Da


Mi sono salvata dai Testimoni di Geova

Testimonianza

    Caro Direttore,
è molto difficile, dire quasi impossibile per un Testimone di Geova capire profondamente cosa si annida all'interno di questa società cosiddetta «religiosa».
Per molto tempo anch'io sono stata sull'orlo di convertirmi, ed in effetti mi sentivo già interamente coinvolta al punto tale da essere pronta ad abbandonare mio marito così come comportano gli opportuni incitamenti previsti dall'organizzazione in casi analoghi al mio.
In effetti con la loro intromissione nella nostra vita privata erano in grado di sapere tutto di noi, del nostro menage matrimoniale, perfino dei nostri interessi economici.
Avevo un buon rapporto con mio marito, ma i fratelli di congregazione alimentavano a tal punto il mio fanatismo da intaccare perfino il nostro amore.
Io non so cosa mi spingeva ciecamente verso tutto ciò facente parte della setta, era come una sorta di attrazione magnetica che mi teneva in uno stato di esaltazione ma anche di malessere indefinibile latente in me.
Quando sono stata molto vicina al battesimo e di pari passo vicina a separarmi da mio marito, ho pregato tanto Dio che mi insegnasse la via giusta, mi rendevo conto, anche se in maniera ovattata che facevo tanto soffrire il mio uomo, che si sentiva rifiutato da me come accade in genere per i coniugi non geovisti.
Non riuscivo più a ragionare senza l'ausilio delle pressioni psicologiche e mi sentivo portata ad isolarmi sempre di più dal mondo definito corrotto e satanico dalle argomentazioni che mi venivano continuamente presentate durante lo studio della Torre di Guardia. In conclusione tutto quello che soffrivo secondo questi stessi insegnamenti era dovuto al fatto che i Testimoni di Geova sono i «perseguitati» e con il fregio di «martiri» riescono a tacitare la tua ragione e la tua coscienza.
Forse, per un miracolo, sono tornata indietro dalla decisione di battezzarmi e le loro pressioni per tenermi ancora legata non sono servite a niente, poco per volta aiutata da persone esperte ho fatto il cammino inverso.
Posso assicurare che è come ritornare alla superficie da un abisso di inquietudine, a distanza di tempo mi sento finalmente tranquilla avendo ritrovato me stessa.
La mia dichiarazione vuole essere un momento di riflessione per coloro che alle volte attraversando momenti di instabilità, come può capitare, non cerchino troppo facili risposte nella propaganda geovista, non è certo là dentro che si trova la «verità».
Data l'esperienza consiglierei prima di prendere un dialogo con loro di soffermarsi cautelandosi con opportune informazioni. È veramente assurdo crearsi l'infelicità imprigionandosi dentro le Sale del Regno.
Lettera firmata
Toscana

 

 

   

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