COMUNE, PROVINCIA, REGIONE TIRANO LA
VOLATA A LIGRESTI
Ieri, 23 gennaio 2006, è stato presentato il protocollo
d'intesa (che alleghiamo) sottoscritto da Domenici, Renzi e Martini per la
localizzazione dell'area di Castello delle sedi della Regione e della
Provincia. Questo atto segue la firma, avvenuta nell'aprile 2005, della
convenzione di attuazione del Piano di Castello con Salvatore Ligresti, patròn
di Fondiaria Sai, proprietaria dell'area per la realizzazione di una delle più
grosse operazioni immobiliari in Italia in una delle zone più delicate da un
punto di vista ambientale e idrogeologico, facilmente soggetta a
esondazioni, la Piana Fiorentina. In quella zona è in corso l'assalto di
numerosi centri commerciali e per il divertimento, fabbriche, fitta rete di
strade e superstrade, aeroporto e non ultimo il tentativo di collocare
l'inceneritore di Firenze a Case Passerini, nel pieno centro della Piana.
Tanto l'area è già fortemente inquinata e, secondo i nostri geniali
amministratori, la presenza dell'inceneritore non può peggiorare più di tanto
le condizioni ambientali!
Superate le iniziali e motivate perplessità, la Regione ha
deciso di trasferirvi tutti i suoi uffici lasciando in centro una sola sede di
rappresentanza, mentre gli edifici di Novoli, recentemente acquistati, saranno
venduti. Probabilmente questa operazione servirà per finanziare il
trasferimento; la valorizzazione immobiliare sarà nelle mani di Domenici e
dipenderà dalle funzioni che il Comune avrà la bontà di individuare a favore
di coloro che possono effettuare ingenti investimenti (i soliti furbetti?).
Anche la Provincia lascerà in centro solo una sede di
rappresentanza, il resto degli immobili sarà venduto. Ha chiesto anche di
creare un Polo per l'istruzione superiore con annessi servizi sportivi: in
pratica alcune scuole di Firenze si trasferiranno a Castello per un'utenza di
circa 3-4000 studenti. Una buona metà dell'impegno di spesa sarà coperta da
interventi di project financing, ossia si faranno realizzare le opere
a privati che dovrebbero poi recuperare abbondantemente il denaro sborsato
facendo pagare i relativi servizi.
COSA SUCCEDE?
I nostri amministratori forse non lo capiscono, ma stanno
preparando un colossale ingorgo urbanistico, uno tsunami del cemento
e delle funzioni che travolgerà la Piana e l'area circostante, tanto loro non
ci saranno, perché giunti al termine del mandato amministrativo (tranne Renzi).
Non solo, ma da perfetti gregari degli interessi dominanti,
stanno tirando la volata alla proprietà dell'area che in questi trasferimenti
di funzioni, vede un potente strumento di valorizzazione dei propri
investimenti. Chi andrebbe a vivere in una zona paludosa come l'area di
Castello, a ridosso di un aeroporto, a poca distanza da un inceneritore se non
ci fossero gli sponsor istituzionali a decantare le virtù localizzative
dell'area?
Altro che "fondazione urbana", qui si tratta di una
catastrofe ambientale e sociale annunciata.
Ma i Cittadini sanno che non tutto è perso, possono
partecipare realmente, proporre usi diversi dell'area e lottare per modificare
i progetti in atto.
PARTECIPAZIONE -
SOSTENIBILITA' - TRASPARENZA
A
richiesta possiamo fornire la registrazione in mp3 della conferenza stampa