Chiesa della SS. Trinità di Treporti Cappella Grasselli
Giuseppe Grasselli, ricco borghese veneziano con vaste proprietà terriere nell’isola di S. Erasmo, a Punta Sabbioni (suo il terreno su cui venne ampliato il ridotto, poi forte, Treporti negli anni 1845-51) e anche in Treporti, deteneva il diritto di presentare il parroco di quella comunità che poi veniva formalmente eletto dai capifamiglia e, infine, confermato dal patriarca.
E’ proprio al patriarca Giuseppe Luigi Trevisanato il Grasselli inviava la richiesta, in data 8 marzo 1864, per poter <<rizzare dalle fondamenta>>, su un fondo che deteneva in proprietà in continuità alla chiesa, una cappella <<praticandovi opportuna apertura nel lato meridionale [della chiesa]>>. Alla domanda, il Grasselli allegava anche <<il relativo tipo>>.
La risposta favorevole del patriarca alla costruzione della cappella, dedicata ai santi Giovanni Battista ed Anna, non tardò, essendo datata 22 marzo. Il parere era vincolato al preventivo ottenimento delle autorizzazioni della Commissione all’ornato, alla disposizione di un legato che ne permettesse l’officiatura in perpetuo e alla raccomandazione che <<l’apertura praticata nella chiesa per l’ingresso nella cappella sia munita di un rastrello, da potersi chiudere, e togliere quindi il pericolo, che durante le funzioni possa entro la cappella stessa venir commessa qualche irriverenza o profanazione>>.
Alla missiva patriarcale risultava anche allegato <<l’abbozzo del tipo>>, che quindi tornava al Grasselli e del quale – al momento – s’è persa ogni traccia. La cappella doveva custodire le spoglie della moglie del Grasselli, Anna Cellini morta da qualche mese e tumulata nel cimitero comunale di S. Michele; la traslazione veniva autorizzata il 28 luglio seguente dalla Delegazione provinciale di Venezia a patto che fosse stato costituita la rendita per l’officiatura della cappella.
Il 26 maggio 1865, a poco meno di un anno di distanza dall’avvio delle procedure per realizzare l’opera, il patriarca, in considerazione che la costruzione era pressoché giunta al termine, autorizzava il parroco a procedere alla benedizione del sacello, richiedendo che gli venisse poi trasmessa una dichiarazione ufficiale dell’avvenuta cerimonia.
Le spoglie della moglie del Grasselli venivano traslate poi nella cappella il 14 settembre 1868, sostanziandosi così il desiderio iniziale del benefattore le cui spoglie trovavano riposo, in quel medesimo luogo, nel 1871.
Già dieci anni dopo, nel 1881, occorreva tuttavia mettere mano al coperto che dava forti segni di degrado, interessando a tal scopo la famiglia Zorzi che era stata costituita erede del Grasselli.