Truffa via Internet |
Caro Direttore, in rete si stanno dando un gran da fare nuovi tipi di pirati e truffatori, assai scaltri. In molte famiglie sono arrivate bollette da milioni, solo perché ragazzi ignari si sono collegati ad un sito che offriva apparentemente musica gratis. Anche a me è successo lo stesso, senza rendermi conto che l'offerta gratis, mi é costata ben 45mila lire in undici minuti di collegamento. Ecco spiegato come. Mentre si è collegati, appare un banner (riquadro pubblicitario, ndr) che offre di scaricare gratis brani musicali o altro, e mentre tentate di scaricare quello che vi interessa, cade la linea. Ignari del trabocchetto, vi ricollegate con il programma per la «navigazione», ma a vostra insaputa, il telefono chiama un provider lontano migliaia di chilometri, in un altro continente, perché prima dell'interruzione prodotta ad arte vi è stata proditoriamente cambiata la connessione in «accesso remoto». Una sola ora di collegamento in questi siti costa ben 240mila lire, perciò nessuno mi convincerà che le autorità locali non sono in grado di sapere che queste truffe sono in atto. Questa è un'altra forma - truffaldina - per spillare quattrini alla gente, e ci si accorgerà dell'inganno solo dopo aver ricevuto una bolletta da capogiro. Quindi, occhio alla cartella «accesso remoto»; se vi cade la linea, non riconnettetevi senza avere la certezza che nessuno vi abbia cambiato il numero del provider locale. Un mio conoscente ha trovato nella cartella di accesso remoto ben quattro connessioni a provider internazionali, senza sapere chi ringraziare per lo scherzo. Ezio Malgrati |
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