LAVORO PRODUTTIVO / IMPRODUTTIVO

La distinzione classica tra lavoro produttivo ed improduttivo era basata sul concetto di valore; naturalmente il valore di scambio e non il valore d’uso, dato che la moneta era diventata il mezzo universale di interazione economica (il veicolo di scambio di valore tra diversi beni e servizi).

Per Smith, Ricardo, Locke e Marx (così come per molti altri economisti e sociologi) l’origine del valore è il lavoro attraverso il quale si producono i beni materiali per la soddisfazione dei bisogni umani. Ad esempio, un terreno non coltivato non incorpora alcun lavoro umano e, quindi, non produce alcun valore (Robertson, 1985).

Quindi, lavoro produttivo è soltanto quello prestato in attività, il cui valore può essere scambiato tramite la moneta, contribuendo direttamente alla produzione di reddito individuale ed alla ricchezza nazionale. Secondo J.S. Mill (1857) è molto difficile affermare che un paese è più ricco di un altro sulla base dell’ingegno, delle capacità e del talento dei suoi cittadini; questo sarebbe possibile solo se tali capacità qualitative potessero essere considerate merci scambiabili, in grado di attivare la ricchezza materiale di altri paesi.

La produzione industriale divenne sinonimo di lavoro produttivo, di progresso civile, di crescita senza limiti, con varie implicazioni sociali e di genere (Robertson, 1985; Grint, 1991; Simon, 1993). Gli uomini rappresentavano la parte produttiva della società, erano assegnati alla sfera pubblica (lavoro) e coinvolti nei lineari processi di produzione. Le donne rappresentavano la parte improduttiva della società, erano coinvolte nel ciclo della riproduzione sociale e collocate nella sfera del privato (casa), ove le virtù femminili potevano esprimersi nella cura della famiglia.

Progressivamente, il modello del maschio occupato a tempo pieno in un’unica attività, che lavora fuori di casa e mantiene la famiglia, divenne preminente nell’ideologia dominante (Grint, 1991). Ovviamente, nel corso della rivoluzione industriale, la polarità maschile/femminile ha proceduto insieme al processo storico di differenziazione e di discriminazione di genere che ha caratterizzato molte culture e civiltà.