Come è comune ad ogni grande poeta (la cui grandezza non si
rispecchia soltanto nella perfezione stilistica quanto nella ricerca
del significato e del valore dell'esistenza), così anche per
Salinas la poesia d'amore non è mai poesia solo d'amore: l'amore
funge piuttosto da substrato comune e propriamente umano da cui partire
per poter analizzare il senso di esistere, in una intelaiatura filosofica
decisamente introspettiva.
Già analizzando il titolo dell'opera "La voce a te dovuta
- poema- " scopriamo infatti l'obiettivo dell'autore: e se la
voce, via principale della comunicazione, è l'alter ego (se
si puo' usare questo termine) della poesia stessa, il riferimento al
te denota l'intento comunicativo dell'intera opera, come se per
capire se stessi sia in realtà indispensabile entrare in rapporto
e in relazione con qualcosa che è altro. Il te a ben vedere
potrebbe anche riferirsi al poeta stesso, e in quest'ottica il dialogo
è totalmente introspettivo: sarebbe come dire che il poeta Salinas
deve qualcosa all'uomo Salinas e alle sue emozioni, e che questo debito,
sia esso costituito da riflessioni poesie o, ancora, nuovi sentimenti,
sia fondamentale per esplorare il posto di entrambi nell'esistente.
In realtà questo percorso alla ricerca di un qualcosa che è
del tutto nascosto a un analisi imprecisa e superficiale non è
solo necessario, è propriamente dovuto, cioè un
obbligo morale, un debito: dare la propria voce ad altri è un
dovere morale e non solo l'unico modo per capirsi e per capire.
In ultimo il sottotitolo "poema" rimanda comunque a una visione
d'insieme, e ci dice che non si possono leggere le varie liriche separatamente,
ma che si deve rispettare la concatenazione non cronologica, non dei
fatti, quanto dei sentimenti, della memoria, per poterne comprendere
appieno il messaggio.
Analizziamo perciò, seppure rapidamente alcuni dei tempi di Pedro
Salinas, partendo dalla riflessione fondamentale della sua opera, quella
del senso, la ricerca e la riflessione sul senso delle cose e delle
persone
Sì, al di là della gente
ti cerco.
Non nel tuo nome, se lo dicono,
non nella tua immagine, se la dipingono.
Al di là, più in là, più oltre.
anche se a ben vedere il senso delle cose e il senso delle
persone non possono andare che di pari passo, e la riflessione le collega,
e si intrersecano
Tu vivi sempre nei tuoi atti.
Con la punta delle dita
sfiori il mondo, gli strappi
aurore, trionfi, colori,
allegrie: è la tuya musica.
Il rischio infatti è quello di dare amore al nulla,
cioè amare ciò che non ha senso e che perciò non
esiste
...senza sapere mai
se è anima di carne od ombra
di corpo ciò che baciamo,
se pure è qualcosa! Tremanti
di dare amore al nulla!
La ricerca poi è difficile, perchè verità
e menzogna spesso si confondono, e diviene difficile separarle
E quello che lei mi disse
fu in una lingua del mondo,
con grammatica e storia.
Così vero
che sembrava menzogna.
Ma quello che conta è che la verità emerge e supera l'apparenza,
supera il tempo e le distanze: rimane anche quando tutto ciò
che vi era intorno passa.
Ah! quante cose perdute
che perdute non erano.
Tutte le serbavi tu.
Minuti grani di tempo,
che portò via un giorno il vento...
Ma l'insegnamento straordinario di Salinas, è che
in realtà la bellezza è in ciò che non cambia,
in quello che rimane, e in questo la bellezza e la verità coincidono,
o meglio, la bellezza è in se stessa verità.
Ansia
di lasciarsi indietro a poco a poco
aneddoti, vestiti e carezze,
di raggiungere,
di là da tutto
quanto in te cambia,
ciò che è nudo ed eterno.
E mentre girano e
girano, offrendosi
ingannandosi
i tuoi volti, i tuoi capricci, i tuoi baci,
le tue delizie volubili, i tuoi contatti
rapidi con il mondo,
aver raggiunto
il centro puro, immobile, di te stessa.