UNA MORATORIA PER DISCUTERE
Il parco
storico di S. Salvi rischia di essere devastato da una operazione
speculativa che cancellerà il suo carattere di bene pubblico e il suo valore
storico-ambientale, compromettendone la particolare struttura
unitaria.
L’area di
S. Salvi non è solo è una delle poche zone di verde pubblico della città.
È anche, e soprattutto, un luogo di grande rilievo storico, per la presenza di
strutture architettoniche di notevole pregio (che godono tra l’altro del
vincolo della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Culturali) nonché di
una vegetazione di grande valore naturalistico e ambientale. Tutto ciò è destinato a
scomparire per sempre, secondo quanto prevede il Piano Urbanistico
Esecutivo del Comune di Firenze. L’operazione, di natura squisitamente
speculativa, prevede la costruzione di appartamenti di lusso, di un parcheggio
di 500 posti auto, e la costruzione di un centro direzionale della Asl: una
nuova costruzione da affiancare al complesso degli storici padiglioni dell’ex
complesso manicomiale. Questi interventi, insieme alle misure di supporto che li
accompagneranno, avranno l’effetto di privatizzare una parte consistente
del parco e di stravolgere quell’equilibrio tra la dimensione storico-ambientale
e la funzione sociale che caratterizza in modo così particolare questa
area.
L’Amministrazione
Comunale intende così “sanare” la situazione di “degrado” in cui è stato
tenuto il parco, da quando
l’ospedale psichiatrico ha aperto le porte e interrotto le sue pratiche. Se di
degrado si può parlare, soprattutto per quanto riguarda lo stato di
conservazione degli edifici, allora va detto che i maggiori responsabili ne sono
proprio il Comune, la Provincia e la Asl, che ha recentemente assunto la
proprietà del parco. In realtà è avvenuto esattamente il contrario: in questi
anni la popolazione, le associazioni, alcune nuclei familiari senza casa, hanno
contribuito a impedire che l’area verde e le strutture edilizie fossero
miseramente fagocitate dall’incuria e dal degrado. Con l’organizzazione di
attività di carattere sociale, attraverso l’insediamento abitativo da parte di
famiglie senza casa, per mezzo di iniziative culturali, S. Salvi è diventato un
luogo di socializzazione e un punto di riferimento rilevante non solo per il
quartiere, ma per l’intera città.
Se la
privatizzazione del parco prevista dal Piano Urbanistico Esecutivo andrà avanti,
non solo scomparirà tutto questo, ma cambierà radicalmente la natura di questo
luogo: verrà frantumata al sua struttura unitaria e distrutta la sua integrità,
nonché snaturato il suo statuto di area verde pubblica: una delle poche, ahimè,
di cui la città dispone.
I
firmatari si appellano al Sindaco di Firenze, alla Giunta e al Consiglio
Comunale perché tutto ciò non avvenga. Auspicano che venga formulato un
nuovo Piano che conservi la natura pubblica dell’area, mantenga l’integrità del
parco e preveda il restauro e il riutilizzo delle strutture architettoniche per
finalità di carattere socio-culturale. A questo fine, essi fanno intanto
richiesta della concessione di una moratoria del procedimento, in modo
tale che la città possa conoscere e discutere i termini del progetto, nonché
elaborare proposte alternative.
Gabriella Paolucci – Università di Firenze – Facoltà di Scienze della
Formazione
Giandomenico Amendola – Università di Firenze – Facoltà di
Architettura
Franca Bonichi – Università di Firenze – Facoltà
di Scienze della Formazione
Augusto Cacopardo – Università di Firenze –
Facoltà di Scienze della Formazione
Giovanna Ceccatelli Guerrieri – Università di
Firenze – Facoltà di Scienze della Formazione
Leonardo Chiesi – Università di Firenze – Facoltà
di Architettura
Fabrizio Desideri - Università di Firenze –
Facoltà di Scienze della Formazione
Ubaldo Fadini – Università di Firenze – Facoltà di
Scienze della Formazione
Rita Micarelli – Politecnico
di Milano
Francesca Moccagatta –
Biblioteca Marucelliana
Maurizio Morandi – Università di Firenze –
Facoltà di Architettura
Giacarlo Paba – Università di Firenze – Facoltà di
Architettura
Paolo Pecile – Università di Firenze – Facoltà di
Architettura
Giorgio Pizziolo
– Università di Firenze – Facoltà di Architettura
Renzo Rastrelli – Università di Firenze – Facoltà
di Scienze Politiche
Ann Ross – Università di Firenze – Centro
Linguistico
Anna Scattigno – Università di
Firenze – Facoltà di Lettere
Danilo Zolo – Università di Firenze – Facoltà di Scienze Politiche
Per adesioni: gabriella.paolucci@unifi.it
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