PROGRESSO

Il concetto di progresso è legato alla visione della storia come percezione della manifestazione e dello sviluppo delle azioni umane. Fin dal suo inizio, la sociologia ha definito il progresso come lo sviluppo graduale ed inevitabile delle capacità umane (Comte, 1830 — 1842), crescente sofisticazione della conoscenza scientifica e del miglioramento della qualità della vita. Tale concetto si basava su teorie e prospettive evolutive (dinamica sociale — Comte; evoluzione sociale — Spencer; sviluppo sociale — Marx ed Engels) coerente con la cultura predominante del diciannovesimo secolo (ottimistica, razionalistica e materialistica).

Sembra oggi più evidente, rispetto alle età precedenti, che il processo storico debba essere visto come una serie frammentata e discontinua di eventi legati non per necessità ma per casualità e coincidenze, piuttosto che un susseguirsi continuo e monotono di eventi consecutivi (P. Daudi, 1990). Questa nuova visione è chiaramente influenzata da almeno tre elementi chiave: il fallimento della scienza nel creare una sorta di utopia morale valida per tutta l'umanità; l'emergere del dubbio; l'improvvisa esplosione della dimensione ambientale.