NON PROPAGAZIONE D’INCENDIO

 

Comportamento al fuoco di un fascio di cavi

 

La normativa di riferimento è: EN 50266

 

Un fascio di cavi, ognuno dei quali preso a se, sia del tipo non propagante la fiamma, può ugualmente propagare l’incendio a causa dell’azione del mutuo rinforzo che si verifica tra i vari componenti del fascio. Anche in questo caso, per evitare che ciò accada, occorre che, appena fuori dalla zona in cui il fascio si trova direttamente esposto al fuoco, la combustione dei materiali non metallici, da cui sono costituiti i cavi del fascio non si propaghi oltre un determinato limite.

In una struttura standard la prova di non propagazione dell’incendio avviene in una camera verticale di 1 m x 2 m x 4 m. La sorgente di calore è costituita da un bruciatore di propano a nastro con una potenza di 73,7±1,68 MJ/h. Il ricambio d’aria all’interno della camera deve essere d’aria pari a 5000±500 l/min.

La temperatura viene mantenuta costante a 750°C. A seconda del volume di materiale non metallico (combustibile) per metro lineare, avremmo una classificazione nelle seguenti categorie: A F/R; A; B; C; D.

 

 

Il cavo deve auto-estinguersi una volta eliminata la fonte della fiamma, ed inoltre il fuoco non si deve propagare per più di 2,5mt dal punto di contatto del bruciatore.

Test

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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