Rossi Gerani alla finestra
di Dulci
E' una notte stellata e rovente. Rovente di caldo e di stelle appese. Di quelle notti che fanno anche pensare, alle stelle, al caldo, ai sorrisi veri e a quelli un po' meno sinceri. Fuochi d'artificio. E' una notte di fuochi e di colori. E di rumori. Colori che si mescolano ai rumori, rumori che rincorrono pensieri, pensieri che si scaldano al calore di una notte stellata e rovente. Di stelle appese. Ma c'è anche il mare, e il mare si apre e si fonde, forse un po' anche si confonde. Si può pensare di essere seri davanti al mare, di riflettere, ritrovare, comprendere o creare. Ma in realtà, davanti al mare ci si può solo confondere. Così, con un pensiero solo, in un momento solo e senza imbarazzo alcuno Marta chiude la finestra. Domani parto, vado via, lascio questo posto di mare dove ci si confonde. Torno in città, con il rumore del traffico e le suonerie dei telefonini e la portinaia che urla in continuazione perché non trova mai le cose, a volte nemmeno in marito Arturo. Lì non posso confondermi. Devo scrivere il mio libro, ma qui non lo porterò mai a termine il mio libro e in questo modo rimarrà sempre e soltanto il "MIO LIBRO". Niente di male in questo. Ma un libro è come una bella amicizia, quando nasce va condivisa e vissuta, non relegata e soffovata. Presuntuosa Marta. Già pensi al "tuo libro" come ad un bel libro. Non lo penso, lo desidero. Se progetto e sogno e pontifico e dispongo e curo e mi impegno e mi propongo e nasce un'idea, penso in positivo e mi proietto in una dimensione positiva. Ma il mare mi confonde perché, bello il mare, davanti al mare, immenso il mare, ritornano i ricordi che forse non sono mai andati via, sie erano seduti in un angolino del cuore, e davanti al mare, musicale il mare, insieme ai ricordi, ingannatore il mare, ti confondi. Allora domani parto. torno a casa e scrivo il mio libro, dico ai ricordi di stare zitti e buoni e di lasciarmi tranquilla nella mia dimesione positiva. Perché voglio scrivere il mio libro, che possa essere un "buon libro", perché si possa pensare di volerlo condividere con un amico, una moglie, un figlio, un collega, o qualcuno al quale si vuol bene. Deciso. Domani parto. LAscio questo mare, profondo il mare, che mi confonde e torno in città. Mi aspetta il mio libro, con il titolo già pronto e colorato "Rossi gerani alla finestra"!

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