Treporti, Chiesa della Ss. Trinità

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Testo di Paolo Zerbini 

Cenni storici 

            La chiesa della SS. Trinità venne edificata immediatamente dopo il 1518 su licenza concessa agli eredi del cittadino veneziano Pietro De Stefanis dall’allora vescovo di Torcello Girolamo Porzia.

            L’edificio inizialmente si presentava  a pianta rettangolare orientata con asse est-ovest: l’altare maggiore era  situato ad est, ove ancor oggi si erge un arco trionfale, e il portale invece ad ovest.

            Successivamente l’edificio subì molteplici trasformazioni, dapprima  negli anni 1666-1684, poi  nel 1763, anno in cui la struttura fu ampliata dal parroco Gian Francesco Cellini come testimonia un’iscrizione collocata all’interno nella chiesa.

Nel 1864 Giovanni Battista Grasselli contribuì ad ingrandire il presbiterio ed eresse, sul lato sinistro dell’abside, una cappella di famiglia, che ospita una tela raffigurante San Giovanni Battista e sant’Anna, opera di Sebastiano Santi, datata 1850.

            Con l’intervento di ampliamento effettuato nel 1913 dal parroco don Erminio Machatzek,  la pianta della chiesa assunse la forma a croce latina.

            Nel 1956 don Albino Tenderini modificò ulteriormente l’edificio, realizzando le due navate laterali completando  la facciata con il portale, i rosoni e i cornicioni in marmo bianchi e rosa.

            Attigui alla chiesa si trovano i due campanili, uno  del secolo XVII  e l’altro fatto costruire da don Emilio Manzoni nell'anno 1932 alto circa 35 metri.           

Interno 

            L'interno della chiesa, a tre navate, pur frutto di aggiunte e modifiche succedutesi nel tempo, presenta una linea armoniosa, grazie anche alle capriate in legno a vista della copertura, che convergono verso l'abside ove si trova l'altare maggiore interamente in marmo sovrastato  dalla pala della SS. Trinità di un pittore veneto del XIX secolo; lateralmente si trovano due tele, raffiguranti l'Ultima Cena e La santa Convocazione, del pittore Francesco Enzo

Altri quattro altari marmorei abbelliscono l'interno della chiesa:

l'altare di San Rocco, posto a  destra dell'altare maggiore ove si apriva originariamente il portone d'entrata, eretto tra il 1684 e il 1698,  simile nella struttura e nelle decorazioni all’altare  della Madonna; la pala raffigurante San Rocco é opera di un pittore veneziano del XVIII secolo; sopra l’altare é posta la statua di santa Filomena, tradizionalmente onorata come patrona di Treporti;

l'altare della Madonna,  a sinistra dell'altare maggiore,  inserito in un piccola conca absidale, e composto da una mensa chiusa con un paliotto in marmo policromo; sopra di esso è posta una scultura in legno, Madonna con il bambin Gesù, dell’artista Valentino Besarel;

gli altari di San Antonio e di San Valentino, anch’essi realizzati tra gli anni 1684 e il 1698, sono stati collocati nell’anno 1962 nelle navate laterali uno di fronte all’altro. Entrambi sono costituiti da una mensa e da un paliotto in marmo policromo e da due pale: San Giuseppe con il Bimbo ed i santi Gonzaga, Valentino e Filomena, opera di Pietro Locatello (1885), l’altra raffigurante Sant’Antonio nell’atto di accogliere il Bambino, opera di pittore ignoto;

Lungo le pareti delle navate sono situate alcune tele recenti del pittore veneziano Giuseppe Zennaro: Madonna Nera,  San Giovanni e San Marco nella navata laterale destra, tele circolari raffiguranti   Gli apostoli, nella navata centrale; San Luca e San Matteo, nella navata laterale sinistra.

Il battistero ricavato nella navata laterale, a sinistra entrando dal portone principale, è adornato da una pala raffigurante Il battesimo di Cristo, sempre di Giuseppe Zennaro.

L’organo a canne risalente al 1890 è collocato nel soppalco del coro sistemato sopra  all'entrata.