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Aprile 2005: MONDADORI JUNIOR FESTIVAL… UPAS VIENE A TROVARCI A
CASA!!! |
Stavolta la “Brusiliade” rischia d’essere veramente di dimensioni omeriche!!! Se per raccontare un paio d’ore mi sono sempre servite dalle 5 alle 6 pagine, per raccontarne il doppio… vabbè, cercherò di non impiegare il doppio delle pagine, eheh!! Ma da che parte comincio?!? Bella domanda… boh, proviamo!!! Per fortuna il tempaccio che da giorni imperversa sulle nostre povere testoline ha deciso di essere clemente almeno sabato. Così, dopo un breve giro turistico per il centro storico di Verona, tanto per dare un’idea al “forestiero” ospite, Carletto, di in quale città fosse capitato, verso le due e mezza entriamo in quello che ci dicono essere l’Auditorium della Gran Guardia! E’ una stanza non enorme, ma grande, con tante sedie di quelle con lo scheletro in legno e il resto in tela… tipo quelle dei registi, per capirsi! Ci sediamo nella prima fila, un po’ sul lato, per lasciare i posti più centrali ai bimbi, veri protagonisti della manifistazione. Dopo qualche minuto però un signore ci si avvicina e, a voce, alta in modo che potessero sentire pure tutti gli altri già presenti, ci chiede se eravamo qui per “Un Posto al sole”. Alla nostra risposta affermativa, la sua replica è stata: “Allora venite con me, chè qui non è un posto al sole, ma un posto all’ombra”. Poi, tra i ridolini, ci ha spiegato che entrambi gli eventi upassini erano stati spostati nel vero e proprio Auditorium della Gran Guardia, che evidentemente non era quello che ci avevano indicato all’inizio… ammazza che posto: sto a Verona da tanto, ma davvero non sapevo ci fosse un auditorium così bello e grande. Ci viene spiegato che il tutto è stato spostato lì proprio perché è un ambiente più grande, dove tutti si sarebbero potuti sistemare comodamente! Noi, quando entriamo restiamo un po’ perplessi, per la verità: non sarà mica troppo grosso ‘sto posto?!? Ci saranno almeno 800 posti, senza contare la galleria, che pare chiusa! Temevamo che il pubblico, magari non abbastanza numeroso, potesse sfigurare in un ambiente così vasto e invece… meno male che ci hanno spostato!!! Se fossimo rimasti nella stanzetta d’origine, avremo finito per stare uno sopra l’altro a strati, da tanto si è poi riempita la sala!! Qui, mezz’ora dopo avrebbe dovuto cominciare l’incontro con i più “piccolini” di Upas. Metto le virgolette perché chiamare “piccolino” Luca Turco è un ossimoro bell’e buono. Sarà pur giovane, ma piccolino non mi pare proprio… se mi dà 20 centimetri è poco. Mo’ io non è che sia propriamente una stangona, ma manco so’ una nana… è proprio lui che è un gigante. Ma a parte le note fisiche, verso l’orario stabilito, arrivano i tre “attor giovani”: appunto Luca (Niko), Alina (Giada) e Gianluca Di Gennaro (Rosario), accompagnati da Alberto Bader, il produttore. A noi tre forumini seduti in prima fila, si siedono di fianco tre giovani e frizzanti signore, che di lì a poco scopriamo essere le mamme dei tre suddetti… tutte e tre molto simpatiche. I tre ragazzi, accolti da un applauso che pare coglierli di sorpresa, salgono sul palco. Bader li introduce spiegando come quello loro, e di tutti gli attori di UPAS, sia un lavoro vero, anche impegnativo, soprattutto per chi, ai ritmi serrati della produzione, deve conciliare lo studio. A turno i giovani hanno spiegato come sono entrati nel mondo della soap: chi dopo aver convinto una mamma un po’ restia, come Luca; chi per caso mentre era a Napoli per motivi musicali, come Alina; e chi per “tradizione” di famiglia… lo sapevate voi che pure Gianluca fa parte della stirpe dei Gallo, dei quali noi già conosciamo Gianfranco (Rocco) e Massimiliano (Rino)? Beh, io l’ho scoperto sabato. Poi, alla domanda se sia più duro il set o la scuola, tutti, ovviamente, con smorfia annessa, dicono che la scuola è più impegnativa, che loro prendono il set quasi come un hobby. Dopo di che, vengono mandate in onda su un maxischermo, oltre alle immagini di alcune delle puntate speciali di UPAS (Lucarelli, la reggia di Caserta) e la sigla delle 1500 puntate cantata dagli attori, alcune vecchie scene di UPAS, che hanno come protagonisti proprio i tre ragazzi e lo zio Raff: vi ricordate quando Niko organizzò, di nascosto dai genitori partiti per una vacanza, una festa in casa, in cui poi s’infiltrò, con l’appoggio di Giada, Rosario, e che finì scoperta dallo zio? Beh… una volta mandate in onda quelle scene, i tre ragazzi hanno invitato sul palco le persone del pubblico ad interpretare le stesse scene, vestendo loro per una volta le vesti di coach di questi attori improvvisati… i vari tentativi, da parte di giovani e meno giovani, bimbi e ragazzini, sono stati molto buffi e divertenti. Questi momenti di recita, sono interrotti per poco da un arrivo illustre quanto acclamato: il “mito” upassino in persona, Patrizio, - che sarebbe dovuto arrivare per la seconda parte del pomeriggio, insieme a Riccardo Polizzy Carbonelli e Marina Tagliaferri - arriva con più d’un’ora d’anticipo e… accompagnato!!! Da chi?!? Da un frugoletto piccino piccino, con un faccino tondo tondo e gli occhietti vispi di suo padre… il piccolo Tommaso, l’ultimo arrivato di casa Rispo. Inutile dire che la “sfilata”, tra le due ali di platea, del babbo col passeggino è accompagnata dall’applauso festoso di tutto l’auditorium che si andava riempiendo a vista d’occhio. Una volta arrivato ai piedi del palco, si carica sù il passeggino, si siede dietro il tavolo da conferenza e, mentre spupazza il bimbo, interviene simpaticamente nelle “recite” che gli si tengono davanti agli occhi. Tra un bimbo timido e una bambina alquanto peperina, una scena ben riuscita e una “da rifare”, una risata e una battuta, una domanda (troppo bellina la bambina che, con la vocina dell’innocenza, chiede a Luca se davvero gli piace Alina, eheh!!) e una vana richiesta di anticipazioni (ovviamente irremovibile Bader, Patrizio invece s’è lasciato scappare qualcosa…”Viola si farà suora e Renato si farà donna”, sono le sue testuali parole… traetene le conclusioni che più vi sembrano logiche, hihiihhi!!), l’incontro coi tre ragazzi volge al termine nel divertimento generale e si conclude con la pregevole esecuzione dal vivo della canzone di Alina. Una parte di pomeriggio si conclude e un’altra, diversa ma altrettanto scoppiettante, si appresta a cominciare. Mentre i tre ragazzi si prodigano in autografi e fotografie per una miriade di bimbi e non, Pat affida il batuffolino alle tre mamme sedute di fianco a noi e se ne esce per una delle sue tipiche pause “cicca”. Il bimbotto nel frattempo è uno spettacolo: non solo sembra voler ballare sulle note della canzone di Alina, anche se il sonno pare doverlo vincere da un momento all’altro, ma elargisce sorrisoni a chiunque gliene riservi… con spiccata predilezione per i bambini… giustamente!!! Il trambusto di passaggio da un evento all’altro dura una mezz’oretta, durante la quale noi sorelle bruciaticce, raggiunte nel frattempo pure da papà, ci avviciniamo, con Carletto, a Patrizio che, lentamente perché continuamente fermato da un sacco di gente, si riporta verso il palco attraversando la platea. Subito il “grand’uomo” ci riconosce: ancora non so perché, ma si ricorda proprio di noi… dobbiamo veramente portato tanto scompiglio nel mondo upassino, perché, come per un po’ già sapevamo, e per un po’ avremmo scoperto di lì a poco, un sacco di persone, anche insospettabili, ci tengono bene a mente… e pare con piacere, per fortuna!! Appena mi vede con blocchetto e penna in mano, pronta per la richiesta di un autografo, mi fa: “Ma ormai l’autografo non te lo faccio più, ce ne hai abbastanza!”. Considerando che ne ho già due – in realtà sono due battaglie per iscritto: una con Cartier e una con la Cavalli, ma di questo ho già raccontato! – potrebbe pure aver ragione… ma gli faccio notare che non glielo stavo chiedendo per me, ma per una mia amica. Ho infatti scoperto con piacere che una mia collega di Master è un’accanita spettatrice upassina. Se non è lì con noi in quel momento è solo perché il suo “moroso” ha ben pensato di sfasciarsi una gamba giusto qualche giorno prima dell’evento e lei se n’è dovuta rimanere a casa ad assistere l’ “invalido”! Quando Patrizio capisce che la dedica sarebbe stata “Ad Isabella” e non “A Marta”, acconsente alla firma di buon grado! Poi papà approfitta per chiedergli come diavolo saremmo potuti entrare in possesso di una pubblicazione de “Lo Cunto de li Cunti” di G. Basile, in cui, su un cd in cui le favole vengono raccontate, Pat presta la voce proprio all’autore secentesco, in una breve introduzione ad ogni racconto: l’abbiamo ordinato in libreria ormai da quasi un anno, ma ancora non se ne hanno notizie. Rimproverandoci di non averglielo chiesto prima – nel qual caso lui stesso ce ne avrebbe portata una copia –, ci dice di cercare direttamente in internet la casa editrice, dandocene il nome. E’ stato così, acquistandoli on line, che poi finalmente siamo riusciti ad avere libro e cd: proprio un bell’acquisto… ma come dubitarne! Prima di lasciarlo in pace gli diciamo di andare il calendario upassino tutto artigianale che regalammo a Fede lo scorso Novembre e che dovrebbe essere ancora appeso nel suo ufficio: lui è protagonista di più d’un mese ovviamente! Avendo poi promesso a Fede la Gallery del pomeriggio, ci facciamo proprio una bella foto e ci guadagno l’incarico di spedire la stessa Gallery pure a lui, per il suo sito nuovo di zecca! Onorata, prometto pure quello! Ma, a parte il “Mitico”, che c’ha un fascino ovviamente tutto particolare, di cui però ormai conosco l’eccezionalità, un’altra persona a questo punto mi ha colpito davvero in modo positivo… Alberto Bader: è una di quelle figure che sta dietro, che non appare in video, ma che è fondamentale per i 25 minuti di compagnia upassina che ci si propone ogni sera. Ma, soprattutto, è davvero una persona squisita, simpaticissima e attentissima: incredibile ma vero, pure lui si ricordava di noi… probabilmente perché, oltre averci incrociato a Napoli, dà, più che spesso, un’occhiata al forum e, soprattutto, era presente al fatidico “tentennamento” milanese di Reny. Ci ha detto di averci notato subito lì n prima fila, anche perché era stato avvertito della presenza di qualche forumino nordico dalla “magica” Fede: è per questo che, sul finire dello spazio dedicato ai giovani attori, ha salutato per microfono tutti quelli del forum…quale onore, eheh! Abbiamo chiacchierato un bel po’ con lui, molto piacevolmente e di un po’ di tutto: per esempio di come la gente spesso chieda se la “crisi msitica” di Viola sia stata prevista e girata appositamente in contemporanea alla scomparsa di Giovanni Paolo II, che tanto senso di spiritualità sembra aver risvegliato. Sarà che ormai, nelel varie visite ai set, sono stata talmente indottrinata sui tempi di elaborazione delle storie upassine, quelli di loro trasfrmazione in copione e quelli di ripresa delle scene, che a me una domanda del genere non passerebbe nemmeno per l’anticamera del cervello, m in fondo non è così assurda… solo che la risposta è “certo che no!!”… l’idea della folgorazione di Viola dev’esser nata ben prima che la morte del papa si potesse immaginare come così imminente. Dopo avergli chieto di entrare anche lui a far parte della nostra gallery fotografica, lo salutiamo e lasciamo col suo augurio di andarli a trovare di nuovo a Napoli… si vede che ancora non ha capito quanto rischia a fare auguri del genere a noi bruciaticce, eheh! Comunque Alberto (e non me ne voglia se lo chiamo per nome!) è stata davvero una bella scoperta ed è una persona veramente piacevole!! Nel frattempo, Patrizio è arrivato di nuovo al palco ed è stato raggiunto dalla moglie e dall’altro pupattolo, Giordano, un po’ più cresciuto, ma ugualmente tenero e simpatico: chiediamo e otteniamo il permesso paterno per ritrarli insieme… bel quadretto, eheh!! Poi arrivano alla spicciolata gli altri ospiti della maratona di lettura che costituirà la seconda parte del pomeriggio: gli altri due upassini, un attore delle “Melevisioni”, due ragazzi di uno dei programmi per bimbi (buffo Patrizio che invita Giordano a far festa a uno di quelli che evidentemente sono i suoi, come di tanti bimbi, personaggi televisivi preferiti!) e un altro attore di “Incantesimo”… o qualcosa del genere, non sono molto ferrata in materia! E poi c’era quel buffo personaggio che è Giovanni Rana. Il programma consisteva nel loro avvicendarsi al microfono e al leggio, per rendere vivo un piccolo brano del loro libro preferito da ragazzi. I “nostri” si sono cimentati, tutti egregiamente, in ordine: Carbonelli in “Dalla Terra alla Luna”, Patrizio addirittura nell’”Eneide” (farcita di battute, eheh!) e la Tagliaferri in “Piccole Donne”… sarà che i libri a me affascinano un mondo, ma sia le loro letture che quelle degli altri sono state molto piacevoli! Dopo di che anche a loro è toccato il rito delle foto e autografi. Appena salita sul palco, insieme a un sacco di altra gente, per avere finalmente l’onore di conoscere il fortissimo Riccardo e la simpatica Marina, mentre Reny, papà e Carletto riescono a raggiungere Carbonelli, io mi imbatto di nuovo in Patrizio, che pare avermi eletto a sua fotografa “ufficiale” (hihih!): mi chiede se gli ho fatto una foto con Rana, ma io gli rispondo che da sotto non c’ho manco provato perché sarebbe venuta una ciofeca e che comunque non m’era venuto in mente. Al che lui mi chiede di seguirlo mentre va appresso a Rana che nel frattempo è sceso nella platea, per far loro una foto da mettere sul suo sito… ovviamente “obbedisco”, acchiappiamo Rana e li fotografo insieme, con Rana che faticava a capire perché Pat volesse una foto con lui, eheh… Rana dovreste conoscerlo, è un personaggio: ha fatto un sacco di soldi e li ha saputi fare dal nulla, ma è rimasto l’uomo semplice, in ogni senso, che era in origine… è buffo e simpatico… addirittura un po’ fanciullesco! Poi Pat s’è pure messo a presentarmi al signore dei tortellini… hihih! Non è venuta proprio una foto perfetta, ma insomma, come primo incarico il “mitico” si può accontentare, eheh! Poi saluto Patrizio, che si mette alla ricerca della sua famigliola nel frattempo persa di vista. A margine, però, posso notare che il comune dovrebbe pagare qualcosa al piccolo Giordano: prima ha pensato alla pulizia dei pavimenti facendo avanti e indietro sotto le prime sei file di poltrone, poi ha spolverato con un fazzoletto tutto il rialzo del palco… hihih, meglio del Folletto!!. Comunque, me ne torno sul palco alla ricerca dei miei che intanto avevano raggiunto Carbonelli… dire che pure lui è un uomo esilarante è dir poco… mentre cercava di ricostruire dove avesse sentito il nomignolo Tentenna (poi riuscendoci), mentre facevamo le foto, mentre firmava gli autografi, mentre chiacchieravamo non faceva che sparare battute a raffica… che fosse forte l’avevo capito, ma dal vivo è proprio una sagoma! M’ha perfino rivolto un’accusa falsa e tendenziosa mentre ci mettevamo in posa per la foto… sarà stata falsa e tendenziosa, ma faceva morire dal ridere… anche se è meglio che non la riporti, hihihi!!! Infine abbiamo salutato anche la signora Tagliaferri, in tenuta abbastanza sportiva e, nonostante qualcuno avesse a volte affermato il suo essere distaccata, a noi non ha fatto assolutamente quest’impressione: s’è fermata a chiacchierare, di libri, di iniziative a favore della lettura e della scrittura, ha fatto autografi e foto. Alla fine di tutto, all’uscita, abbiamo rincontrato Marina e Riccardo (o Ric, come lo chiamava la stessa Marina) che si avviavano verso l’esterno, mentre noi aspettavamo mio padre che s’era allontanato un momento. Carbonelli ci vede, mi viene incontro, mi dà la mano dandomi ironicamente del lei e dicendo questa frase sgangherata: “Signorina mi scusi per l’ EQUINOZIO di prima, ma è stata una CONGIUNTURA, che è peggio della CONGIUNTIVITE!!!”… se aveste potuto capire pure voi, come me che avevo vissuto l’ ”equinozio”, che poi era il voluto “equivoco” cui ho accennato poco sopra, pure voi vi sareste spanzati dalle risate, ahahh!! Noi ancora ci ridiamo!! Al che mi volto verso la Tagliaferri e le chiedo se, per caso, in qualche rara situazione fa anche la persona normale, ma lei, molto simpaticamente mi risponde che proprio non se ne parla, e che ora che l’hanno fatto normale ad UPAS, lui è sempre peggio, eheh!! Su questo “delirio” finale del Carbonelli si chiude il pomeriggio e si potrebbe chiudere il racconto, se non ci fosse capitato, del tutto involontariamente, di reimbatterci proprio in loro due, una mezz’oretta dopo, in Piazza Erbe… camminiamo nel senso a loro contrario e proprio mentre passiamo loro a fianco (senza l’intenzione di importunarli di nuovo) una signora li ferma, chiede se sono “quelli di Un posto al sole” e, ottenuta conferma, chiama a raccolta altre persone, una delle quali fornita di macchinetta e strappa loro una foto in piena folla… così abbiamo assistito pure a questa. Ecco, in fondo ho raccontato QUASI tutto… in realtà avrei potuto scrivere mille altri particolari, ma siete fortunati… non ho il tempo, eheh!! Ma spero che il racconto sia di vostro gradimento, che serva a far capire quante cose belle e simpatiche sono nate dal forum upassino e quanto sia meglio fuggire tutte le occasioni per rovinarlo! |