata accettata
anche dai tecnici del cantiere.
In
ogni caso la comunicazione fra i
due livelli del parcheggio poteva avvenire tramite una rampa con pendenza
limitata sull’area verde evitando il servoscala per i disabili costoso e
soggetto a vandalismo.
Questa ipotesi era prevista
nel progetto esposto al Centro Incontri e poi nell’assemblea pubblica del
novembre 2003 al Circolo La Pace e , chissà perché, è stata
abbandonata.
Alla luce di tutto ciò si
tratterebbe di un sacrificio inutile, che non apporta alcun beneficio in un’area
priva di comunicazioni pedociclabili o con marciapidi di 40-50 cm.e piena di
barriere architettoniche e può essere evitato.
Chiediamo la solidarietà delle associazioni ambientaliste e dei comitati cittadini nonché delle forze politiche sensibili all’ambiente.
Per intanto abbiamo una gradita lettera di solidarietà e appoggio dal Prof. Mario Bencivenni del coordinamento metropolitano dei comitati cittadini.
Comitato cittadino Compiobbi-Valle dell'Arno