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I o
Credo nei Vampiri
Gargoyle Books, 2009 - Euro 16,00
- Revisione e coordinamento editoriale a cura di: Angelica Tintori
- Con interventi di Danilo Arona, Loredana Lipperini
- Nota iniziale di Angelica Tintori
- Grafica di copertina: Grafema
II
Negli ultimi mesi non si sente parlare che di vampiri. La fortunata saga letteraria e cinematografica di Stephenie Meyer sviluppatasi sull’onda del successo di Twilight ha scatenato una vera e propria tempesta mediatica, portando a interrogarsi sui motivi del fascino e della longevità del mito del vampiro.
Il saggio di Emilio de’ Rossignoli costituisce una delle opere fondamentali per la comprensione di questo mito, analizzandone origini e componenti e approfondendo con rigorosa indagine, mai disgiunta da una salutare dose d’ironia, gli aspetti strutturali e le principali chiavi d’interpretazione. Pubblicato per la prima volta nel 1961 e ormai assorto al rango di cult, Io credo nei vampiri viene ripresentato da Gargoyle al pubblico degli appassionati e alle nuove generazioni, unitamente a un apparato critico che ne supporta la lettura e ne favorisce il pieno godimento.
Un saggio che si legge tutto d’un fiato, una “chicca” introvabile da decenni che torna con tutto il suo fascino per far conoscere anche ai più sprovveduti e increduli quale magico mondo sia quello dei vampiri.
III
Emilio de’ Rossignoli nacque a Lussino in provincia di Pola, nel 1920 ed è deceduto a Milano nel 1985. Studiò a Trieste e a Genova, dedicandosi molto presto al giornalismo. Dopo la guerra, si specializzò nel campo dello spettacolo, collaborando in veste di redattore a diverse riviste che si occupavano di cinema (Festival, Novellefilm, Hollywood) e al magazine per lo schermo La Settimana Incom; in veste di “indipendente” pubblicò articoli per numerosi altri settimanali e quotidiani. Fu anche autore di alcuni romanzi (Lager, dolce lager; H su Milano; Concerto per una bambola; Strega alla moda; La donna di ghiaccio). Il vampirismo è un hobby che lo affascinò fin dalle prime visioni dei film dell’orrore. Quella che nacque come semplice curiosità, divenne poi un interesse vivo, un profondo desiderio di approfondire e documentarsi, che lo portò a firmare l’opera che sicuramente meglio ne illustra le caratteristiche poliedriche.
IV
...nel tempo e al di fuori del tempo, a Oriente e a Occidente, a Settentrione e nell’estremo Sud, i vampiri continuano a vivere. La scienza e la tecnica non li hanno annientati, ma sono riusciti a renderli più pericolosi.
Ora, mordono a distanza, ricorrono alla medicina e alla chirurgia, si mimetizzano tra i criminali e gli psicopatici sessuali, tra gli invertiti e i depravati, ma anche tra le persone normali. Hanno cancellato le loro origini e sono diventati letterati, artisti, avvocati, medici, industriali.
E, spesso, non si accontentano più del sangue: vogliono l’anima.
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Io
Credo nei Vampiri
Luciano Ferriani Editore,
1961
-
«Collana del Macabro» a cura di Emilio de’
Rossignoli
- Copertina: «La deposizione» di Luciano Ferriani
I r.
Emilio de’ Rossignoli è nato nobile di origine
dalmata, a Lussino in provincia di Pola, nel 1920.
Ha studiato a Trieste e a Genova, dedicandosi molto
presto al giornalismo. Dopo la guerra si è specializzato nel campo
dello spettacolo. È stato redattore-capo di Festival, Novellefilm,
Hollywood, e redattore di Settimo Giorno, collaborando
contemporaneamente a settimanali e quotidiani. Ora è redattore di La
Settimana Incom. Ha scritto anche alcuni romanzi gialli. Il vampirismo
è un hobby, che ha avuto origine in lui, fino dalle prime visioni dei
film dell’orrore. Quella che fu dapprima una curiosità, divenne poi
un interesse vivo, un profondo desiderio di conoscere, di sapere
tutto.
Io credo nei vampiri è la prima opera sul vampirismo
nella storia, nella leggenda, nel folclore, nell’arte. Scritta con
stile piano e accessibile, è tuttavia ricca di contenuto, e dimostra
come l’A. abbia inteso far conoscere anche ai più sprovveduti e
increduli, quale orrendo e magico mondo sia quello dei vampiri.
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