Circolo Culturale Albatross: Ernest Hemigway
Addio alle armi

 

Il romanzo "A Farewell to Arms" esce nel 1929 e contiene un vecchio motivo su cui Hemingway aveva gia' lavorato negli anni 1923/24 creando prima una "vignet" (One Hot Evening in Milan) e poi una "short story" intitolata "A Very Short Story " per la raccolta In Our Time.Il motivo e' quello desunto dalla sua esperienza personale in Italia durante la Prima Guerra Mondiale.Egli, appena diciannovenne, si era arruolato come autista di ambulanze ,aveva partecipato agli eventi dell' ultimo anno di combattimenti (1918),era stato ferito ad una gamba a Fossalta di Piave ed era stato curato in un ospedale milanese.Li' aveva incontrato un' infermiera inglese ,Agnes von Kurowsky,e con lei aveva vissuto una breve storia d' amore troncata da una lettera di lei (nel marzo 1919) che sottolineava come il loro amore fosse "cosa da ragazzini". I primi tentativi di esorcizzare questo dramma attraverso la scrittura risultarono piuttosto deboli e ancora molto coinvolti nella vicenda,solo nel 1929 con il completamento di "A Farewell To Arms" Hemingway dimostro' di aver digerito l' esperienza e di poterne parlare in termini distaccati e analitici. "You had to digest life and then create your own people":e' proprio da questo principio che fece nascere "A Farewell To Arms" dove la vicenda autobiografica risulta ormai lontana e dove i personaggi acquistano i loro tratti e i loro caratteri e non sono piu' Hemingway e Agnes. Il protagonista e' Frederic Henry, tenente americano autista di ambulanze sul fronte austriaco.Egli e' il narratore della storia : e' il suo punto di vista che considera gli eventi e le persone che lo circondano.Frederic si innamora dell' infermiera inglese Catherine Barkley , conosciuta prima al fronte e poi amata durante la convalescenza all' ospedale milanese,dove egli viene ricoverato per una ferita alla gamba. Il romanzo abbraccia l' arco di tempo che va dall' estate 1916 all' aprile 1918, con l' attenzione focalizzata sul 1917 , l' anno della disfatta dell' esercito italiano a Caporetto. Proprio dopo lo sfondamento degli austriaci a Caporetto, Frederic Henry diserta dopo aver smarrito il suo gruppo nella tumultuosa ritirata.Torna a Milano a prendere Catherine e i due fuggono in Svizzera dove trascorrono l' inverno in montagna , preparandosi per la nascita di un bambino.Il parto pero' sara' fatale per la madre e per il figlio. E' lo spettro della morte che domina tutta la narrazione ,la morte che accompagna inesorabilmente la guerra in ogni sua manifestazione . La morte cancella gli uomini indistintamente e Henry deve conoscerla inevitabilmente e rompere quel senso di sicurezza che lo aveva spinto ad arruolarsi in guerra. Il romanzo e' concordamente definito dalla critica come il racconto del trauma della perdita dell' immortalita' per il giovane tenente americano , che si affaccia alla vita ed inevitabilmente incontra la morte. Intorno a lui cadono soldati,vengono distrutti paesi : la morte non risparmia nessuno, nè i piu' giovani nè i migliori. Alla morte del giovane chaffeur Aimo, Henry compie questa riflessione: "The world kills the very good and the very gentle and the very brave impartially .If you are none of these you can be sure it will kill you, too, but there will be no special hurry". Il dramma della morte si completa con la perdita di Catherine e del bambino che non sfuggono alla inesorabile legge della vita in cui nascita e morte sono fatti strettamente collegati. Hemingway nel romanzo non puo' che non pronunciare la sua condanna della guerra.Il suo protagonista apprendera' gradualmente che nessuno vince niente in guerra e per questo decidera' di disertare scegliendo cosi' di fare "una pace separata". La guerra inghiotte gli uomini, le loro vicende, le loro case e i loro affetti , la diserzione e' l' unica possibilita' di rinnegare questa tragica carneficina anche se non sara' una via di fuga dalla morte, che insegue l' uomo dovunque e comunque. Frederic Henry e' l' eroe "puro" hemingwayano: un uomo che si scontra con la vita e sente che l' unico modo per resistere e' vivere secondo il codice della propria morale e rispettare le regole del gioco che danno un senso al gioco stesso della vita. I paesaggi del romanzo sono , come in tutte le opere hemingwayane,lo specchio dell' anima dei personaggi: i luoghi sono devastati,squallidi e spesso avvolti in una fitta e grigia pioggia che in Hemingway e' sempre presagio di morte. Lo stile del romanzo e' quello proprio dell' autore che rivoluziono' il modo di scrivere della sua epoca. E' un presentare la realta' attraverso quello che le emozioni dell' autore riescono a connettere.E' una realta' dipinta a flashes dove ogni immagine e' scelta accuratamente e porta in sè un certo valore e significato.Il dramma narrativo viene realizzato anche tramite l' uso di lunghe parti dialogate in cui i vari centri di coscienza dei personaggi si scrutano, interagiscono e si fondono tra di loro . L'efficacia della prosa hemingwayana si realizza tramite l' uso di una lingua semplice, che si avvale della tecnica della ripetizione di pochi ma basilari elementi , di affermazioni pacate ma vigorose, della preferenza alla paratassi che meglio esprime il linguaggio umano, di una concentrazione essenziale e di un ritmo che scandisce perfettamente all' orecchio la sequenza dei fatti e del movimento.

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di Hemingway


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