Circolo Culturale Albatross: Kahlil Gibran
Il giardino del profeta

E una sera, una grande tempesta visitò quel luogo, e Almustafa e i suoi nove discepoli entrarono all'interno e sedettero intorno al fuoco, calmi e silenziosi.

Poi uno dei discepoli disse: "Sono solo, Maestro, e gli zoccoli delle ore battono pesantemente sul mio petto".

Almustafa si levo' e stette in mezzo a loro, e disse con voce simile al suono di un grande vento: "Solo! E con questo? Solo venisti, e solo passerai nella bruma.

Perciò, bevi in silenzio alla tua coppa. I giorni d'autunno hanno offerto ad altre labbra altre coppe, riempiendole di vino amaro e dolce, così come hanno riempito ora la tua coppa.

Bevi da solo alla tua coppa, e bevi con allegrezza.

Sollevala alta sulla tua testa e bevi fino in fondo per tutti quelli che bevono da soli.

Una volta cercai la compagnia degli uomini e sedetti con loro alle mense dei loro banchetti e bevvi con loro; ma il loro vino non salì fino alla mia testa, né lo sentii scorrere nel mio petto, scese soltanto fino al miei piedi. La mia saggezza rimase asciutta e il mio cuore restò chiuso e sigillato. Soltanto i miei piedi erano entrati nella loro nebbia.

E non cercai più la compagnia degli uomini, nè bevvi vino con essi alla loro tavola.

Perciò io dico a te, anche se gli zoccoli delle ore battono pesantemente sul tuo petto: "E con questo?". Bene è per te bere da solo la tua coppa dolorosa; e da solo berrai anche la tua coppa gioiosa".

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Kahlil Gibran

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