PARLANDO DI CINEMA...

1. La soap è costruita su di te e a teatro (ti ho visto) ti cali perfettamente nel personaggio e ne sei gratificato dal calore del pubblico. Facendo cinema cosa provi dentro, dovendo essere personaggio senza una platea che respira con te? (Annamaria, Napoli)

Patrizio:
Il cinema appaga pienamente il mio modo di essere attore, vivo set e situazione realisticamente giocando ad essere altro totalmente.


2. Dici che il cinema di oggi non è quello dei tuoi sogni….come lo vorresti? (*)

Patrizio:
Che osi con la fantasia, con le immagini che vada oltre le parole.

3. Ho visto di recente “Ricomincio da tre”, in cui recitavi con Massimo Troisi: che ricordo hai di quell’esperienza? Ci puoi raccontare qualche aneddoto divertente? (Erica, Bergamo)

Patrizio:
Massimo mi incontrò e mi chiese se ero libero il giorno dopo di andare a trovarlo sul set…feci Patrizio, giocammo e poi il film definitivo ebbe poco delle nostre partecipazioni perché giustamente fu dato spazio a Massimo e Lello. Pensate che la produzione rimonto e girò di nuovo il film dopo il terremoto perché non credeva che il film potesse essere accettato: troppe parole, molte incomprensibili. Ma non fu così. Peccato Massimo avrebbe avuto ancora molto da darci.


4. Dei vari ruoli in cui ti sei cimentato al cinema, quali senti più vicini e quali più lontani? (Imma, prov. di Napoli)

Patrizio:
Quelli più lontani sono quelli che mi costringono ad inventare una vita nuova e sono quelli che da artista amo di più.


5. Quale scena che hai interpretato ti ha colpito di più e perché? (Imma, prov. di Napoli).

Patrizio:
La vita degli altri, la scena che potete vedere nel sito: Perché dovevo fare un camorrista e scelsi di farlo volgare mentalmente…

6. La scelta di un copione è una cosa tutta tua personale o chiedi consiglio alla famiglia, agli amici…? (Imma, prov. di Napoli)

Patrizio:
Ne parlo molto con mia moglie e i miei amici, ma poi faccio decidere al mio stomaco…


7. Nella tua carriera ti sei mai ispirato ad un idolo del cinema, a qualcuno che ammiri o a cui vorresti somigliare? (Immarella, Napoli)

Patrizio:
Non direttamente, ma vivendo “da fan” metabolizzo i miei idoli e al momento giusto vengono fuori.

8. C’è un regista cinematografico del passato (italiano o straniero) con cui ti sarebbe particolarmente piaciuto lavorare? (*)

Patrizio:
Leone, Kubrik, De sica.


9. Se dovessi girare una pellicola con Salemme o Paolantoni, cosa ti piacerebbe fare: un film comico, di riflessione o che abbia entrambe le sfumature ? (Imma, prov. di Napoli)

Patrizio:
Entrambe le sfumature.

10. Se dovessi prestare la tua voce ad un attore straniero, chi ti piacerebbe doppiare? (*)

P:
Russell Crowe, Matt Damon, Gorge Clooney…


11. Quali sono, in generale, i tuoi film preferiti? (*)

Patrizio:
Quelli che mi fanno sognare… Tornatore, Coppola, Tarantino, Bertolucci…

12. Perché tanti bei film italiani che vengono prodotti, restano poi senza una vera distribuzione? Per esempio: come si possono vedere “Masaniello” e, soprattutto, “Il Natale rubato”? (*)

Patrizio:
Perché paghiamo il protagonismo della volgarità che la fa da padrona… Chi osa fare storie di un certo tipo la paga non incontrando il favore di un pubblico mal educato. Il Natale lo trovi in cassetta, Masaniello non uscirà mai…

Vi voglio bene
Patrizio Rispo


* intervista a cura di Marta Pennina, Verona