Mi sa che prima di cominciare a raccontare di quella che è stata
una delle più belle avventure della mia vita (forse seconda solo
alla nascita di mia sorella) devo farvi una premessa... piccola piccola
ma ve ll’aggi’ a fa’!
Tutto è cominciato una sera di fine dicembre. Io e mia sorella
eravamo a casa a giocare al computer quando le nostre menti malsane
partorirono un’idea: ci venne in mente di mandare un’email
a qualcuno degli attori di Upas, ma così solo per giocare! Una
di queste email però era più seria delle altre, era solo
da parte mia e la indirizzai a Pat per chiedergli se potevo fare uno
stage negli studi di produzione Rai, ovviamente per conto dell’università,
perché ero interessata al meccanismo produttivo di Upas e perché
mi avrebbe fatto piacere conoscere lui! Poi io e Gabry (la mia sorellina
per chi non lo sapesse) spegnemmo il pc scherzando e commentando quello
che avevamo appena scritto e tornammo a studiare…almeno per me
quello era periodo di esami! Passato poco meno di un mese (all’epoca
non avevo ancora il mio pc e la posta arrivava su quello che solitamente
ora usa mio papà), mentre ero in cucina ad aiutare a preparare
la cena, mio papà scende in taverna a scaricare la posta e dopo
pochi minuti lo sento chiamare a gran voce la sottoscritta perché
era arrivata per me un’email particolare: “Ti ha scritto
Raffaele!”. Se non ricordo male sono scesa le scale facendo più
di 2 gradini per volta tanto che non stavo più nella pelle. Sinceramente
mi ero dimenticata del passato elettronico di quella famosa sera di
dicembre ma nel sentire quelle quattro paroline magiche mi ritornò
tutto improvvisamente in mente! Pat mi ringraziava per il mio affetto
e mi suggeriva, premettendo che non c’era nessun problema, di
chiamare Raffaella della redazione per comunicarle dello stage. Mi sembrava
già allora che tutto quello NON stesse succedendo, non a me,
era solo uno degli scherzi della mia fervida immaginazione! Ma invece
no, era tutto vero, l’email era lì davanti ai miei occhi
increduli e continuava a rimanere lì nonostante il trascorrere
dei minuti!
Non so come feci ad addormentarmi quella sera, non riuscivo a smettere
di pensare a quando avrei dovuto fare quella telefonata che mi spaventava
tanto! La mattina dopo mi misi davanti a un pezzo di carta e presi a
scrivere quello che avrei dovuto dire al telefono cercando di essere
convincente ma non assillante, sperando di non far trasparire dalla
voce la mia agitazione! Dopo passai alla seconda fase, ovvero ripetere
tutto con calma, senza esagerare l’avrò ripetuto una ventina
di volte! Ovviamente quando poi passai alla terza fase, ovvero la telefonata
vera e propria, non dissi assolutamente niente di quello che avevo scritto
o, almeno, non in quell’ordine e non con quelle esatte parole!
Quella giornata fu dedicata solo ed esclusivamente a Napoli e ad Upas
perché nel mio cervellino non riusciva a trovar posto assolutamente
nient’altro! Comunque Raffaella fu carinissima, mi disse che potevo
fare lo stage nonostante fossi ancora al primo anno e che potevo decidere
io la lunghezza della permanenza, da un minimo di 1 giorno a un massimo
di 3 mesi. Così mi sono fiondata in università, all'ufficio
stage e ho chiesto come dovevo procedere. Lì mi hanno dato dei
moduli da compilare e altri da mandare via fax alla Grundy in modo da
stabilire un contatto università/sede dello stage. Continuavo
a pensare che fosse tutto un sogno!
E qui inizia il racconto della mia prima giornata, anzi del mio primo
pomeriggio, a Napoli! Secondo accordi avrei cominciato lo stage il 1°
marzo quindi, poiché non mancava molto, mi ero preoccupata subito
di mandare tutti i moduli necessari in Rai. Evidentemente però
il fax tirò qualche brutto scherzo tanto che mi chiamarono dalla
Grundy per chiedermi se potevo andare di persona a portare quello che
serviva perché via fax non era leggibile niente! E così
quel 18 febbraio io in Rai ci sono stata!
Sono arrivata verso le 15:30 davanti al cancello, ero l’agitazione
fatta persona e i capelli (dettaglio per me fondamentale) stavano malissimo,
o almeno in quel momento me li sentivo proprio brutti! Il cuore andava
a 1000 all’ora e vi giuro che SI VEDEVA che ero nervosa! Dopo
aver varcato l’ingresso con il mio primo pass mi diressi verso
un essere X che stava lì vicino per chiedergli dove potevo trovare
la redazione di Upas…cercai di apparire il più calma possibile
ma niente da fare! Il tipo mi diede indicazioni per quanto la redazione
non è che fosse poi così distante da dove mi trovavo!
Ma da qui a quando approdai finalmente in redazione chiesi almeno altre
3 volte perché mi sembrava di stare in un labirinto…e poi
che cavolo, c’erano mille cose che mi distraevano! Tenere in mente
anche poche informazioni in quel momento non era cosa facile! Tra le
distrazioni c’era per esempio una sfilza di fotografie appese
nel corridoio (come qualcuno di voi saprà), come non guardarle?
E poi ad un certo punto mi bloccai ad un “bivio” e non per
il bivio in sé ma perché mi trovavo proprio di fronte
alla stanza degli attori, la porta era aperta e dentro c’era Alberto
Rossi! Non era il primo attore che vedevo, la prima era stata Almerica
di sfuggita mentre chiedevo informazioni al tipo all’ingresso,
ma non sono riuscita a focalizzarla bene! Ma Alberto mi ha fatto un
effetto, ihihihih…e non era per niente uno dei miei preferiti!
Siccome però mi vide lì impalata mi chiese se avessi bisogno
di qualcosa e così ne approfittai per chiedere ulteriormente
a lui della redazione…immaginate la bella figura che feci quando
mi indicò che era proprio la porta accanto!
Entrata in redazione mi dissero che Raffaella sarebbe arrivata di lì
a poco e mi chiesero se potevo aspettarla lì. Niente di più
piacevole per me fu osservare al millimetro ogni angolo e parete…mi
ricordo che mi affascinarono soprattutto la bacheca con la rassegna
stampa e le cassettine con la posta per gli attori…anche se, mentre
procedevo col mio giro di perlustrazione, mi sembrava di essere un tantinello
osservata! Raffaella arrivò una decina di minuti dopo per accompagnarmi
in amministrazione per la compilazione dei moduli e qualche firma! Non
so quanto tempo mi fecero aspettare prima che fu tutto pronto ma credo
passò circa un’oretta…e nell’attesa ebbi anche
il tempo di veder entrare Davide Devenuto, che pezzettino! Ha una faccia
da schiaffi ma è veramente caruccio, ihihih! Ovviamente, siccome
era il periodo della pubblicità dei Baci Perugina, non mancò
chi fece buon uso di prese in giro contro il poveretto che a malincuore
cercava di rispondere per le rime! Mentre la mia attenzione era concentrata
sul fanciullo mi riportarono i documenti finalmente pronti e io feci
per salutare e andarmene quando Stefano, uno dei cassieri, mi chiese
se avessi voglia di fare un giro in studio per vedere girare qualche
scena! “E me lo chiedi anche?”...non l’ho detto ma
l’ho pensato! Ero sempre più convinta che tutto ciò
in realtà non stesse succedendo!
Dopo 3 piani di scale fatte a piedi (grazie mamma per avermi convinto
a non mettere i tacchi!), incontrando Ilenia e Raffaello Balzo che mi
sembravano irreali come tutto il resto, approdai sul set! Stefano mi
accompagnò davanti al salotto dei Bruni e lì mi lasciò
(“non mi lasciare, non mi lasciare!…io non so se sono capace
di stare in uno studio televisivo, mi guardano tutti!”…scusate
se vi riporto anche i pensieri che in quel momento sbattevano violentemente
contro le piccole pareti della mia testolina!). Mi fecero sedere su
un’enorme poltrona arancione mentre gli attori in studio, ovvero
Pat, MG, Ilenia e Davide, si preparavano per provare la scena! Inizialmente
MG aveva il copione in mano (il primo che vedevo in vita mia!) e gli
buttava un occhio mentre contemporaneamente (forse con l’altro)
osservava nella penombra sperando di vedere arrivare Ilenia. Almeno
deduco che fosse così dall’urlo “Ileniaaaa muovitiiii!”
che a un certo puntò le lanciò! Riuscii a malapena vedere
l’inizio delle prove e a sbirciare la camera di Viola, che mi
è sempre piaciuta un sacco, prima dell’arrivo di Raffaella
che, sempre molto rigorosa, mi chiese di seguirla di nuovo in redazione
perché non ero ancora assicurata contro gli incidenti sul posto
di lavoro. Io con un sorriso ovviamente le dissi di sì ma in
realtà l’avrei volentieri strozzata! Riuscii a vedere anche
l’atrio con la guardiola di Raf e la culla del piccolo Patrizio!
A quel punto in teoria potevo anche andar via ma Raffaella (forse è
stato grazie a questo che poi tornai a rivolgerle la parola…no
scherzo, Raffaella è una persona dolcissima!) mi disse che se
volevo sarei potuta restare in redazione fino alle 19. Lei tornò
in studio e mi lasciò con Anna, l’assistente delle segretarie
di produzione, che mi mise subito a mio agio offrendomi un bicchiere
d’acqua e presentandomi le ragazze che lavorano lì! Poi
però – argh – mi chiese chi avessi visto in studio
e io le risposi con NOME E COGNOME tutti gli attori che c’erano
e poi per concludere, tanto perché non sapevo cosa dire, mi venne
la brillante idea di aggiungere “…stavano girando una scena!”
…ma va?!?! che pirla, ma si potrà? Dopo lei mi sorrise
ma io sarei voluta sprofondare per non riemergere mai più! Mi
mostrò il monitor dove potevo vedere la scena che stavano girando
in studio e un mobiletto con le cartoline degli attori da cui ne presi
qualcuna da portare a mia sorella. Poi chiacchierammo un po’,
tanto per conoscerci.
Da quella posizione riuscivo
a vedere perfettamente la porta d’ingresso sopra le scalette della
redazione e quindi non mi sfuggì né l’ingresso di
Valentina né quello di Ilenia, Pat, MG e Raffaello che scaglionati
entrarono dopo di lei. Volevo farmi fare qualche autografo ma Valentina,
così com’era entrata col cellulare incollato all’orecchio,
uscì senza darmi la possibilità di chiederglielo…anche
perché a dirla tutta avevo una vergogna e una paura di dar fastidio
che non immaginate (o forse sì)! Quando entrò Ilenia,
col suo solito sorriso a 32 denti, ho subito pensato che fosse esattamente
la stessa persona che ero abituata a vedere in tv, ma proprio uguale
uguale come modo di parlare, di muoversi, di tutto! Appena si avvicinò
ad Anna si salutarono e…zac: il momento è catartico…scatta
l’autografo!...così glielo chiesi e lei fu carinissima
a scriverlo e a dedicarlo a mia sorella! Dopo fu la volta di Pat che
mi colpì per l’affetto con cui abbracciò Ilenia
e per le battute che pure fuori scena continuava a fare! MG sinceramente
mi lasciò un po’ spiazzata, entrò arrabbiatissima
litigando al telefono riguardo all’acquisto di una casa, l’autografo
me lo fece anche lei ma forse il suo non era un momento particolarmente
catartico! Il momento clou del pomeriggio è stato però
l’arrivo di Claudia, lei invece mi è sembrata diversa da
come me l’aspettavo; pensavo fosse più alta, più
tondolotta e più seria! Invece è magrissima, molto molto
carina (questo me l’aspettavo) e molto alla mano! Entrò
con un pacchetto di crackers in mano e due infilati nelle tasche posteriori
del jeans, uno per tasca! Andò verso la bacheca con la rassegna
stampa e io la raggiunsi armata di penna e cartolina, chiedendole: “Ciao,
mi faresti un autografo?...per mia sorella!”. Lei mi prese di
mano la penna e la cartolina e prima di scrivere mi chiese “Gabriella?”.
Io la guardai e dissi “Ma come fai a saperlo?”. Lei aspettò
5 secondi prima di rispondermi come per metabolizzare quello che avevo
detto e poi “Me l’hai appena detto tu!”. “No,
io ti ho detto se puoi farmi un autografo per MIA SORELLA! Scoppiò
a ridere ma così di gusto che era da fotografare…quando
riuscì a parlare mi disse di aver capito Gabriella al posto di
sorella e, tutto sommato, ci aveva azzeccato in pieno!
Beh, il mio primo pomeriggio in Rai termina qui! A fatica, perché
quel posto è troppo affascinante, riuscii a portarmi fuori di
lì salutando Anna e ringraziandola della disponibilità
e della simpatia che mi aveva regalato durante quelle intense ore! Credo
che mio papà nel vedermi uscire tirò un sospiro di sollievo,
poverino non ne poteva veramente più di aspettare là fuori
al freddo e al gelo! Ma anche lui fu abbastanza fortunato perché
riuscì a vedere Cartier e Pat (i racconti si riallacciano!),
Claudia e Antonio Acampora!
Quella sera a letto pensavo a quello che nel corso di una sola giornata
mi era successo, quello che avevo visto e soprattutto CHI avevo conosciuto…se
qualcuno mi avesse detto solo un mese prima che sarei stata lì
non ci avrei creduto! Mi sentivo così felice e strana che è
difficile persino raccontarlo…ma qualcuno di voi immagino che
sappia come mi sentissi!