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Countess Dracula
Mondadori, 1998. Lire: 32 000
- Collana "Le Scie"
- Copertina: Ritratto di Erzsčbet Báthory, XVII sec. Budapest, Museo
nazionale ungherese. Foto del museo.
I
Ungheria, primo decennio del Seicento. Tra le alture dei Carpazi sorge
il castello della contessa Erzsčbet Báthory, discendente di una delle
piů potenti famiglie dell'Ungheria: č nipote di Stefano I, re di
Polonia, zia del dissoluto principe Gábor di Transilvania e vedova del
«bey nero» Ferenc Nádasdy, eroe nazionale delle campagne contro gli
ottomani. Ha fama di donna orgogliosa della sua potenza e autonomia,
capace di tener testa ai nemici come un uomo, ma dicerie piů sinistre
la circondano: si sussurra che sia viziosa e depravata, che frequenti
maghe e fatucchiere, che infligga alle giovani donne al suo servizio
torture confinanti con il cannibalismo.
Intorno a lei si scontrano opposte fazioni politico-religiose: quella
dei luterani nazionalisti che auspicano l'indipendenza dell'Ungheria
dall'Impero (di cui fanno parte i Báthory) e quella dei cattolici che
appoggiano la corona degli Asburgo, capeggiata da György Thrzó, il
conte palatino. Sarŕ proprio lui il grande accusatore di Erzsčbet :
arrestata nel corso di un blitz notturno e sottoposta a un'istruttoria
che si concluderŕ con la condanna alla reclusione a vita nel suo
castello, viene accusata dei delitti piů orrendi. Per salvaguardare il
candore della pelle, denunciano i testimoni (sottoposti perň, nel
corso dell'interrogatorio, alla tortura)' la contessa ha ucciso oltre
600 fanciulle e si č bagnata nel loro sangue, godendo inoltre di
sottoporle ai tormenti piů atroci.
Leggenda o veritŕ? Erzsčbet fu davvero un vampiro femmina, una sadica
medichessa che sperimentava su cavie umane, o fu una complessa
antieroina, vittima delle macchinazioni di uomini intriganti,
oltraggiati dalla sua indipendenza, dalla sua ricchezza, dalla sua
splendida fierezza? Imparziale, Tony Thorne approfondisce entrambi
questi aspetti e, grazie a ricerche condotte negli archivi dell'Europa
Orientale, riferisce sia i fatti documentati (i verbali dei processi,
le lettere, le cronache e le opinioni dei contemporanei) sia i
dettagli delle gesta spaventose attribuite alla «contessa Dracula»,
ricreando vividamente il quadro di un'epoca complessa e feroce, di un
paese lontano, fascinoso e crudele.
II
Tony Thorne, linguista, lessicografo e commentatore culturale,
dirige il Language Centre del King's College all'University of London.
Sulle tracce della leggenda della contessa Báthory ha compiuto
numerosi viaggi nell'Europa centrale e orientale, prima e dopo la
caduta del Muro di Berlino.
IV
LEGGENDA E STORIA VERA DELLA SANGUINARIA CONTESSA CHE FU
ALL'ORIGINE DEL MITO DI DRACULA.
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