15 Luglio 2003: LE PRIME TRE “BRUCIATICCE” SUL SET UPASSINO


Diciamo che il tutto non era cominciato sotto il migliore degli auspici, nel senso che con noi sarebbe dovuto venire pure Carletto, ma che due giorni prima ha ben pensato di farsi un giretto in ospedale, cosa che ovviamente, pur non essendo nulla di grave o irrimediabile per fortuna, gli ha comunque impedito di essere dei nostri nel giorno stabilito! Venute a conoscenza dell'imprevisto, già abbiamo cominciato a metterci sul chi vive, prendendolo come un segno negativo, premonitore della nostra tipica sfiga che ci accompagna ogni volta che ci muoviamo! Invece, straordinariamente, quello è rimasta l'unica cosa storta di quella giornata, che per il resto è filata liscia come l'olio! Evidentemente la mitica dottoressa forumina Annamaria ha un influsso talmente positivo da annientare tutta la nostra sfiga, ahahaha!!

Preamboli a parte, arriviamo, io, Reny e nostra cugina Valentina, una "Bruciata" pure lei come noi, alla Stazione centrale di Napoli e sperimentiamo la metro per arrivare fin ai campi Flegrei, dove ci aspettava Annamaria... tutto a Napoli è particolare, pure la metro: alla stazione si sentiva la musica in sottofondo, più che una metro sembra, all'esterno un normale treno, ma con la disposizione interna tipica della metropolitana, e che percorre lunghi tratti sotterranei, dove però straordinariamente i telefonini prendono alla perfezione... ci siamo godute pure quella, sempre ammesso che quella sia la vera metro e che invece non si tratti di un particolare e diverso servizio di treni! Vabbè, comunque non credo ve ne possa fregar di meno!

Raggiunta Annamaria, dopo gli abbracci e i saluti di rito, la nostra perfetta tour operator ci porta a fare colazione in un elegante bar, in cui ingurgitiamo un buonissimo cornetto alla nutella, che non c'è stato verso di non farci offrire! Dopodichè comincia il meraviglioso giro di Napoli by car. Con l'aria condizionata che ci proteggeva dal caldo, comunque ventilato e non afoso come quello cui siamo abituate, che imperversava fuori, abbiamo visto Bagnoli, col suo Arenile, famoso per i concerti che vi si tengono, e l'ingresso di Città della Scienza (vi dice nulla?)! Da un bellissimo belvedere davanti all'isola di Nisida, abbiamo immortalato in foto il primo degli stupendi panorami che Napoli ci avrebbe riservato quel giorno! Poi... Posillipo, vi ridice niente?!? Beh, non penso che sia io a dover dire che lo spettacolo da lì è proprio stupendo, perchè abbiamo la fortuna che Upas ce ne regali un pezzettino per sera, con grande frequenza, ma... esserci, vederlo e "respirarlo" quel panorama, è qualcosa che si deve vivere, ma che è troppo difficile da raccontare! In mezzo a tanto splendore, ciliegina sulla torta: Annamaria accosta la macchina e ci fa scendere, notando fra sè e sè che quella che avevamo di fronte era la casa gialla che Michelangelo (il "nostro" Mickey... alias Filippo, per chi non avesse ancora capito!) le aveva suggerito di tenere come riferimento per trovare il punto del parapetto da cui affacciandosi si può vedere Villa Lauro (arialias Palazzo Palladini) E infatti...eccola lì: si vedeva giusto uno spicchio, ma si vedeva! La villa, il pensatoio, il ballatoio che dà sul mare, il blu del acqua e del cielo, uno dei rinomati pini di Napoli... oh, la foto che abbiamo scattato da lì pare proprio una cartolina!!!

Ma non è finita... di nuovo al fresco della macchina, abbiamo percorso via Caracciolo, salutato Castel dell'Ovo, il Maschio Angioino, Piazza Municipio, il palazzo reale, e ci siamo fermate per una foto che resterà nella mia storia personale, quella davanti al S. Carlo: il mio amore per il teatro e per la danza, non può che rendermi orgogliosa di aver visto, anche se solo da fuori (per il momento!!), uno dei teatri più importanti sotto entrambi i punti di vista! Poi, facendo ammissione della mia grande ignoranza, ho realizzato, che la bellissima Galleria Umberto I, da me conosciuta, sbocca proprio davanti al mitico teatro!

A questo punto lo stomaco reclamava da mangiare... ecco dunque l'elettroforno di Posillipo, con un buonissimo panino Napoletano, che altro non era che una specie di casatiello portatile... troppo buono!!! E per finire un vero caffè napoletano in tazza bollente (forse pure troppo bollente... Annamaria se l'è addirittura fatta cambiare da tanto era bollente!)! Con la pancia piena s'era fatta l'ora di caricare la cuginetta (Jenny) di Annamaria e dirigere la vettura verso... la RAI! L'appuntamento era per le tre, ma l'entusiasmo c'ha portato là già verso le due e mezza! Mentre Annamaria chiama Fede per affiderci a lei, noi ci rendiamo conto che già in sala d'attesa ci sono anche Anna, altrimenti detta Lu54, Alessandra Giordano e Pasquale! La disponibilità di Fede, ha fatto sì che al gruppetto destinato ad entrare in Rai potesse unirsi, in sostituzione dell' "infortunato" Carlo, nostra cugina Valentina, che così s'è beccata anche il tour sul set divertendosi un mondo!

Il giro comincia appena sbrigate le pratiche dei pass e superate così le sbarre d'ingresso, con le raccomandazioni di Fede: nelle sale in cui troveremo le riprese in corso si dovrà stare in rigoroso silenzio! La prima tappa è la tana della nostra moderatrice! Una piccola (stretta e nemmeno tanto lunga) stanza in cui alloggiano due scrivanie con due pc e che ha le pareti tappezzate di foto degli attori che negli anni si sono succeduti in UPAS, con ruoli più o meno rilevanti! L'attenzione di non mi ricordo chi viene catturata da una foto in particolare, che ritraeva la ragazza che interpretava la Letizia che Guido aveva conosciuto in quel di Verona. Nel tentativo di ricordarsi il cognome di quell'attrice, che di nome fa per certo Erika e che da buona veneta pure lei si ritrova uno di quei tipici cognomi nordici che finiscono per "in", Fede, circondata da ben tre “bruciaticce” in un colpo solo, ha una piccola defaillance e tenta di appioppare il nostro orribile “Brusadin” pure a lei… poi si rende conto che di “Brusadin” ce ne sono già abbastanza e non è il caso di inventarsene altri. Ma ormai l’impiccio tra i suoi neuroni è combinato e proprio non riesce a ricostruire quale sia il suo cognome effettivo, né tantomeno nessuno di noi riesce a venirle in aiuto. Così ficca il suo angelico visino in uno dei due pc, quello collegato a internet, per cercare di svelare l’arcano cercando l’attrice nell’elenco delle guest sul sito di UPAS. Ma nemmeno questa operazione ottiene il risultato sperato, in quanto Letizia ha lasciato il set da ormai troppo tempo ed è sparita anche dalle guest… insomma, dobbiamo continuare il nostro tour con questo dubbio amletico che ronza nel cervello! A tutt’oggi non sono riuscita a venirne a capo… chissà se questo mistero troverà mai soluzione!

Ma riprendiamo il giro: dubito di riuscire a ricostruire tutto per filo e per segno, sia perché il mio originale racconto è andato, ahimè, perduto e sono costretta a riscriverlo a più di due anni di distanza, sia perché, anche allora, le cose capitate erano talmente tante che riportarle tutte, e nell’esatto ordine cronologico, s’era dimostrata un’impresa troppo ardua per il mio cervellino. Comunque proviamo.

La prima sensazione che ci prende, cominciando ad addentrarci per i vari corridoi, salendo e scendendo scale, girando a destra e poi a sinistra è che… se mai Fede, per farci uno scherzo, decidesse di mollarci in un punto qualsiasi, noi mai saremmo in grado di ritrovare l’uscita: la Rai di Napoli non è un edificio, ma è un vero è proprio labirinto. Comunque, seguendo la nostra perfetta “cicerona”, iniziamo il tour proprio da dove ha inizio ogni puntata di UPAS: il reparto scrittura. Qui la concentrazione è sempre al massimo e Fede ci prega di non fare confusione anche se non siamo in studio. Quando arriviamo però la porta del covo degli scrittori è aperta e così ne approfittiamo per infilare il naso (anche il mio bello lungo, eheh!) pure lì dentro, nei pressi di quella tavolona intorno alla quale si decidono i destini di tutti i personaggi upassini. Sul fondo c’è pure la lavagna su cui s’appuntano tutti i più futuri sviluppi delle storie, ma, sarà perché io le anticipazioni a troppo lungo termine le detesto, o sarà perché, più semplicemente, sono abbastanza orba di natura, io non l’ho manco notata. Dopo essere stati istruiti da Fede su quanto sia difficile, lungo e arduo il compito di quei signori, lasciamo in pace gli scrittori al loro duro lavoro e, sempre attenti alle parole della moderatrice, passiamo dalle stanze limitrofe imparando quali fasi ulteriori le storie scritte dagli autori debbano poi attraversare prima di diventare episodi e copioni: veniamo a conoscenza dei mille controlli che devono superare, delle ricerche che richiedono e tutto il resto… e incontriamo pure tutti coloro che, a queste fasi, meno note ma non per questo meno importanti, lavorano con dedizione.

Passando poi di corridoi in corridoi e di stanze in stanze, facciamo anche un sacco di altri incontri interessanti. Il primo è con quel peperino di Ilenia… trooooppo forte e spontanea!! Talmente spontanea che le esce una piccola, ma divertentissima gaffe: vedendo Fede, ma non facendo caso a tutto il numero di persone che la circondava (quello era ancora uno dei primissimi tour sul set… non c’era ancora la bella “consuetudine” che poi s’è instaurata!), le chiede se ha trovato “qualche anima pia per il forum”. Ovviamente si riferisce agli incontri on line (che a quei bei tempi erano settimanali!) che Fede organizza tra i frequentatori del forum di UPAS e un attore upassino a turno: evidentemente, essendo ormai Luglio inoltrato, essendo il 2003 (anno in cui il caldo è dir poco allucinante!) ed essendo i pc nella stanzetta di Fede, la quale, “allergica” all’aria condizionata, ha fatto chiudere qualsiasi sistema di refrigerio, di attori bramosi di mettersi un’ora in quel fornetto crematorio non se ne trovano proprio tanti… e Ilenia è spesso una delle “vittime” preferite di Fede. Quando, però, Fede, per ricambiare simpaticamente la frecciatina, le fa notare che tutta l’orda di gente al suo seguito sono forumini e che, pertanto, ha appena fatto la più solenne gaffe che potesse fare, Ile si mette a ridere divertita… e con lei tutti noi! Peccato che la bella bimba sia in piena preparazione delle scene che deve girare di lì a poco, in compagnia di Luciano Nozzolillo, suo coach. Qui apprendiamo l’importante funzione dei coach, che aiutano gli attori a preparare le scene e a tenere le fila di quello che vanno girando, dato che le riprese non avvengo nell’esatto ordine cronologico in cui poi le scene saranno montate. Ma quel signore, agli occhi di quegli upassini, tra noi, di più vecchia data, riporta alla mente anche un passato personaggio che prese parte alle complesse vicende relative al dottor De Santis e a sua moglie: v’è infatti qualcuno tra noi che lo riconosce subito come “l’assassino di Jasmine”…o qualcosa del genere. Se ho scritto una scemenza me ne scuso, ma quei tempi, purtroppo, me li sono persi! Dato comunque il delicato momento in cui abbiamo sorpreso Ilenia, e la fretta con cui stanno studiando la scena, la cui registrazione è ormai davvero imminente, non ci sembra il caso di metterci ad importunarla con autografi e foto…la salutiamo soltanto, divertiti, tutti e lei per prima, dalla sua gaffe, e giriamo i tacchi verso altri corridoi e stanzette.

E’ proprio in uno di questi intricati corridoi, mentre Fede ci parla indottrinandoci ben bene su tutti i segreti della lavorazione upassina, che ci imbattiamo in altri due soggetti mica male. Il primo è un signore dai capelli scuri che s’avanza verso di noi con la testa bassa e gli occhi ficcati nel cellulare, sui cui smanetta qualche sms. Fede lo sorprende con un saluto squillante e lui torna sulla terra di botto, con un sobbalzo quasi di spavento! Al che a me esce d’instinto da dirgli: “E mamma mia… ho capito che Michele c’ha paura di tutto, ma mo’… pure tu… mi pare eccessivo!”. E’ infatti quello il periodo in cui andavano in video le puntate in cui Michele subiva tutte le paure frutto dell’accoltellamento subito! E lui, per tutta risposta, mi fa: “Ma io non ho paura di tutto… solo di Fede!”. Ci vuole qualche secondo per smettere di ridere, prima che qualcuno gli chieda foto e autografi. Noi l’autografo già l’abbiamo, perciò ci limitiamo alla foto… anche se in realtà avevamo già pure quella! Ma una in più non fa male, no?!?

Ma l’incontro più fondamentale è quello che andiamo a fare subito dopo. La “Cavallimania” di Reny è ormai nota, perciò lei continuava a girare da quelle parti con in testa un pensiero dominante: “Chissà se la becco?!!”. Ecco perché, quando mi vedo M. Giulia sfilare davanti, diretta verso la zona trucco e parrucco, vengo assalita da un dubbio atroce: la fermo, facendo violenza alla mia solita ritrosia, e chiamo mia sorella (che chissà perché in quel momento sta invece guardando dalla parte più sbagliata che rientra nel suo campo visivo!!) o la lascio sparire inghiottita dal lungo corridoio per poi subire le violenze fisiche di Reny, quando saprà che l’avevo avvistata?!? Ma per fortuna ci pensa la signora stessa a trarmi d’impaccio: passandomi accanto con una fretta dettata dal ritardo sui tempi di convocazione, deve notare qualcosa di conosciuto nella mia brutta faccia, perché, appena dopo avermi superato, si ferma, si gira e mi guarda. Al che non posso trattenermi dal lanciarle un ciao, a cui lei risponde con un “e voi che ci fate qui?!?”. Mentre chiamo Reny, le spiego che siamo venute a trovarli per una specie di tour. Poi mi viene da chiederle come caspita faccia a ricordarsi di noi e lei asserisce (e avremo poi modo di verificarlo anche in futuro!) che difficilmente dimentica certe persone, che all’inizio pensava d’avermi già visto perché lavorassi in Rai, ma d’aver poi ricostruito le cose nel modo giusto… beh, praticamente un genio, dato che allora c’aveva visto soltanto una volta!! Si vede che… facciamo impressione, hihihi!!! Comunque, tutta la combriccola approfitta che Marina Giulia si sia fermata, e lei, nonostante la fretta e la tenuta da mare (da dove da poco era salita!), si dà a foto e autografi! Peccato che, con mia cugina lì presente, non mi sia venuto in mente di raccontarle la storia del loro “tumultuoso” incontro a teatro – quello dell’ormai famosa “mamma di Viola” - … avrei voluto vedere la sua faccia, eheh! Salutiamo la Cavalli, ma la rincontriamo pochissimo dopo quasi pronta a sedersi sulla sedia del trucco. Qui, mentre la sua truccatrice si presenta a noi come “quella che fa di tutto per imbruttirla senza riuscirci!”, lei sta velocemente ripassando in mente quali scene l’aspettano per il pomeriggio, lasciandoci capire che girerà sia con Ilenia che con Patrizio… peccato che di lui non vedremo traccia (per questa visita!!!), ma mi pare che le cose ci stiano già andando alla grande!

Dopo cotanti incontri, camminando camminando, infiliamo la testa dentro un’altra stanza grande, con un tavolone lungo lungo, intorno al quale stanno sedute due persone, una delle quali di nostra “crudele” conoscenza… Nina Soldano! Subito Fede le si fa incontro per un saluto e lei risponde rivolgendone uno pure a noi! Alla moderatrice, poi, che l’apostrofa come “la cattiva dei cattivi”, lei ribatte con un “ma non sono cattiva, è che mi disegnano così!”. Risata generale! Anche qui salutiamo senza troppo interrompere le attività e ripartiamo alla volta di altre scoperte. Passiamo dal montaggio, dalla regia e poi dall’audio… solo qui troviamo qualcuno all’opera… di là sono invece tutti in pausa caffè. Vedere quanto sia complicato gestire l’audio anche di una sola scena (in lavorazione è quella in cui compariva Angelica, la figlia di Pasquale - quello interpretato da Walter Nudo che fece girare la testa ad Assunta – Dolly e il povero Guido!) ci fa capire come la complessità di UPAS va ben oltre l’immaginabile! E’ un lavoro certosino, che i tecnici sono costretti a fare in tempi serratissimi… tutto ancora più difficile!

Purtroppo, e abbastanza logicamente, la pausa caffè coinvolge anche gli studi: quando arriviamo noi non troviamo nessuna scena in registrazione, ma… l’effetto di passeggiare tra quelle “case”, di vedere il caffè Vulcano tutto raggomitolato su se stesso in un angolo, di trovarsi davanti ad una mobilia sconosciuta che poi scopriremo essere quella della casa di vacanza di Ele (dove lei scoprirà la sordità del figlio, ricordate?!?), di infilarsi nella cucina Giordano per riuscire a farsi una foto, di vedere la Tentenna dare i numeri perché “assolutamente mi devo fare una foto sul letto e sul divano Bruni”, di cercare di limitarla altrimenti si sarebbe fotografato pure il pavimento degli studi (c’ha una fissa con le foto, di qualsiasi cosa… gira con la macchinetta perennemente al collo, figuratevela là dentro!!)… è comunque un’effetto buffo, strano e piacevole. La prima volta le cose che ti colpiscono sono delle scemenze, del tipo: mentre casa Bruni te la sei sempre immaginata ad un piano superiore rispetto a casa Giordano, in realtà il divano di Ornella guarda dritto in faccia alla cucina Jourdan… o poco ci manca! E pure la guardiola non è che disti poi molto! Razionalmente ci puoi arrivare che le cose siano così, ma quando le vedi lì una di fianco all’altra ti viene da sorridere!

Mentre ci aggiriamo tra i set facciamo un altro incontro: un Raffaello Balzo che, rigirandosi il copione fra le mani con l’intento di ripassare la parte, aspetta, sdraiato sul divano di Ornella, Ilenia per la scena che devono girare insieme. Qui qualcuno si dà a fare qualche foto… mentre io e la Tentenna ci ritroviamo a litigare col rullino nuovo che non vuole entrare nella macchinetta! Dopo di che lo lasciamo (Raffaello… non il rullino!!) alle prese con la ricerca del copione (anche se a tutt’oggi non riesco a capire come possa averlo perso nel giro di pochi minuti e pochi metri!) e ci riavviamo verso l’ufficio di Fede per riprenderci le nostre cosucce e portarci di nuovo all’uscita.
Ma nessuno s’illuda perché il racconto non finisce qui.

Prima di uscire facciamo un salto al bar e lì ci scappa una bella foto di gruppo. Dopo di che ci imbattiamo nuovamente nelle malefiche sbarre d’ingresso, che fanno sempre troppi capricci. E’ qui che però facciamo due nuovi incontri in un colpo solo: alle prese con le stesse sbarre e pure loro in uscita ci sono infatti anche Serena Rossi (allora ancora minorenne e accompagnata dal papà!) e Rosaria De Cicco, allora coach degli attori Upassini! Entrambe si prestano a fare delle foto una volta superata la barriera. Mentre qualcuno le dice che essere stati lì è stato molto emozionante, Serena prende la palla al balzo e, tra sé e sé, canticchia qualche parola di “Emozioni”… c’ha una voce “esagerata” pure quando canticchia!!! Faccio un paio di foto alla Tentenna con lei, quando poi arriva il turno di Rosaria: noi ce l’abbiamo già ben presente perché l’abbiamo già vista in parecchi film, perciò le chiediamo di poter fare una foto anche con lei. Lei acconsente di buon grado e si posiziona tra Reny e un’altra ragazza (Alessandra), dritta davanti al mio obiettivo. L’inquadratura è perfetta, schiaccio il tastino e… non parte il flash. La macchinetta è ancora di quelle a rullino, non ha la possibilità di vedere subito se la foto è uscita decentemente, perciò le chiediamo di poterne fare un’altra per sicurezza e la facciamo. Risultato (che vedremo solo giorni dopo a casa!): la prima è uscita scura che più scura non si può, ma senza flash era preventivabile! La seconda, dove invece il flash ha funzionato alla perfezione… era invece meglio se non avesse funzionato: non si sa bene quale delle tre ritratte sia venuta peggio, eheh!!

Qua si conclude, coi saluti, i baci e gli abbracci finali, il nostro primo tour sul set upassino: senza aver ammirato nessuna scena in registrazione, ma con la contentezza d’aver fatto un’esperienza che allora credevamo unica… chi se lo immaginava che da quelle parti ci saremmo tornate dopo nemmeno troppo tempo e… avremmo portato ancor maggior scompiglio!!