Valentine  

di Danigore
Aprì gli occhi dopo che la radiosveglia si era messa in funzione... fissò per un attimo il soffitto e scese dal letto. Iniziava un nuovo giorno di lavoro. Andò in bagno, si sciacquò velocemente il viso ed era pronto a tuffarsi nel caos di quella nuova giornata metropolitana... Sul pianerottolo incontrò il lattaio, che stava depositando come ogni mattina le bottiglie davanti a ciascuna porta... una raffica breve, al petto, e il lattaio giaceva sul corridoio con la moquette verde che si sporcava di sangue. La mattina era appena iniziata: la vecchia signora Smith si stava affacciando dalla sua porta per vedere un po' cos'era tutto quel baccano... il proiettile gli fece scoppiare l'occhio nell'orbita, mentre il cervello gli colava nel colletto, si, si disse, sarebbe stata una lunga giornata quella.

Nel parco di fronte a casa, una coppia stava già litagando. Divisi nelle opinioni, uniti nella morte. Charly, il giornalaio, stava già scendendo da Martyn Evenue, lanciando i giornali nei vialetti dei suoi clienti, quando un moscerino più veloce degli altri gli sfondò il petto. La sua corsa continuò sino alla più vicina siepe, dove Lisa, la figlia dei Simpson, attendeva impaziente di leggere le ultime notizie dal mondo, ma in fondo tutto perde importanza quando sei steso sul prato di casa tua con le viscere che ti colano tra le mani chiuse ad artiglio.. A fine giornata rietrò in casa e si sdraiò sulk letto, mentre nel corridoio il lattaio si stava alzando e notava stupito le bottiglie di latte rotte.. la signora Smith, stava già rientrando in casa con la sua bottiglia, e giù nel parco, la coppietta si stava scambiando tenere effusioni. Lisa aiutava Charly a rialzarsi e trovava finalmente il coraggio di parlargli. Anche per quest'anno il giorno di San Valentino era passato.

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